Si placano, complice la festa del 4 luglio, i bollenti spiriti del Toro. Anche in Italia, dove non si profila “l’assalto alle Generali”, reso possibile dai nuovi limiti fissati dall’Ivass al potenziale aumento della quota Delfin: il team di Francesco Milleri è troppo impegnato a far quattrini in Essilor Luxottica con gli occhiali di nuova e vecchia generazione per concentrarsi più di tanto sull’alta finanza.
Intanto, privo del propellente di Wall Street, il Toro ha l’aria di volersi concedere una giornata di pausa per godersi i risultati strepitosi con cui si è affacciato sulla soglia del secondo semestre. Da domani con la pubblicazione delle minute della Fed tornerà il pressing delle banche centrali per nuovi aumenti dei tassi, nonostante l’evidente frenata dell’economia in Europa come in Usa.
Borse europee, apertura in rialzo. Milano +20% da gennao
Le Borse europee hanno comunque aperto con un lieve rialzo. Ma l’assenza degli operatori americani inciderà sui volumi scambiati. Piazza Affari (+1% ieri) ha raggiunto nuovi massimi dal 2008 a 28.446 punti, grazie alla spinta delle Generali +3,4%. Da inizio anno il listino sale del 20% tondo e oggi in apertura guadagna un ulteriore 0,3%
Altrove, anche l’indice Eurostoxx 50 delle maggiori blue chip della zona euro ha toccato in avvio nuovi top dal 2008 a 4.420 punti.
Il Btp a 2 anni ai massimi dal 2012
Il rendimento del Btp a due anni ha toccato il massimo dal 2012 appena sotto il 4%. Bund decennale a 2,43%. Btp decennale a 4,12%, spread a 169 punti.
La Banca centrale europea ha ancora molta strada da fare nell’aumentare i tassi di interesse e dovrebbe anche ridurre il proprio bilancio nei prossimi anni. Lo ha detto il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, nel corso di un evento finanziario. “Per come la vedo io, la strada da percorrere è ancora lunga”, ha affermato. Nagel ha aggiunto di essere favorevole “a una riduzione significativa del bilancio dell’Eurosistema nei prossimi anni”, dopo anni di espansione attraverso l’acquisto massiccio di obbligazioni e prestiti alle banche.
A frenare i falchi però potrebbe essere il deterioramento della congiuntura: l’indice Pmi manifatturiero italiano, sceso a 43,8, è ai minimi dai giorni della pandemia. Anche l’indice europeo è in calo, da 44,8 a 43,4 punti, così come quello americano, da 48,4 a 46,3.
Nel frattempo, una pausa nella corsa dei tassi c’è stata stanotte in Australia: la banca centrale ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 4,1%. Nel comunicato, il governatore accenna alla possibilità di riprendere la stretta monetaria, nel caso se ne presenti la necessità. La Borsa di Sidney sale dello 0,5%.
Frena il Giappone, oggi Yellen in Cina
La borsa del Giappone ripiega dai massimi degli ultimi 33 anni toccati ieri, Nikkei -0,7%. L’Hang Seng di Hong Kong +0,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sulla parità.
Comincia oggi la missione della segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen in Cina con l’obiettivo di allentare le tensioni commerciali tra le due superpotenze. Ma ad accoglierla c’è la notizia che Pechino, in risposta ai nuovi limiti nell’acquisto dei chips, ha deciso di sospendere la vendita di gallio e germanio, due metalli indispensabili nella produzione di semiconduttori. Salgono le società minerarie produttrici di gallio ed altre materie prime.
Tornando ai mercati, In lieve calo l’indice Kospi di Seul, nella Corea del Sud l’inflazione è scesa per il quinto mese consecutivo al 2,7%. BSE Sensex di Mumbai poco sotto la parità. Nella seduta ad orario ridotto di ieri in Usa l’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,1%.
In grande evidenza Tesla +6,9% dopo l’aumento delle vendite nel trimestre, drogate dal calo dei prezzi di listino. Bene anche le banche.
Il Brasile accelera: il Pil salirà del 2,5%, corre la Borsa
Merita un occhio di riguardo la performance del Brasile. La Borsa di San Paolo ha guadagnato l’1,2%. Il governo del Brasile ha migliorato “sostanzialmente” la sua proiezione di crescita del prodotto interno lordo per il 2023 dall’1,9% al 2,5-3%. “Il nostro scenario di crescita sarà rivisto al rialzo”, ha dichiarato in una conferenza stampa il segretario di Politica Economica del Ministero delle Finanze, Guilherme Mello.
“Sicuramente oggi siamo più vicini a una realtà di crescita del Pil tra il 2,5% e il 3%“, ha aggiunto. Secondo Mello, “alcune cose sono cambiate, la maggior parte in meglio”, e “le prospettive di crescita sono notevolmente aumentate”. “Dall’inizio dell’anno abbiamo detto che la crescita sarebbe stata superiore alle previsioni del mercato. La realtà ci ha dato ragione”, ha aggiunto il segretario. Il bollettino settimanale della Banca Centrale basato sulle stime dei principali attori del mercato prevede invece una crescita del 2,19% per l’anno in corso.
Arabia e Russia all’attacco sui prezzi del petrolio
Il petrolio è sui livelli di ieri mattina. Saudi Press Agency ha scritto che l’Arabia Saudita intende estendere ad agosto il taglio unilaterale da 1 milione di barili al giorno di greggio. La Russia si accoda, secondo quanto affermato in un comunicato dal ministro dell’Energia, Alexander Novak, con una riduzione da mezzo milione di barili.
Il Gas UE (Amsterdam) ha chiuso in ribasso dell’8,5% a 33,9 euro/mwh. L’offerta di gas norvegese è tornata a crescere grazie alla fine di alcune manutenzioni stagionali negli impianti del più grande fornitore di gas e petrolio del continente.
Riflettori su Banca Generali, Enel e Technoprobe
I riflettori si spostano su Banca Generali. La complessa partita attorno a Mediobanca/Generali potrebbe sbloccarsi con la cessione di Banca Generali a Mediobanca, come chiesto da Alberto Nagel. Piazzetta Cuccia potrebbe pagare in parte con la cessione di quote nella compagnia. È la tesi suggerita da Repubblica mentre altri quotidiani tirano in ballo il prossimo rinnovo del consiglio di amministrazione di Mediobanca.
Le altre aziende protagoniste:
- Enel: El Confidencial scrive che il presidente di Repsol sta trattando l’acquisizione di Endesa.
- Nexi: il fondo di private equity GTCR starebbe negoziando l’acquisto di una quota di maggioranza delle attività di merchant acquiring di Fidelity National Information, a parlarne stanotte per prima è stata l’agenzia Reuters.
- Stellantis: negli Stati Uniti, i marchi ex Fca hanno chiuso il secondo trimestre con un incremento del 6% delle autovetture vendute, a 434.648. In Italia, Stellantis ha registrato un calo delle immatricolazioni a giugno dell’11,23% contro il +9,19% di tutto il mercato. La quota di mercato scende al 30,94%.
- Technoprobe, tra i leader mondiali nel controllo dell’efficienza dei chips, ha presentato un’offerta vincolante per l’acquisizione di Harbor Electronics, specializzata nella produzione di circuiti stampati avanzati per il mercato del testing, dal gruppo facente capo a Shenzhen Fastprint Circuit Tech per 50 milioni di dollari.