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BORSE OGGI 4 APRILE: il petrolio continua la corsa e rischia di provocare altri rialzi dei tassi. Oggi assemblea Credit Suisse

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Non si ferma l’aumento del petrolio. E così, nonostante la crescita rallenti, si torna a parlare di aumenti dei tassi a maggio. Il petrolio prosegue stamattina la sua corsa ed il greggio WTI arriva a sfiorare gli ottantuno dollari il barile, la seduta di ieri si è chiusa con il più ampio rialzo giornaliero dal luglio del 2020: +6%. Intanto sia l’indice americano Ism che i dati pmi europei segnalano che la congiuntura rischia di frenare, complice un calo degli impieghi bancari. Prende forma così un quadro instabile, in cui è saggio navigare a vista in attesa degli sviluppi di una situazione che resta incerta. Stamane, a proposito, va in scena a Zurigo l’assemblea del Crédit Suisse, l’ultima occasione per gli azionisti (compresi i sauditi) per far sentire le proprie ragioni. “Se non fosse intervenuta Ubs – ha detto ieri il vicegovernatore della banca centrale elvetica—Cs sarebbe fallita il giorno dopo provocando una crisi finanziaria fatale per la Svizzera ma, probabilmente, per l’intera finanza mondiale”. Insomma, di questi tempi, la fiducia è merce rara.

Intermonte: fondamentali buoni per Piazza Affari

L’effetto petrolio sostiene anche stamane i future dei mercati, ieri sostenuti dalla performance degli energetici. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire sopra la parità, il future dell’indice EuroStoxx 50 guadagna lo 0,3%.

Ieri Milano ha chiuso in rialzo +0,24%, che va ad aggiungersi all’incremento del 4,7% della passata settimana. Una nota di Intermonte promuove Piazza Affari: “le valutazioni – si legge – restano supportive, il mercato italiano tratta a 9,5 volte il P/E 2023, con un dividend yield sopra il 4%”. Il broker ritiene probabile una perdita di spinta economica nella seconda parte dell’anno, con relativa revisione al ribasso delle stime sugli utili societari, ma per il trimestre in corso, ci sono le condizioni per guardare con interesse ad almeno due settori, le società di pubblica utilità e dei consumi. Entrambi gli ambiti sono stati promossi a Positive da Neutral.

L’euro si è apprezzato ieri a 1,089. Il membro austriaco del board della BCE, Robert Holzmann, ha detto che l’ipotesi di un rialzo di cinquanta punti base in maggio, resta valida.

Future deboli in Usa, tonfo di Tesla

Future deboli oltre Oceano, mentre Janet Yellen bolla come “non costruttiva” la decisione dell’Arabia Saudita e dei suoi alleati. Il presidente Joe Biden smorza i timori di un aumento del prezzo della benzina e ritiene che il taglio non è poi così male come sembra.

In questo contesto, anche in Usa si sono mosse al rialzo le Big Oil (+4% Exxon), con il risultato di far salire il Dow Jones +1%. In ribasso il Nasdaq -0,3%: il rischio di un nuovo aumento dei tassi danneggia il Tech. Ha archiviato la seduta in forte ribasso Tesla -6,1% nonostante l’aumento delle vendite (+4%) nel trimestre. Ma i mercati si aspettavano di più dopo il taglio dei prezzi di vendita (-25%).

Goldman Sachs, oltre a rivedere al rialzo le previsioni sui prezzi oil fa un primo elenco di vIncitori e vinti dpo la mossa dell’Opec +: tra i primi figura Warren Buffett, che nei giorni scorsi aveva rafforzato la sua quota in Occidental, pesanti le conseguenze per le compagnie aeree.

Perde colpi Hong Kong

In ribasso le Borse asiatiche: -0,4% l’indice ASIA Pacific. Meglio Tokyo +0,3%. Oscilla intorno alla parità il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen. Depresso dai tecnologici, perde lo 0,6% l’indice Hang Seng di Hong Kong. In lieve rialzo il Kospi di Seul (+0,4%). Avvio di seduta poco sopra la parità per il BSE Sensex di Mumbai.

Il Tesoro lancia un nuovo bond verde

Sotto tensione i titoli di Stato. La maggioranza degli osservatori dà per probabile un aumento dello 0,25% dei tassi  europei a maggio. In Usa sale invece l’ipotesi che la Fed non si muova nella prossima riunione. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,43%, il biennale è poco sotto il 4%. Al termine della seduta, il Bund tedesco era a 2,24% di rendimento, – 4 punti base. Il Btp decennale ha chiuso a 4,08%, 

Il Tesoro ha assegnato il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo Btp Green con scadenza 30 ottobre 2031. L’incarico è stato affidato a Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bnp Paribas,BofA Securities Europe, Crédit Agricole e Monte dei Paschi.

Stellantis ingrana il turbo, Enel verso nuove cessioni

Protagonista Stellantis dopo la forte accelerazione dei dati di vendita di marzo. A marzo sono state immatricolate in Italia 168.294 autovetture a fronte delle 119.548 registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari a un aumento del 40,78%. Il gruppo Stellantis – che comprende tra gli altri i marchi Fiat, Jeep, Lancia, Chrysler, Alfa Romeo, Peugeot, Opel, Citroen/Ds – ha visto una crescita del 36,28% con una quota di mercato del 35,08% dal 31,84% di febbraio.

Gli altri titoli sotto i riflettori:

  • Eni: RBC lima il target price a 12 euro, da 12,5 euro.
  • Erg:Morgan Stanley alza il giudizio a Equal-Weight, target price a 29 euro.
  • Enel: Bloomberg riportava ieri che la società sta considerando la possibilità di vendere una quota di maggioranza della divisione attiva nello stoccaggio di energia elettrica.
  • Leonardo: La Spagna potrebbe acquistare altri cinque Eurofighter, in aggiunta ai venti prenotati la scorsa estate.
  • Tim: Il processo di vendita della rete “sta andando avanti” con due offerte sul tavolo, uno scenario impensabile un anno fa. Lo ha detto l’amministratore delegato Pietro Labriola rispondendo ad una domanda sulle divergenze tra soci rispetto al tema della cessione della rete fissa del gruppo.
  • Enav: Il Tesoro ha indicato Alessandra Bruni e Pasqualino Monti rispettivamente come i prossimi presidente e Ad del gruppo.
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