Il Toro, in debito d’ossigeno dopo la lunga corsa, si prende una pausa alla vigilia di quella che potrebbe essere la settimana chiave dell’estate. In particolare frenano Tesla -10% e Netflix -8,4%, vittime della legge ”sell on news”. Poco male, visto che la società di Elon Musk guadagna il 113% da inizio anno, Netflix il 48%. Chi non si ferma è il Dow Jones, che oggi tenterà di portare a dieci la striscia delle sedute positive.
Borse 21 luglio: sempre più “colombe” in vista delle riunioni Fed e Bce
Si moltiplicano intanto i segnali “colomba” alla vigilia delle riunioni di Fed, Bce e della Bank of Japan che potrebbe rivedere la politica ultra-espansiva. In particolare, Bloomberg sottolinea il parere di Ben Bernanke, stimatissimo ex presidente della banca centrale: l’aumento della prossima settimana potrebbe l’ultimo”. Anche per l’Europa, sostiene il banchiere centrale ellenico Yannis Stournaras, l’aumento di un quarto di punto basta e avanza. Barclays si azzarda a prevedere che la Bce dovrebbe mantenere il tasso di deposito al 3,75% per il prossimo anno, “per poi tagliarlo di 100 punti base nel secondo semestre del 2024.
Giappone: inflazione al 3,3%, Yen a 140 sul dollaro
L’attenzione si concentra anche sul Giappone. Poco mosso a 140 il cambio dollaro yen, in assestamento dopo tre sedute di debolezza della valuta giapponese. I dati diffusi stanotte hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo core del Giappone è salito del 3,3%. Siamo al 15° mese consecutivo in cui il tasso d’inflazione supera l’obiettivo del 2% della Banca del Giappone, ma il governatore della Bank Of Japan, Kazuo Ueda ha segnalato che la politica monetaria ultra espansiva potrebbe essere mantenuta per il momento, affermando che “c’è ancora un po’ di distanza per raggiungere in modo sostenibile e stabile l’obiettivo”. La borsa chiude a -0,3%.
Da segnalare a Taiwan la brusca discesa di Tsmc -5%. Il leader mondiale dei chips chiuso il trimestre con un calo dei ricavi del 14%, -23% l’utile. Le indicazioni sul trimestre in corso sono state inferiori alle attese.
Segnano invece un rialzo l’indice Hang Seng di Hong Kong (+0,7%) ed il CSI 300 dei listìni di Shanghai e Shenzen (+0,2%).
Il Kospi di Seul è in lieve rialzo, +0,2%, BSE Sensex di Mumbai -0,7%.
Apertura debole per le piazze europee
- Le Borse dell’Europa aprono caute, anticipate dai future EuroStoxx50 -0,3%. Ftse Mib +0,23%, Parigi Cac 40 -0,03%, Francoforte Dax 30 – 0,59%, Londra Ftse 100 -0,02%.
- Ieri il Ftse Mib ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,4% a 28.815 punti, sui massimi degli ultimi quindici anni.
S&P, Comuni solidi nonostante i ritardi del Pnrr
- Il Btp a dieci anni ha chiuso al 4,10% .
- La Cabina di regia sul Pnrr ha accettato l’ultima proposta della Commissione europea per sbloccare 19 miliardi di euro di fondi per la ripresa, tranne 519 milioni destinati alla realizzazione di 7.500 posti letto per gli universitari che, a causa dei ritardi del governo, verranno spostati alla quarta tranche.
- Anche se l’Italia aveva impiegato a fine 2022 solo un quinto delle risorse straordinarie messe a disposizione dall’Unione Europea con il PNRR, il creditizio delle sue amministrazioni locali non dovrebbe correre rischi. Parola di S&P Global.
Goldman Sachs sul voto in Spagna: Bonos solidi
- La fiducia dei consumatori dell’Eurozona a luglio è scesa di 3,2 punti, a -27 rispetto al -23,8 di giugno. È il livello più basso mai registrato.
- Domenica si vota in Spagna. Secondo gli ultimi sondaggi, il centrodestra ed i partiti di opposizione hanno più probabilità di ottenere una sottile maggioranza parlamentare. Goldman Sachs segnala però che sia i socialisti che i popolari sono entrambi impegnati nell’attuazione delle riforme economiche. Vale perciò una visione che “dovrebbe fornire un sostegno prolungato ai titoli di debito sovrano”.
- Continua la retromarcia di Erdogan. La banca centrale turca ha alzato il tasso d’interesse del 17,5% nel tentativo di combattere l’inflazione galoppante che ha sfiorato il 40%.
Usa, turbolenza in vista per la rivoluzione del Nasdaq
- Turbolenza in vista oggi a Wall Street. In vista della revisione dei pesi del Nasdaq 100 in programma da lunedì, gli operatori dovranno rivedere le posizioni sul mercato delle opzioni, a fronte di contratti in scadenza per 2.400 miliardi di dollari. Probabili forti oscillazioni in giornata.
- Il 15% delle società dell’S&P500 ha fino a ieri sera presentato i conti, tre quarti hanno battuto le stime, di pochissimo sotto la media storica della frazione del risultato superiore al consensus.
- Treasury Note a dieci anni a 3,84%, da 3,75% di ieri.
- Il petrolio WTI tratta poco sopra i 76 dollari il barile, poco sopra i prezzi di ieri.
- Quarto giorno di rialzo delle materie prime, l’indice di riferimento si avvia a chiudere la settimana con un rialzo dell’1,5%
- Oro a 1.970 dollari, dai massimi da maggio toccati ieri.
Barclays alza il rating di Banca Generali e Poste
Banca Generali. Barclays alza il target price a 33,7 euro. Lo stesso analista ritocca al rialzo anche il target price di Poste Italiane
Buzzi .JP Morgan alza il giudizio a Neutral, da Underweight.
La notizia del giorno riguarda Recordati. La società ha annunciato di aver stretto un accordo con GSK per la commercializzazione di due farmaci in ambito urologico. L’intesa da 245 milioni di euro prevede che Recordati abbia diritti di distribuzione su 21 paesi, principalmente in Europa. “L’operazione è attesa essere pienamente operativa dal 2024, contribuendo nel 2023 per € 10-20 milioni di ricavi e un EBITDA positivo”, si legge nel comunicato. Secondo un analista di Intermonte, la nuova iniziativa vale un incremento del 5% dei ricavi e dell’Ebitda del 2024