A poche ore dall’annuncio scontato di un nuovo rialzo dei tassi arrivano segnali che ormai l’economia Usa guarda oltre l’inflazione. Sale l’indice della fiducia dei consumatori più che ben predisposti allo shopping. Intanto il colosso delle spedizioni, Ups, ha scongiurato lo sciopero dei camionisti con un “ricco” contratto: 30 miliardi di dollari spalmati in cinque anni. La corporate America offre così un’immagine di forza che sarà al centro degli annunci della Fed. I commentatori per lo più prevedono che Jerome Powell insisterà sulla linea della prudenza ma senza prendere un impegno preciso.
Wall Street attende pazientemente le mosse dei banchieri centrali. Ieri è proseguita la serie positiva del Dow Jones, anche se il rialzo giornaliero è stato quasi inesistente, per la statistica, quella di ieri è stata la dodicesima seduta con una variazione positiva, una sequenza mai più vista dal febbraio del 2017. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6%.
Le novità più attese sono arrivate a Borsa chiusa con gli annunci sui dati trimestrali di Alphabet e di Microsoft.
Google cresce, l’Ai frena la corsa di Microsoft
- Promossa Alphabet +5% grazie all’andamento migliore delle sime di pubblicità e cloud. La holding a cui fa capo Google, chiude il secondo trimestre con ricavi in aumento del 7% a 74,6 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 72,82 miliardi. L’utile è salito a 18,36 miliardi dai 16 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Il chief financial officer Ruth Porat assumerà il nuovo incarico di presidente e chief investment officer dall’1 settembre 2023.
- Perde colpi Microsoft -4% frenata dagli alti costi che comporterà il definitivo decollo dell’Intelligenza Artificiale. I ricavi sono saliti dell’8% a 56,2 miliardi di dollari. un utile in crescita del 20% a 20,1 miliardi. I ricavi dei servizi cloud Azure, saliti del 27% rispetto al 31% del trimestre precedente.
- Oggi toccherà a Meta, l’ex Facebook.
- Nell’ultimo World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che l’economia mondiale sta mostrando segni di resistenza. L’Fmi ha alzato le previsioni di crescita per quest’anno al 3%, dal 2,8% di aprile. L’inflazione si ridurrà dall’8,7% del 2022 al 6,8% di quest’anno e al 5,2% del 2024, grazie agli effetti dell’aumento dei tassi d’interesse in tutto il mondo.
Italia promossa dal Fmi, Germania dietro la lavagna
Chiuderà il 2023 in rosso, unica tra i Paesi del G7, la Germania -0,3%. La conferma arriva dall’Indice tedesco Ifo delle imprese sceso a luglio a 87,3 dal valore rivisto di 88,6 di giugno, deludendo le aspettative del mercato che prevedeva un calo a quota 88.
Borse Europa: Lvmh non delude: utili + 30%
Le note più positive riguardano l’economia italiana vista in crescita rispetto alle stime precedenti. Il Pil italiano è stato alzato di 0,4 punti percentuali nel 2023 al +1,1%, mentre quello per il 2024 è stato ritoccato al rialzo di 0,1 punti al +0,9%.
Le borse dell’Europa aprono contrastate ma sostanzialmente piatte. Il Ftse Mib si segnala migliore degli altri indici europei con +0,2% in apertura.
Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,2%, ad un soffio di quota 29.000 punti, rilevante soglia grafica, massimo delle ultime 52 settimane di lunghissimo periodo.
In grande evidenza Poste Italiane, Stm e Pirelli.
Da seguire l’andamento di Lvmh: l’ammiraglia del lusso europeo ieri sera a Borsa chiusa ha annunciato ricavi per 42,2 miliardi di euro (+15%), gli utili di gruppo salgono del 30
Btp a 4,07%, +5 punti base. Il Tesoro ha collocato titoli di Stato per complessivi 5 miliardi di euro. In particolare sono stati assegnati Btp a due anni per 3,75 miliardi di euro e rendimento al 3,69% con una variazione impercettibile rispetto all’asta precedente. Assegnati anche Btp indicizzati decennali per 1,25 miliardi e rendimento 1,86%.
Poco mossa l’Asia, stop dell’India all’export di riso
Poco mosse le borse asiatiche le borse dell’Asia Pacifico che si avviano a chiudere per lo più poco sotto la parità o in lieve ribasso.
- Nikkei di Tokyo invariato. Hang Seng di Hong Kong -0,7% dopo il balzo in avanti di ieri, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,3%. Kospi di Seul -0,5%.
- Sale dello 0,3% la borsa dell’India. Crea polemiche la decisione di New Dehli di vietare l’esportazione di riso aggravando la situazione dei Paesi africani già vittime delle minacce russe sull’export dei cereali ucraine. Ma l’emergenza climatica ha paralizzato buona parte dell’agricoltura: il riso costa l’11,5% in più di un anno fa. I contadini organizzano ronde per difendere i raccolti dai ladri.
Sale l’Australia, corre il Brasile
- In ascesa solo Sidney +0,8%. Nel secondo trimestre, l’inflazione in Australia rallenta al 6%, dal 7% del primo trimestre. Nel quarto trimestre del 2022 i prezzi al consumo erano arrivati sui massimi degli ultimi trentatré anni al 7,8%.
- Nell’area emergente, si mette sempre in luce il Brasile, che ha chiuso ieri sera in rialzo dello 0,55%, portandosi sui top da agosto 2021. Si rafforza la probabilità di rivedere i top assoluti.
- Brent (83,20 dollari), Wti (79,20 dollari). Il petrolio apre in lieve ribasso, dal +1% di ieri, quarto rialzo consecutivo. Il prezzo ha toccato ieri i massimi da aprile sulla convinzione che il governo cinese farà di più per spingere la crescita. Nel frattempo, i dati dell’American Petroleum Institute mostrano un aumento delle scorte di greggio Usa di circa 1,32 milioni di barili nella settimana terminata il 21 luglio.
Unicredit e |Stellantis: Orcel alza la guidance. Più utili per Tavares
Sono usciti all’alba i dati delle trimestrali più attese:
- UniCredit ha annunciato stamattina prima dell’apertura che rivedrà al rialzo la guidance sul 2023 dopo aver messo a segno il miglior primo semestre di sempre con un utile netto contabile di 4,4 miliardi di euro. Per l’intero anno la banca vede un utile netto di oltre 7,25 miliardi e una distribuzione agli azionisti pari o superiore a 6,5 miliardi. Lo scorso maggio la banca aveva già migliorato la guidance sull’anno con un utile netto di oltre 6,5 miliardi e una distribuzione agli azionisti di almeno 5,25 miliardi tra dividendi e buyback.
- Stellantis chiude il primo semestre con utili per 10,9 miliardi di euro (+37%) su ricavi per 98,4 miliardi (+12%). “Visti i risultati possiamo dire che il nostro piano è giusto” ha dichiarato Carlos Tavares confermando la guidance. L’utile operativo rettificato è stato pari a 14,1 milioni di euro, +11%, meglio delle aspettative grazie ad un miglioramento dell’efficienza, al taglio costi ed all’esaurirsi dei problemi nella logistica. Industrial free cash flows a 8,7 miliardi, +3,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
- Prysmian La rivale Nexans ha alzato le previsioni sul 2023.