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Borse: petrolio in rialzo, a Milano brilla Diasorin

Deboli i listini europei dopo il rally di lunedì. La scarsa propensione al rischio premia il Bund – A Piazza Affari bene i titoli petroliferi con Saipem e Saras – Banche in calo – Atlantia in lieve recupero

Borse: petrolio in rialzo, a Milano brilla Diasorin

Si è già esaurito l’effetto della tregua sui dazi. Anche l’Europa, come l’Asia, registra l’aumento dell’interesse del mercato per le obbligazioni, a conferma del progressivo calo della propensione al rischio. Il trend trova conferma negli acquisti sul Bund, sceso ad un rendimento dello 0,28%, ai minimi degli ultimi quattro mesi. Il bond governativo della Germania, si muove in sintonia con quello degli Stati Uniti, arrivato a 2,95%. Per questo lo spread con il Btp si allarga a 285 punti base (da 284 di ieri).

A corroborare la debolezza del sentiment di mercato anche l’inversione ieri della curva tra i bond americani tra 2 e 5 anni: è la prima volta che accade dai tempi della crisi finanziaria, escludendo il debito a scadenza molto ravvicinata.

A Piazza Affari l’indice scende di oltre mezzo punto, poco sopra 19.500 punti. Ribassi tra lo 0,4 e lo 0,5% anche per Francoforte e Parigi. Fa peggio Madrid (-0,8%). Londra, nel giorno d’avvio del dibattito parlamentare sulla Brexit, perde lo 0,34%.

All’indomani della riunione dei ministri finanziari della zona euro, il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici afferma che tra Commissione Europea e Italia il dialogo è entrato nel vivo: “Il governo italiano si sta impegnando in modo serio nel negoziato”.

 

Il responsabile per la stabilità finanziaria della Commissione Ue, Olivier Guersent ha detto stamane in un convegno del Financial Times: “Il problema vero è la famosa spirale catastrofica tra il debito sovrano e il sistema bancario”.

 

L’euro si apprezza a 1,138 su dollaro (+0,3%).

Petrolio Brent in rialzo dell’1,7% a 62,8 dollari il barile. Avanza Saipem (+1,01%). Sale anche Saras (+2%) sostenuta dagli alti margini di raffinazione. Eni +0,3%.

 

In Europa pesa il rallentamento dell’automotive (-1,96%) dopo il balzo in avanti della vigilia. A novembre è proseguito il calo delle immatricolazioni in Germania: -10% dopo il -7% di ottobre. Daimler e Volkswagen accusano un ribasso superiore al 2%. A Milano Fiat Chrysler -0,87%. Invariata Ferrari.

Pirelli -0,3%: Jefferies taglia il target price a 6,80 euro.

I ministri delle Finanze Ue hanno raggiunto un’intesa politica sulle regole bancarie che stabiliscono il livello di buffer che gli istituti devono detenere per assorbire le perdite e i nuovi requisiti di capitale per rafforzare la stabilità finanziaria.

Deboli stamane le banche protagoniste ieri degli accordi sugli npl. Intesa Sanpaolo (-0,2%) ha portato a termine il patto industriale sui crediti in sofferenza con Intrium.

Banco Bpm
-0,7%. JP Morgan alza il target price a 2,4 euro, da 2 euro. Le offerte definitive per i crediti in sofferenza messi sul mercato dovrebbero arrivare entro la fine della settimana.

Giù anche Stm (-1,5%). In forte calo tra i chip Ams (-3%). La statunitense Cirrus Logic, uno sviluppatore di microcircuiti elettrici, ha tagliato le previsioni sui ricavi dell’anno prossimo.

Esordio positivo di Diasorin (+2%), da stamane trattato nel paniere principale. Il gruppo tedesco Linde, attivi nei gas industriali, sostituirà nell’indice europeo Stoxx50 il titolo Barclays.

Rimbalza Atlantia (+0,25%), ieri l’unica blue chip in ribasso. Bnp Paribas ha avviato la copertura con Outperform.

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