X

BORSE OGGI 2 FEBBRAIO – La Fed frena sui tassi con un rialzo di 1/4 di punto e Wall Street festeggia, oggi tocca alla Bce

Pixabay

“Per la prima volta possiamo dire che la cura contro l’inflazione sta funzionando. Ma il lavoro non è ancora finito”. Così il presidente della Fed Jerome Powell ha presentato lo scontati aumento di un quarto di punto dei tassi aggiungendo che ci vorrà ancora “un paio di aumenti”. “Non me la sento – ha sottolineato – di pensare ad un primo ribasso per l’anno in corso”. Ma i mercati sono convinti che il giro di boa è assai più vicino. E così le Borse salgono, i tassi ed il dollaro scendono.

Sale Wall street, future in rialzo anche in Europa

Ieri sera il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2%, l’S&P 500 +1%, sulla parità il Dow Jones. Il future del Nasdaq stamane è in rialzo dello 0,8%.

Anche l’Europa si avvia ad aprire in rialzo. Il future dell’indice EuroStoxx50 guadagna lo 0,7%, nell’attesa delle decisioni della Bce.

Bce: oggi un aumento di mezzo punto, un altro a marzo

È quasi certo che il direttorio di Francoforte decida un aumento del costo del denaro di mezzo punto a fronte di un’inflazione che rallenta ma non troppo (da 9,2 a 8,5% secondo Eurostat). Meno scontate le prossime mosse: i “falchi” chiedono un altro mezzo punto a marzo, le colombe frenano.

Milano ai massimi da un anno grazie alle banche

Piazza Affari arriva all’appuntamento in stato di grazia. L’indice delle nostre blue chip ha toccato nuovi massimi da 12 mesi grazie alla spinta delle banche. La trimestrale di Unicredit ha provocato un mezzo shock (positivo stavolta) convincendo gli analisti a ritoccare decisamente al rialzo le stime di profitti del settore. Unicredit (+1,1%, 18,08 euro) ha messo a segno il decimo rialzo consecutivo, +36% da inizio anno, spingendosi sui top da maggio 2018. Venerdì ci sarà la replica di Intesa Sanpaolo.

Aiuti di stato, il piano verde delude 

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha presentato il Green Deal per la trasformazione dell’industria dell’Ue in chiave sostenibile. Il piano prevede una revisione delle norme sugli aiuti di Stato per consentire ai Paesi di offrire un sostegno più mirato alle industrie verdi e agevolazioni fiscali per gli investimenti in tecnologie pulite. Inoltre, un fondo sovrano comune europeo sarà svelato entro l’estate. Ma per ora non si parla di cifre.

Il buy back fa volare di nuovo Meta

A sorpresa, però, la cover story di oggi non riguarda le banche centrali, bensì l’impressionante exploit di Meta (ex Facebook) che ha letteralmente stregato il mercato. Il titolo di Mark Zuckerberg, dopo i risultati, ha messo a segno un rialzo del 19%, dando il via al recupero dei tech. Un rally innescato dall’annuncio di un buy back di 40 miliardi di dollari. Zuckerberg ha lanciato “l’anno dell’efficienza”: i costi scenderanno di 5 miliardi di dollari senza però incidere sui ricavi sospinti dalle applicazioni di intelligenza artificiale che, spiega il boss, “cominciano a dare buoni risultati”.   

La mossa della Fed e le probabili decisioni della Bce (e della Bank of England) hanno avuto ampia eco sui mercati obbligazionari e delle valute. Il Treasury Note a dieci anni si è rafforzato a 3,40%, dieci punti base in meno di ieri.

Boom delle emissioni di bond anche tra gli emergenti

Attesa una reazione positiva stamattina dei governativi della zona euro. Il Bund 10 anni tedesco riparte da +2,28%, BTP decennale +4,28%.

Prende velocità il mercato delle nuove emissioni obbligazionario: in Europa a gennaio ci sono state emissioni per 75 miliardi, ai massimi dal 2011. 

Scendono in campo anche gli emergenti: Messico, Arabia Saudita e Mongolia hanno emesso a gennaio titoli per 61 miliardi di dollari, il massimo di sempre per un singolo mese.  

L’indice del dollaro è sceso sui minimi da aprile ed il cross euro dollaro è arrivato a 1,10.

Mumbai, Adani rinuncia all’aumento

È tutt’altro che finta la crisi del gruppo Adani che grava sulle sorti della Borsa di Mumbai -0,3%, l’unica piazza in rosso in questo scoppiettante inizio anno. Il miliardario ha dovuto ritirare l’aumento di capitale per 2,4 miliardi di dollari che pure aveva ricevuto l’adesione del fondo di Abu Dhabi e delle più importanti finanziarie locali spinte dal governo. Ma in Borsa il titolo era precipitato molto al di sotto del prezzo di collocamento.

Stamattina, in Asia Pacifico salgono il Nikkei di Tokyo +0,2% e l’Hang Seng di Hong Kong +0,4%, Kospi di Seul +0,8% nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione. In gennaio, i prezzi al consumo sono saliti in Corea del Sud del +5,2%, in accelerazione dal +5% di dicembre.

Frena il petrolio, sale il gas in Europa

Le indicazioni di Powell sui segnali di rallentamento dell’economia hanno depresso il petrolio. Il Brent (83,40) e il WTI (77 dollari) ieri hanno chiuso in calo del -3%, stamattina rimbalzano leggermente. Il bilancio da inizio anno è in rosso del -4%. Oggi attesi i dati sulle scorte Usa.

Il gas naturale Usa ha chiuso in ribasso del -8% toccando a 2,50 dollari il livello più basso degli ultimi tredici anni, da inizio 2023 -44%, un toccasana per l’evoluzione dell’inflazione. Il gas naturale europeo ieri ha chiuso in rialzo del +4% a 59,50 euro, da inizio anno -20%.

KKR: nuova offerta per la rete Tim, più vendite per Stellantis

Tim ha annunciato di aver ricevuto dal fondo di private equity americano KKR, un’offerta non vincolante per la rete di Netco. Si riapre dunque, a distanza di due anni e con gli stessi protagonisti ma con target differenti, la tentata conquista di Tim da parte del fondo Usa. Una storia, di fatto, partita a novembre del 2021 quando proprio KKR aveva manifestato l’interesse per il lancio di una offerta pubblica di acquisto sull’intero gruppo Tlc, che valutava le azioni Tim 0,50 euro ciascuna. L’operazione fu bocciata dal consiglio di amministrazione del gruppo telefonico dopo un lungo confronto con gli americani ai quali, all’atto finale, fu anche imputato di non aver mai presentato un’offerta, ma di essere rimasti fermi a una manifestazione di interesse. Punto, questo, sul quale KKR ha però sempre replicato di non aver avuto l’ok di Tim a una due diligence confirmatoria.

Goldman Sachs e Jefferies alzano il target di Unicredit a 25,25 e 24,50 euro, buy.

Fineco Bank e Banca Generali. Barclays taglia il giudizio a Equalweight.

Stellantis registra una crescita delle immatricolazioni in Italia del 12,63% – con una quota di mercato del 33,9% dal 31% di dicembre – a fronte di un aumento generale del mercato pari al 18,96%.

Eni è in contatto con il fondo di private equity norvegese HitecVision riguardo alla possibile vendita di una quota di minoranza di Plenitude, hanno riferito fonti a conoscenza dei colloqui.

Snam l’Italia ha urgentemente bisogno di espandere la capacità della sua rete per il trasporto del gas, ha detto l’AD Stefano Venier a Reuters, aggiungendo che il gruppo cercherà di ottenere fondi dell’Unione europea per il progetto.

Saras. Angel Capital Management, azionista rilevante della società, ha sottoscritto un cosiddetto ‘funded collar derivative contract’ con BofA Securities Europe relativamente a una quota fino al 5% del capitale della società.

Moncler: Intermonte alza il target price da 57 a 64 euro per tener conto della riapertura della Cina, buy.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati