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BORSE OGGI 21 APRILE: economie deboli e mercati volatili. Tim e Juve sotto i riflettori di Piazza Affari

Foto di Andrey_and_Lesya da Pixabay

Dall’America arrivano nuove conferme che la recessione, tante volte annunciata, è davvero alle porte: aumentano le richieste di disoccupazione mentre cala ai minimi da tre anni l’attività dell’industria manifatturiera. Di fronte a questi numeri stamane il petrolio scivola poco sopra gli 80 dollari lasciando sul terreno nella notte il 2,5% così azzerando l’effetto dei tagli decisi ad inizio mese dall’Opec+.

I mercati si avviano così ad un finale di settimana mesto, in attesa delle mosse delle banche centrali.

Le Borse oggi: aperture deboli in Europa, Asia in rosso

  • Per la prima volta da sei settimane l’indice Asia Pacific si avvia a chiudere in rosso. Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen, CSI 300 e Shanghai Composite sono in calo dell’1% Le ultime rilevazioni hanno mostrato che gli investimenti diretti dall’estero verso la Cina sono cresciuti molto meno del previsto a marzo. 
  • Fa meglio il Giappone -0,2%. Gli operatori scommettono che la Bank of Japan si sta preparando ad un cambio di rotta. Ma la svolta non avverrà prima di giugno, quando si avranno i primi riscontri all’aumento dei salari che sta interessando le grandi società.
  • L’indice Hang Seng di Hong Kong e il KOSPI della Corea del Sud perdono circa lo 0,6%. Taiwan -0,4%. In questo listino, Taiwan Semiconductor Manufacturing è in lieve rialzo dopo che il colosso dei chip ha registrato utili del primo trimestre migliori del previsto. In India, l’indice BSE Sensex 30 è piatto.
  • Anche le borse europee aprono deboli, in attesa dei dati di giornata: in mattinata gli indici Pmi offriranno una lettura aggiornata della congiuntura dell’Eurozona nonché di Francia e Germania.  In serata, invece, ci sarà l’aggiornamento del rating dell’Italia da parte di S&P. In arrivo anche la pagella del Regno Unito. Ftse Mib +0,19%, Francoforte -0,08%, Londra -0,12%.

Wall Street chiude in rosso, domina Elon Musk

Negative anche le indicazioni di Wall Street che ieri ha chiuso in ribasso: S&P500 -0,6% e Nasdaq -0,8%.

A dominare la scena è stato ancora una volta Elon Musk. L’avventura della sua navicella spaziale Space X è durata ieri solo 30 secondi, sufficienti perché il tycoon possa parlare di “fallimento di successo” perché i dati raccolti consentiranno immediati e sostanziosi progressi.

Il flop è coinciso con il crollo in Borsa di Tesla -10,7%, ieri sorpassata da Meta nella classifica per valore (517 miliardi di dollari). In una sola giornata la fortuna personale di Musk è scesa di 13 miliardi. E’ l risposta dei mercati alla strategia di difendere le quote di mercato del leader dell’auto elettrica scapito della redditività. Un’affermazione che, trattandosi di Musk, va presa con riserva: stamane, dopo sei ribassi, Tesla ha alzato i prezzi della Mobil 3.

L’annuncio di Tesla ha avuto comunque l’effetto di una valanga sui titoli automotive, in caduta libera di fronte alla prospettiva di una guerra al ribasso dei prezzi. Tra i titoli più sacrificati figura Stellantis -5,5%, preceduta da Renault- 7% mel giorno dei conti. Ma chiudono con ribassi superiori al 3% Volkswagen ed i gruppi Usa.  

Il lusso non ferma la sua corsa

Le difficoltà del mondo a quattro ruote non impediscono al mondo del lusso, ad un passo dal record storico, di mettere a segno nuovi primati: L’Oreal, controllata dalla donna più ricca del mondo, sale ai massimi da gennaio 2022. Il produttore di cosmetici ha comunicato che nel primo trimestre le vendite hanno superato le stime grazie a ottime prestazioni in tutti i prodotti e in tutte le aree geografiche. 

Borse in attesa delle riunioni Fed e Bce di maggio

Le borse intanto si preparano alle riunioni delle banche centrali di inizio maggio. Il presidente della Fed di Filadelfia, Patrick Harker, ha avvertito che i tassi di interesse statunitensi probabilmente aumenteranno ulteriormente e rimarranno lì più a lungo del previsto, anche se l’attività economica si raffredda. Per Loretta Mester, altro falco della Fed, i tassi saliranno oltre il 5% a causa dell’elevato livello dell’inflazione. Analogo l’orientamento della Bce: oggi parlerà il vicepresidente De Guindos.

Il Treasury Note a dieci anni riparte da 3,52%, BTP decennale a 4,30%, Bund tedesco 2,45%.

Euro/Usd (1,095). Cross poco sotto i livelli di ieri. Su questi livelli il dollaro chiuderebbe la prima settimana positiva, dopo ben sette consecutive di ribasso.

Non sono pochi i motivi di interesse oggi di Piazza Affari

  • A partire dal titolo Juventus dopo che il collegio  di garanzia del Coni ha ordinato un nuovo giudizio alla Corte federale sulla penalizzazione di 15 punti in classifica in seguito all’inchiesta sulle plusvalenze dei giocatori.. Per ora viene cancellata la sanzione, cosa che permette al club (ieri vittorioso in Europa League) di rientrare in zona Champions. Ma si profilano altri giudizi.
  • Seduta ad alta tensione anche per Tim dopo che ieri, con il contributo determinante dell’astensione di Vivendi, l’assemblea ha respinto la politica di remunerazione del management proposta dal Ceo Pietro Labriola. 
  • Non meno impegnativo il test per Ferragamo: nel trimestre le vendite sono diminuite del -6,5% a cambi costanti nel primo trimestre, a causa del rallentamento del mercato statunitense.
  • BPER Barclays alza il target price da 2,70 a 3,20 euro, giudizio Equalweight. 
  • Italgas farà un’offerta vincolante per gli asset idrici messi in vendita da Veolia in Campania, Sicilia e Lazio verso metà maggio.
  • Saipem Morningstar alza il target price da 2 a 2,50 euro e rafforza il Buy
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