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BORSE OGGI 24 NOVEMBRE – Boom dei Btp e la Fed ammorbidisce i rialzi dei tassi. Scintille per gas e petrolio

FIRSTonline

Una “sostanziale maggioranza” tra i banchieri della Fed è convinta che sua arrivata l’ora di ridurre il ritmo degli aumenti dei tassi. Per ora da 0,75 a 0,50%, poi si vedrà. Uno sconto alla vigilia del Giorno del Ringraziamento gradito da Wall Street, oggi chiusa e domani a mezzo servizio per la festa dello shopping. Ma senza entusiasmo: le minute dell’ultima riunione della banca centrale Usa confermano che il costo del denaro è destinato a salire ancora, anche se una buona metà dei partecipanti è convinta la recessione, peraltro breve, è in arrivo.

Dopo la pubblicazione delle minute le Borse Usa, l’attenzione rivolta alla minivacanza, hanno messo a segno un timido rialzo: Nasdaq +1%, S&P 500 +0,6%, Dow +0,3%.

Più significativo il calo dei T-Bond, in vista di un approccio meno aggressivo da parte delle banche centrali. Il Treasury Note a dieci anni chiude a 3,72%, da 3,81% del giorno prima.

Il dollaro scende, euro a 1,044

A farne le spese è stato il dollaro, sceso in prossimità dei minimi da agosto. Stamattina si apprezzano lo won della Corea del Sud ed altre valute emergenti.

Euro Dollaro vicino ai massimi da giugno a 1,044. Oggi escono i verbali dell’ultima riunione della Bce. Tra gli interventi dei membri del comitato esecutivo della banca centrale dei paesi della zona euro, anche quello di Isabel Schnabel.

I Btp fanno boom, il Bund sotto il 2%

La buona intonazione della carta obbligazionaria è stata la nota dominante anche sui mercati europei. Il rendimento del Btp è sceso a 3,75%, il livello più basso da agosto. Il prezzo sale dell’1,1%.

Ricadute positive anche sullo spread, che scende a 185 punti base, sui minimi da luglio. Il Bund decennale scivola a 1,92% da 2,01%. Alle 20 verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Bce.

Calma piatta sui listini azionari, oggi orfano del sostegno delle controparti americane. I future anticipano un lieve rialzo in apertura. I mercati si confermano sui massimi degli ultimi tre mesi. 

Riflettori accesi oggi sul mondo del lusso. Ieri sera è arrivata la conferma delle dimissioni di Alessandro De Michele, responsabile creativo di Gucci (circa metà del fatturato di Kering). 

Il FTSE 100 di Londra +0,3%, sui massimi da settembre. Salgono i colossi delle materie prime: Glencore +4,5%, BP +2%.

Asia, listini in salita. La Corea aumenta i tassi dello 0,25%

La chiusura in rialzo di Wall Street lascia il segno sulla seduta delle borse dell’Asia Pacifico. Il Nikkei di Tokyo guadagna oltre l’1%. Hang Seng di Hong Kong +0,5%. BSE Sensex di Mumbai +0,5%.

Kospi di Seul +0,8% nel giorno del rialzo dei tassi d’interesse. La banca centrale della Corea del Sud ha scelto la via dell’incremento soft, l’aumento di 25 punti base porta il tasso di riferimento al 3,25%. La decisione, in linea con le attese degli analisti è giunta dopo il raffreddamento dell’inflazione avvenuto nell’ultimo mese: i prezzi al consumo hanno registrato nell’ultima rilevazione un incremento del 5,7%. La Banca della Corea ha tagliato le stime sulla crescita del 2023 a +1,7%, da +2,3% di agosto.

In lieve calo il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen e lo Straits Times di Singapore. Continuano a crescere i contagi in Cina, anche i segnali di un prossimo intervento per rilanciare l’economia asfittica. Ieri un canale televisivo pubblico ha riferito che a giorni arriverà un provvedimento di stimolo al credito, il taglio delle riserve obbligatorie delle banche.

Il gas corre, non piace il price cap Ue. Oggi vertice dei ministri

Giornata calda oggi per l’energia. Il gas europeo ha chiuso ancora in rialzo del +8% a 129,6 euro per megawattora. Oggi a Bruxelles torneranno a incontrarsi per una riunione straordinaria del Consiglio Energia i ministri dei Paesi membri dell’Unione europea, chiamati a confrontarsi sulle misure contro il caro-bollette, tra cui gli acquisti congiunti e il tetto al prezzo del gas. Le recenti proposte della Commissione non sono assolutamente piaciute né ai paesi che dovrebbero decidere (Italia e Spagna su tutti).

Il 5 dicembre scatta il tetto al petrolio russo

In calo invece il petrolio: Brent a 85,30 dollari, Wti a 77, ai minimi da gennaio. L’Ue sta valutando di introdurre un tetto al prezzo del petrolio russo a 65-70 dollari al barile, in linea con le decisioni del G7 (e dell’Australia). La decisione dovrebbe entrare in vigore il prossimo 5 dicembre, il giorno dopo la riunione dell’Opec+. La Cina, che non fa parte del G7, avrebbe deciso di sospendere temporaneamente l’import di petrolio russo.

Migliora il bitcoin. El Salvador rischia il crack

Bitcoin +1% a 16.600 dollari dopo +2% di ieri. È il terzo rimbalzo consecutivo, guidato soprattutto dalla risalita della propensione al rischio, non certo dalle news sul comparto cripto. Negli Stati Uniti si moltiplicano le iniziative giudiziarie specie contro i testimonial (musicisti, sportivi) che hanno prestato la loro immagine alla pubblicità della piattaforma Ftx.

El Salvador, paese che per primo al mondo ha adottato il Bitcoin come moneta ufficiale rischia il default: il governo salvadoregno ha circa 670 milioni di dollari in obbligazioni che scadono oggi, ma i soldi per rimborsare i creditori non ci sono.

Goldman promuove Stellantis e Snam, nuovo buy per Saipem

Nuovi segnali Toro per Saipem, ieri in rally (+6,3%). Jefferies alza il target da 1 a 1,40 euro e rafforza il BUY nonostante il petrolio sia sui minimi da gennaio.

Su Snam Goldman Sachs alza il target price a 5,10 euro, da 4,65 euro.

Stellantis Goldman Sachs alza il target price a 19 dollari. La società studia la possibilità di produrre veicoli elettrici compatti (Ev) in India per l’esportazione, ma non ha ancora preso una decisione definitiva, ha detto l’AD Carlos Tavares.

Tim. La presidenza del consiglio ha convocato per lunedì 28 novembre i segretari delle principali organizzazioni sindacali per discutere della situazione del gruppo, hanno detto due fonti sindacali.

Generali sta studiando come mantenere i rapporti commerciali con Iccrea Banca in vista della scadenza a fine anno della partnership assicurativa tra la stessa Iccrea e Cattolica, ora di proprietà di Generali.

In tensione Campari: Remy Cointreau ha presentato dati del semestre superiori alle aspettative.

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