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Borse oggi 4 settembre: Europa positiva, a Milano riflettori sulle banche, duello su Mps

Wikimedia Commons - Herbert Frank

Ferma Wall Street per il Labour Day, i mercati cercano ispirazione nel rally dei listini asiatici. A sostenere l’ottimismo, però, sono in particolare le conferme arrivate venerdì sulla frenata delle assunzioni in Usa che potrebbe convincere la Fed a chiudere la stagione del rialzo dei tassi. Ma è presto per cantar vittoria, a giudicare dai futures sui Tbond, stamane in tensione sull’onda delle ultime richieste del Tesoro per finanziare un deficit di bilancio che, anticipa il Washington Post, si avvia a superare i 2 mila miliardi di dollari a fine settembre. La politica fiscale è lo scoglio con cui si dovrà misurare anche Piazza Affari, tra promesse di misure “”che colpiranno le rendite per premiare il lavoro e aiutare chi fa figli”(parole di Giancarlo Giorgetti) e recriminazioni sul Superbonus. Per ora, dalle parole del ministro, emerge solo che il provvedimento sugli extraprofitti delle banche sarà largamente rimaneggiato e diluito, giustificando così il rimbalzo del settore. Difficile, però, la privatizzazione del Monte Paschi in tempi brevi vista l’ostilità della Lega.

Apertura Borsa Milano in rialzo, poi parlano Lagarde e Panetta

Apertura in lieve rialzo a Milano (+0,63% a 28.832 punti del Ftse Mib) ma in un clima di semi vacanza vista l’assenza degli operatori Usa. I future sull’Eurostoxx salgono dello 0,3%.

A condizionare la seduta in una giornata priva di dati societari di rilievo sarà l’intervento di Christine Lagarde, uno degli ultimi prima della riunione della Bce di metà mese. In giornata parleranno anche le “colombe” Fabio Panetta, prossimo governatore della Banca d’Italia, il capoeconomista di Bruxelles Philip Lane.

Milano riparte da +22% da gennaio, Btp a 4,22%

Il nostro FTSEMIB (+1,6%) ha chiuso la seconda settimana positiva di seguito, conservando un guadagno intorno al +22,0% da inizio anno. Bene, come si diceva, la riapertura della settimana.

Il BTP decennale riparte da un rendimento a 4,22%. Bund a 2,54%. Digerita la prima lettura dell’inflazione della zona euro di agosto, nella seduta di venerdì si sono vistosamente ridotte le scommesse di un rialzo dei tassi Bce nella riunione di settembre: 20% rispetto a 60% del giorno prima.

Nonostante la frenata peggiore del previsto del Pil nel secondo trimestre, il ministro Giorgetti ha detto domenica a Cernobbio che l’esecutivo pensa di mantenere le previsioni di crescita dell’1% quest’anno anche se “è evidente che le variabili esterne sono mutate”, ribadendo il concetto di una manovra prudente.

L’indice MSCI World (+2,66%) ha messo a segno la miglior settimana da un mese e mezzo. Gli indici S&P500 (+2,5%, 4.515) e Nasdaq (+3,25%, 14.031) sono rimasti poco sopra le rispettive soglie discriminanti.

Nuovi tagli, torna a correre il petrolio

L’incognita più rilevante riguarda l’andamento del petrolio: il Brent riparte stamane da 88,60 dollari al barile, sui massimi dell’anno, dopo aver terminato la settimana con un guadagno intorno al +5%. Il rimbalzo è giustificato dalle aspettative che i principali produttori ridurranno l’offerta e dalle crescenti speranze che la Federal Reserve lascerà invariati gli interessi per evitare di smorzare troppo l’economia statunitense. Il vice primo ministro russo Alexander Novak ha dichiarato giovedì che la Russia ha concordato con i partner dell’Opec i parametri per i continui tagli alle esportazioni. Questa settimana è atteso un annuncio ufficiale con i dettagli dei tagli previsti. La Russia ha già dichiarato che taglierà le esportazioni di 300.000 barili al giorno a settembre, dopo un taglio di 500.000 ad agosto. Si prevede inoltre che l’Arabia Saudita prorogherà un taglio volontario di 1 milione di barili al giorno a ottobre. 

Gli scioperi di Detroit pesano sul mercato del lavoro Usa

Il dollaro ha portato a termine la settima settimana positiva di seguito (+0,20%), un evento che non si verificava dall’agosto 2014. I mercati si stanno convincendo che la Fed potrebbe anche frenare sul rialzo dei tassi, ma che sarà costretta a tenerli alti per molto più tempo di quanto previsto per frenare un’inflazione eccessivamente resiliente.

Gli analisti guardano con molta cautela ai dati sul raffreddamento del mercato del lavoro Usa e delle buste paga. Si avvicina il braccio di ferro tra il sindacato Uaw e i 3 grandi di Detroit, compresa Stellantis. Non solo. Lo sciopero degli attori di Hollywood ha provocato una diminuzione di 17.000 posti di lavoro nell’industria cinematografica e della registrazione del suono; il fallimento dell’azienda di autotrasporti Yellow all’inizio di agosto ha portato alla perdita di 37.000 posti di lavoro nel settore dei trasporti su camion.

Borse Asia: Pechino si muove in difesa del mattone

La nota più confortante arriva dall’Asia. La Borsa di Hong Kong ha riaperto stanotte dopo la chiusura per allerta meteo di venerdì, l’indice Hang Seng guadagna il +2,5% grazie soprattutto alla spinta delle società del settore immobiliare. Per effetto delle ultime misure di riordino del settore varate dalle autorità di Pechino, l’indice Hang Seng Properties sale di quasi il +5%. Country Garden +15%, Longofor Group +11%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, a traino, è in rialzo dell’1,5%.

La scorsa settimana il governo cinese è intervenuto a favore di una riduzione degli acconti per gli acquirenti di case e ha esortato le banche ad abbassare i tassi sui mutui. Nel fine settimana le transazioni di case nelle città cinesi di maggiori dimensioni sono aumentate. “Le recenti misure possono aiutare a a ristabilire il sentimento degli acquirenti di case, ad alleviare moderatamente la pressione sui pagamenti delle famiglie e ad aprire la strada a una ripresa delle vendite nel 4° trimestre che vada oltre la stagionalità”, secondo Yi Wang, analista di Goldman Sachs citato da Bloomberg.

Altrove in Asia: Kospi di Seul +0,4%. S&P ASX 200 di Sidney +0,4%. Sulla parità l’indice BSE Sensex di Mumbai.

Privatizzazioni: lo scudo della Lega su Mps, riflettori sul futuro di Avio

  • Leonardo sta riorganizzando la divisione spaziale, ha scritto il Sole24Ore. In questo quadro, potrebbe esserci un ripensamento sulla partecipazione in Avio pari al 29,6%.
  • Snam. Il Ceo Stefano Venier, intervenuto venerdì al seminario Ambrosetti di Cernobbio, ha detto che diverse aziende a elevato consumo di carbonio sarebbero interessate al progetto di stoccaggio CO2 che coinvolge anche Eni. Il manager ha affermato che per quanto riguarda le risorse di gas naturale in vista dell’inverno, l’Italia è meglio posizionata rispetto all’anno scorso.
  • Banca Monte Paschi. Il governo apre alla vendita della banca di cui detiene il 64,2% del capitale, ma nella maggioranza si aprono subito le prime crepe sul disimpegno da Siena, con la Lega che non perde tempo per segnalare come una cessione non sia all’ordine del giorno.  La Lega che ha in quota il presidente della banca, frena. “Così come la privatizzazione dei porti, già opportunamente smentita dalla premier, anche la vendita della quota di Monte dei Paschi non è all’ordine del giorno. Il governo ha il dovere di approfondire i dossier e discuterne attentamente e riservatamente”, ha detto Alberto Bagnai, vicepresidente della commissione Finanze della Camera e responsabile economico del partito.  Nonché euroscettico come il collega di partito Claudio Borghi Aquilini, molto influente in quel di Siena. 

Sulla tassazione degli extra profitti delle banche, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha difeso il provvedimento del governo e annunciato che “sicuramente l’imposta potrà essere migliorata”. Giorgetti si è assunto le responsabilità per gli errori compiuti nel comunicare la misura e ha assicurato che “alla fine nella sua versione definitiva sarà una cosa che tutti quanti potranno apprezzare”

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