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Borse oggi pomeriggio: i venti di guerra non piegano per ora i mercati. Sale il petrolio ma sotto i massimi, brilla Leonardo

FIRSTonline

Sale ma non s’impenna il prezzo del petrolio in attesa delle prossime mosse di Israele, colpita al cuore dall’offensiva dei terroristi di Hamas. Per ora i mercati sembrano scartare un’azione di forza, embargo compreso, nei confronti dell’Iran, lo sponsor di Hamas con l’obiettivo di circoscrivere gli effetti sul mercato del greggio. I prezzi dell’oro nero salgono così di un 3% scarso, ripiegando dall’iniziale +5% ben al di sotto dei massimi del mese. Per avere un’indicazione più precisa sulle tendenze sarà necessario attendere l’apertura dei mercati Usa e lo sviluppo delle ostilità. Nell’attesa va registrato l’aumento dell’oro che guadagna l’1% a 1.851 dollari l’oncia, sostenuto dagli acquisti di beni rifugio.

Borse oggi pomeriggio: avvio incerto, poi i listini recuperano

E così, dopo un avvio in rosso, i listini stanno recuperando posizioni: quasi piatta Piazza Affari così come il Cac40 a Parigi, peggio Francoforte -0,40%, ma per effetto del rovescio elettorale del governo. Scholz. Inoltre  La produzione industriale tedesca è calata ad agosto per il quarto mese consecutivo, un segnale che il settore rimane sotto forte pressione.

Sale di mezzo punto la Borsa di Londra grazie alla spinta dei titoli Oil.

A Piazza Affari brilla Leonardo davanti ai petroliferi

A sostenere l’andamento del mercato italiano contribuisce il rally di Leonardo + 6% circa, davanti ai petroliferi (+2% abbondante l’Eni, davatri a Tenaris e Saipem) ed utility come Terna. Sul fronte del ribasso spicca l’ennesimo scivolone di Telecom -2,2%, frenato dalle nuove difficoltà in merito alla cessione della Rete. Debole il lusso, in ritirata le banche, a partire da Mps -2,5%. Spicca il tonfo di  Juventus -8% a poco più di 0,26 euro dopo l’annuncio del nuovo aumento per scongiurare la discesa del capitale sociale sotto im terzo. 

 Oggi è chiuso per il Columbus Day il mercato delle obbligazioni degli Stati Uniti. I rendimenti reali (254 punti sul decennale), però, continuano a tenere alta la pressione sulle azioni, specie sui titoli del Nasdaq. Il future del Nasdaq è in calo dello 0,7%. 

Il BTP decennale tratta a 4,90%. Bund a 2,84%. Spread a 206 punti base, da 202 di venerdì. Il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha detto di essere fiducioso che Francoforte centrerà l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2%.

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Categories: Finanza e Mercati