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BORSE OGGI 6 GENNAIO: apertura positiva ma pochi scambi. Focus sulla Cina in attesa del lavoro Usa

Scopio

Da Amazon a Salesforce i Big americani tagliano i posti di lavoro. Ma non abbastanza. A dicembre l’occupazione presso le aziende private USA è cresciuta di 235 mila unità, molto meglio del previsto. Di qui la paura di Wall Street per una stretta ancor più feroce sui tassi di interesse se, come sembra, il dato di oggi sul mercato del lavoro confermerà la tendenza a salire di salari e nuovi posti. Queste preoccupazioni non sembrano in grado di spaventare i mercati e le Borse oggi 6 gennaio partono decise a festeggiare la Befana con un nuovo rialzo dopo una settimana positiva.

Borse oggi: avanzano le Borse asiatiche, positive le europee

Avanzano quasi tutte le borse asiatiche al traino della Cina, protagonista a sorpresa del mini rally del 2023.

Anche i mercati europei partono positivi, dopo la lieve flessione di ieri: i future dell’indice EuroStoxx 50 avanzano dello 0,5%. 

Si profila un’apertura positiva anche a Wall Street, ieri debole dopo i dati sul lavoro con ribassi tra l’1% e l’1,5% per gli indici principali. Stamane però i mini future sul Nasdaq +0,35% segnalano un avvio cautamente positivo dopo una svolta nella notte.

Ieri sera James Bullard, uno dei banchieri della Fed più severi, ha detto che “si stanno avvicinando gli obiettivi di lotta all’inflazione”.  L’inflazione, secondo il membro quest’anno non votante del board, “si attenuerà ma per tenere sotto controllo i prezzi è anche la prospettiva di altri rialzi dei tassi”.

Il Treasury Note a dieci anni si è mosso di poco, stamattina è a 3,71%. E’ invece saliti di 5 punti base il rendimento del biennale, il più sensibile all’aumento dei tassi.

Borse oggi 6 gennaio: apertura positiva ma poco carburante

Il lungo week end dell’Epifania lascia prevedere una seduta di scambi modesti sulle piazze europee nella giornata della tregua unilaterale annunciata da Putin sul fronte ucraino. 

Dopo la conferma della (modesta) frenata dell’inflazione italiana, oggi uscirà il dato complessivo sull’inflazione della zona euro. Gli economisti non si aspettano grandi miglioramenti dal dato core, visto che il raffreddamento di dicembre era in gran parte dovuto alle misure di stabilizzazione dei prezzi dell’energia introdotte dai governi.

Borse oggi 6 gennaio: riflettori puntati sulla Cina, ecco perché

I riflettori degli operatori restano concentrati  sulla Cina per capire la consistenza della svolta della politica economica ed i riflessi che può avere nella lotta alla recessione. 

L’Hang Seng di Hong Kong avanza dello 0,2% ( +6,4% nella settimana). Sù anche il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,4%, +3,3% la settimana. L’investitore europeo, per effetto dell’andamento della valuta cinese, ottiene questa settimana un guadagno in più  di circa due punti percentuali.

Dietro al bilancio settimanale positivo, sia delle borse che della valuta della Cina, c’è il lento e complicato procedere della seconda economia del pianeta fuori dall’emergenza sanitaria.  Negli ultimi giorni, le autorità sanitarie di due grandi megalopoli del Centro e del Sud del paese, Chongqing e Guangzhou, hanno comunicato che il picco dei contagi è alle spalle.

Il mercato immobiliare cinese resta afflitto dai malanni provocati da un paio di decenni di espansione con il turbo, ma le autorità sembrano voler impedire lo scoppio della bolla. Ma l’autorità di controllo della finanza ha autorizzato un adeguamento dei prezzi dei mutui per la prima casa.

In Asia Pacifico, il Kospi di Seul è in rialzo dell’1%, +2% la settimana. Samsung Electronics sale del 2% dopo aver presentato le proiezioni per l’anno in corso. Il titolo si avvia a chiudere la settimana con un rialzo del 6%. Samsung ha chiuso il quarto trimestre con un utile operativo inferiore alle aspettative ma il titolo sale perché gli investitori si aspettano nei prossimi mesi un taglio agli investimenti.

Il Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,5%, -1,5% il bilancio settimanale. Lo yen perde lo 0,7%, il cross sale a 134,3. La Banca del Giappone non ritiene ci sia bisogno di interventi urgenti di politica monetaria e valuterà giorno dopo giorno il contesto macroeconomico ed il mercato obbligazionario fino alla prossima riunione del comitato preposto, lo scrive stamattina Bloomberg. Sembrerebbe quindi venir meno la possibilità di un ritocco a breve del tetto al rendimento del bond decennale, stamattina a 0,41%.

Criptovalute: nuovo tracollo, Silvergate – 43%

Da segnalare la nuova vittima del crack delle criptovalute. Trascurato il bitcoin, a 16800 dollari. Ieri c’è stato il crollo di Silvergate -43%. La banca che aveva avviato un piano di trasformazione in un operatore delle criptovalute ha annunciato di aver registrato perdite per 718 milioni di dollari a causa delle vendite forzate di attività alle quali è stata costretta per poter soddisfare le richieste di riscatti dai clienti. Negli ultimi tre mesi del 2022, il panico provocato dal collasso di FTX ha provocato una corsa al ritiro della liquidità, oltre otto miliardi di dollari. Il totale dei depositi è sceso del -68%. La società ha annunciato che licenzierà il 40% del personale (circa duecento dipendenti). 

Stellantis sempre più connessa, un covered per Unicredit

Stellantis ha annunciato il lancio di Mobilsights, una business unit indipendente dedicata allo sfruttamento dei dati in arrivo dalle automobili connesse. La nuova iniziativa offrirà il suo servizio di analisi alle aziende, anche quelle concorrenti. I veicoli connessi dovrebbero arrivare a 34 milioni nel 2030. Parlando giovedì con i giornalisti a margine del Ces a Las Vegas, il ceo Carlos Tavares ha rilasciato dichiarazione prudenti sull’andamento dei volumi e della redditività.

Unicredit. La controllata tedesca, ha lanciato un covered bond garantito da mutui ipotecari da un miliardo di euro.

Banca Mediolanum. La famiglia Berlusconi ha comprato 278.000 azioni, in modo da pareggiare l’effetto diluito derivante dall’emissione di nuove azioni al servizio di piano di stock option.

Aeroporto di Bologna. I passeggeri annuali sono stati 8.485.290 con un incremento del 107,1% sul 2021, ma in calo del 9,7% sul 2019, ultimo anno pre-Covid.

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