Nel 1918 Robert Powell venne assunto come aiuto cassiere in una piccola banca della North Carolina. Passo dopo passo, l’intraprendente giovanotto s’impose come banchiere di riferimento per la clientela locale, fatta di piccoli farmers. Poco più di un secolo dopo gli eredi del contabile del Sud degli States possono rivendicare il merito di aver salvato il sistema bancario: la First Citizen Bank, banca familiare della Carolina, ha annunciato ieri di voler acquistare dall’ente per la garanzia dei depositi quel che resta della Silicon Valley Bank, rimuovendo i cocci del più grave fallimento bancario dal 2008. Wall Street, riconoscente, ha risposto con un rialzo del 55% del titolo, ma anche con il balzo in avanti di colossi come JP Morgan +3,9 % e Bank of America.
Certo, è troppo presto per cantar vittoria. Sia in Usa (occhio alla situazione di Charles Schwab, sotto del 20% in una settimana) che altrove, ma la rapidità con cui le autorità hanno spento le crisi ha riportato il buon umore sui mercati.
Europa in ripresa: Deutsche Bank +6%
Le borse dell’Europa dovrebbero in rialzo, EuroStoxx 50 +0,3%. Ieri il FtseMib di Milano ha iniziato la settimana con un rialzo dell’1,2%, prima seduta con il segno più dopo tre con il segno meno, mentre stamattina i future indicano un rialzo superiore allo 0,9%. A Francoforte Deutsche Bank è rimbalzata del 6%. Kepler, Mediobanca, SocGen, ieri hanno ribadito il giudizio positivo sulla banca tedesca.
A frenare l’euforia ci ha pensato Manuel Campa, presidente dell’Autorità Bancaria Europea (Eba): “I rischi per il sistema finanziario rimangono molto elevati”, ha detto aggiungendo che l’autorità di regolamentazione monitorando attentamente le perdite non realizzate nei bilanci delle banche.
Lagarde frena il blitz tedesco sui tassi
Intanto, secondo indiscrezioni, il membro del consiglio esecutivo, Isabel Schnabel, avrebbe voluto che nel comunicato ci fosse scritto in modo esplicito che il rialzo dei tassi proseguirà. Christine Lagarde invece, spalleggiata dalle colombe del consiglio, avrebbe ottenuto di non indicare in modo preciso l’entità del prossimo intervento.
ln questo contesto, il Bund decennale tedesco ha terminato la seduta del 27 marzo a 2,22%. Il Btp ha chiuso a 4,06%.
S&P Global ha tagliato le proprie previsioni di crescita per la zona euro relative al 2024 portandole a 1,0% dal precedente 1,4% facendo riferimento alle difficoltà causate dall’inflazione persistente che spinge la Bce ad alzare i tassi per un periodo più prolungato del previsto. “L’inflazione non tornerà all’obiettivo prima del primo trimestre del 2025 e quella ‘core’ prima del terzo trimestre dello stesso anno”.
Oggi il via libera alla direttiva sull’auto elettrica
Oggi il Consiglio Ue darà il via libera al regolamento sullo stop ai motori benzina e diesel a partire dal 2035 che ha ottenuto ieri il via libera degli ambasciatori dei 27 Stati membri. Il dossier non sarà riaperto come chiesto dall’Italia, dopo l’intesa tra la Commissione europea e Berlino sull’uso futuro degli e-fuels.
Sono poco mossi i future di Wall Street all’indomani del forte rimbalzo delle banche e delle società del petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,6%, l’S&P500 appesantito dai tech, è salito dello 0,2%.Il Treasury Note a dieci anni si è indebolito, il rendimento è stamattina a 3,51%, da 3,38% di ieri mattina.
Binance sotto la lente della Sec
- Bitcoin a 27.000 dollari, in lieve calo, ieri -2,7%. Le autorità di controllo dei mercati finanziari degli Stati Uniti hanno avviato un procedimento legale contro Binance e due suoi alti dirigenti. L’accusa alla piattaforma è quella di violazione delle leggi federali che vietano la sollecitazione al trading.
- Poco mosse le piazze dell’Asia Pacifico. Sono intorno alla parità le borse di Tokyo e di Shanghai. Guadagna lo 0,5% l’Hang Seng di Hong Kong: tra i titoli in evidenza di questo listino, Tencent +3,5% e China Petroleum.
- Sale l’S&P ASX200 di Sidney, +1%. Kospi di Seul +0,4%. BSE Sensex di Mumbai +0,3%.
Stop al petrolo curdo, brent a 77 dollari
Il petrolio stamane quasi piatto, Brent a 77 dollari. I mercati del greggio si sono rafforzati ieri dopo che un report ha affermato che circa 450.000 barili al giorno, ovvero lo 0,5% della fornitura globale di petrolio, in arrivo dal Kurdistan, sono stati bloccati per un cavillo legale: sarebbe necessario il consenso dell’Iraq per spedire il petrolio dalla Turchia.
Il Gas europeo ha chiuso in rialzo del 3% a 42,5 euro/mwh, da inizio anno -43%. Il crollo dell’export di gas russo verso l’Europa ha fatto impennare l’import europeo di Gnl statunitense. In particolare, le esportazioni di Gnl dagli Stati Uniti verso la sola Europa sono aumentate del +141%, o 4,0 miliardi di piedi cubi/giorno, rispetto al 2021.
4 titoli sotto i riflettori sul Ftse Mib
Ferrari: “L’accordo sull’e-fuel ci garantisce maggior libertà” ha dichiarato l’ad Benedetto Vigna in un evento di Reuter. Vigna ha anche aggiunto che nel corso del 2023, il listino prezzi dovrebbe aumentare di circa il 4-5.
Banco Bpm: il patto tra le Fondazioni e Casse previdenziali azioniste della banca ha arrotondato al rialzo la partecipazione detenuta nel capitale, portandola all’8,33% dalla precedente quota dell’8,2848%.
Tim: Bloomberg riporta che la cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti potrebbe migliorare la sua offerta per la società della rete a 21 miliardi di euro. Lo stesso, starebbe valutando l’altra cordata in pista, quella capeggiata da KKR. Anche ammettendo che l’offerta venga ritoccata al rialzo, siamo comunque ancora molto distanti dalle valutazioni di Vivendi, il primo socio.
Intesa Sanpaolo: L’AD Carlo Messina ha maturato compensi per 7,2 milioni lo scorso anno, comprensivi di un bonus in contanti e azioni della banca da 4,6 milioni che verrà corrisposto sull’arco di alcuni anni, si legge nella relazione sulla politica di remunerazione.