Avanti piano. La Cina sceglie la via della prudenza: nel 2023, dice il premier uscente Li Kequiang, il pil salirà del 5%, un obiettivo più modesto delle previsioni seppur in crescita rispetto all’anno scorso (+3%). La notizia non entusiasma la Borsa di Shanghai, in lieve calo dopo i progressi della scorsa settimana e si fa sentire sulle quotazioni del petrolio, nella versione Wti in flessione a 79 dollari. In parità Hong Kong. La cautela di Pechino non impressiona il Toro; sulla scia della chiusura positiva dei mercati Usa di venerdì (+1,6% l’indice S&P) i listini si avviano ad un’apertura di settimana positiva.
A Tokyo nel finale di seduta l’indice Nikkei sale dell’1%. Venerdì si chiuderà la stagione del governatore Kuroda alla guida della Bank of Japan. Variazione analoga per il Kospi di Seul,+1% e per il BSE Sensex dell’India.
Segno più per i future europei: l’Eurostoxx sale dello 0,7%.
Cdp contro KKR: ma il valore di carico è più alto
Al centro dell’attenzione ci sarà ancora Piazza Affari, forte del fresco titolo di Borsa migliore del mondo (+17,3%) nei primi due mesi dell’anno.
Oggi il mercato dovrà valutare l’offerta di Cdp e del fondo australiano Maquarie sulla rete fissa di Tim (+42,86% da inizio 2023, secondo solo all’exploit di Iveco + 63,93%). La proposta di Cdp, che comprende anche Sparkle, equivale in termini di valore a quella avanzata da Kkr (attorno au 20 miliardi) ma migliorativa per la quota in contanti. Si fa notare che Tim ha svalutato la rete a 25 miliardi di euro, quindi sarebbero necessario nuove rettifiche di bilancio senza risolvere il nodo dei debiti.
Cedola minima al 2%, il Tesoro punta a 10 miliardi
La finanza del Bel Paese è concentrata anche sull’avvio del nuovo Btp Italia. Venerdì il Tesoro ha detto che la cedola reale minima annua è del 2%, a questa va aggiunto l’interesse variabile collegato all’andamento dell’inflazione, più il premio fedeltà per chi porta a scadenza l’obbligazione. La cedola definitiva sarà comunicata all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo.
Lagarde insiste: tassi su di 50 punti, Fed verso i 25 BP
Nella prossima settimana i temi forti per i mercati saranno ancora quelli legati alle Banche centrali. “L’aumento dei tassi di interesse di 50 punti base è molto probabile”, ha spiegato la presidente della Bce, Christine Lagarde, al quotidiano spagnolo El Correo sottolineando che sui tassi la Bce “non ha un tetto ma un obiettivo di inflazione al 2%”. L’annuncio anticipa il discorso previsto per oggi di Philip Lane, capo economista della Bce, sulla politica monetaria.
Domani e mercoledì ci saranno le audizioni semestrali di Jerome Powell al Congresso: il 52% degli analisti prevede un aumento dei tassi Usa di 25 punti. Sabato la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha detto i tassi dovranno essere portati più su e tenuti su quei livelli più a lungo, rispetto a quel che si prevedeva a inizio anno. Il Treasury Note a dieci anni riparte stamane a 3,94%, da 4,04% di venerdì mattina.
Pil Eurozona, mercato del lavoro Usa
Per il dato macroeconomico Usa più importante della settimana bisogna aspettare venerdì. Nel primo pomeriggio esce la variazione dei nuovi occupati non agricoli di febbraio, il consensus si aspetta un forte rallentamento a 215.000, da 517.000.
Per l’Europa da seguire venerdì il pil dell’eurozona, l’inflazione tedesca di febbraio, la stima del Pil di gennaio del Regno Unito e i prezzi alla produzione di gennaio in Italia.
Bitcoin: in ginocchio la banca Silvergate
Una nuova tempesta si abbatte sulle criptovalute: Silvergate la banca ordinaria che si era trasformata in una cripto-banca per cavalcare l’era delle monete digitali, ha perso il -60% in una settimana per i crescenti timori di fallimento. Il Bitcoin tratta a 22.360 dollari.
Descalzi promosso da Tajani. STM, cala domanda di chip
Eni: ”Forza Italia è favorevole alla conferma” di Claudio Descalzi ad AD di Eni, ha dichiarato sabato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ai giornalisti ad Abu Dhabi. Eni ha siglato un accordo di cooperazione per progetti di transizione energetica con l’emiratina Adnoc.
Nexi: è stato istituito presso il ministero dell’economia il tavolo tecnico per individuare soluzioni per contenere i costi dei pagamenti attraverso Pos sulle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato non superiore a 400.000 euro. L’ipotesi di partenza è zero commissioni entro i 10 euro e tagli a scalare tra 11 e 30 euro, spiega una fonte governativa.
Stm: a gennaio le vendite dei semiconduttori sono scese del 18,5% a livello globale.