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BORSE OGGI 19 APRILE: Netflix sulle montagne russe, Murdoch nella polvere

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Un bonifico da 787,5 milioni di dollari. Tanto dovrà versare Fox News, la tv di Rupert Murdoch, a Dominion, la società che ha gestito la raccolta dei voti alle presidenziali del 2020. L’emittente ha scelto in extremis di procedere ad una transazione amichevole a poche ore dall’inizio del processo a suo carico in Delaware per aver sostenuto, con prove risultate false, che Dominion avesse truccato il voto, così come continua a ripetere Donald Trump.

Media in prima fila anche a Wall Street: Netflix prima precipita a -11% dopo i conti del primo trimestre, pur in linea con le previsioni. Poi recupera quasi tutto dopo la conferenza con gli analisti in cui annuncia che nel secondo trimestre partirà il giro di vite contro la condivisione delle password tra gli abbonati. Insomma, la crescita del mercato dello streaming, grande successo ai tempi della pandemia, volge al termine, e si cercano nuove strade per aumentare i profitti. Non capita molto di più sul palcoscenico della finanza globale in attesa dei dati che oggi scalderanno l’atmosfera: l’inflazione in Eurozona, il Beige Book negli Usa. Sul fronte societario arriveranno i conti di Tesla e quelli di Asml, il gioiello dei chips di Amsterdam. E in Italia parte finalmente l’asta per la rete di Tim.
Nell’attesa di queste partite, i future segnalano la fase di stallo: si prevede un’apertura piatta per le borse europee, -0,2% per Wall Street.


Il Pil giapponese sale del 4,5%. Borse asiatiche cedono in chiusura

• La maggior parte delle borse dell’Asia Pacifico scende nel finale di seduta. Nikkei di Tokyo, Hang Seng di Hong Kong e CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen segnano ribassi nell’ordine dello 0,4%. Sono in lieve rialzo il Kospi di Seul e l’S&P ASX200 di Sidney.
• Il Pil giapponese è salito del 4,5% nel primo trimestre. I consumi sono balzati del 10,6% e la produzione industriale a marzo è cresciuta del 3,9% rispetto a un anno prima.

Obbligazioni AT1 per Sumitomo. La storia insegue Credit Suisse

• Tornano in pista i “famigerati” AT1, le obbligazioni che non sono state rimborsate dal Crédit Suisse. Stanotte la Sumitono Mitsui Financial group ha emesso un bond AT1 da 140 miliardi di yen, circa un miliardo di dollari, sottolineando che “il Giappone non è la Svizzera”.
• Da segnalare che la banca svizzera, avviata a passare sotto le insegne di Ubs, resta coinvolta in dossier inquietanti. Ieri l’istituto ha respinto le accuse del centro Simon Wiesenthal; nella filiale argentina della banca elvetica sarebbero confluiti 12 mila conti correnti delle vittime dell’Olocausto a vantaggio di possibili criminali di guerra.

Milano recupera i livelli pre crisi bancaria

In Europa continua il rally di mercati azionari: Eurostoxx 50, Cac 40, Dax, Ibex, si sono portati in apertura su nuovi massimi di periodo, senza però trovare la forza di allungare nel finale. A spingere sono stati gli indici settoriali relativi a Viaggi & Turismo (sui top da gennaio 2022), Basic Materials e banche (sui top da un mese).
• L’indice FtseMib di Piazza Affari ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 27.890 punti. La borsa di Milano ha recuperato di slancio i livelli precedenti lo scoppio della grana SVB.

• I tre indici di riferimento di Wall Street hanno chiuso quasi in parità dopo un avvio promettente, S&P500 +0,1%. L’indice Vix è sceso per il settimo giorno consecutivo a 16,9, sui minimi da inizio 2022.

• Giornata piatta per i bond, Treasury Note a dieci anni a 3,57%, BTP decennale a 4,28%, Bund a 2,48%. Dollaro a 1,096 sull’euro.

Tassi: colombe e falchi si scontrano in Bce e Fed

  • Gli investitori ormai guardano alle banche centrali. Il 3 maggio tocca alla FED che, secondo il consenso, dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base al 5,25%.
  • James Bullard, presidente della banca di Saint Louis intervistato da Reuters, ha detto di essere è favorevole ad un ulteriore inasprimento dei tassi, dopo che gli ultimi dati hanno mostrato un’inflazione ancora persistente. Raphael Bostic della Fed di Atlanta, ha detto a CNBC di essere a favore di un altro rialzo dei tassi, dopodiché, la stretta monetaria potrebbe anche essere sospesa, “per qualche tempo”, anche per verificare l’andamento del ciclo economico. A suo parere, non ci sarà recessione.
  • Il 4 maggio tocca alla BCE. I prossimi dati macro saranno decisivi per comprendere le prossime scelte sui tassi di Lagarde e in questo senso saranno cruciali anche gli interventi del capo economista Bce Lane oltre che dei “falchi” Schnabel e Knot.

Anche il petrolio è piatto

Petrolio a 84,5 dollari al barile. Prezzo in fase di assestamento: la ripartenza cinese non convince, mentre lo spettro di una recessione a livello globale incombe. Le scorte di greggio degli Stati Uniti dovrebbero essere diminuite di 2,675 milioni di barili durante la settimana terminata il 14 aprile, secondo l’American Petroleum Institute, dopo un aumento a sorpresa di 0,377 milioni di barili nella settimana precedente al 7 aprile.

Cdp contro Kkr: inizia il trofeo Tim. Prysmian ancora buy

Tim ha ricevuto due nuove offerte non vincolanti per la rete fissa e la controllata Sparkle da parte di CDP-Macquarie e da KKR indicando che saranno valutate dal cda il 4 maggio. CDP-Macquarie ha offerto 19,3 miliardi di euro, mentre un’altra fonte vicina al dossier riporta che KKR ha messo sul piatto 21 miliardi di euro, inclusi 2 miliardi da un meccanismo di earnout. In evidenza Prysmian Citi alza il giudizio a Buy.

Saipem ha comunicato mercoledì di essersi aggiudicata da Eni, l’estensione di due anni del contratto per l’utilizzo della nave di perforazione Santorini. Il prolungamento, che entrerà in vigore a partire da agosto 2023, ha un valore di circa USD280 di milioni.
Banco BPM cerca un partner per il business della monetica entro il primo semestre, che ha un potenziale di valorizzazione complessiva in termini di “Npv” pari a oltre 2 miliardi di euro.
Enel. Mondrian Investment Partners, detentore di una partecipazione dell’l,7% del capitale, si è detto “estremamente deluso” dalla “totale mancanza di trasparenza” nel processo di nomina del nuovo Cda.
Vola Brunello Cucinelli che chiude il primo trimestre con ricavi netti pari a 265,3 milioni di euro, con una crescita del 34,7% a cambi correnti (+32,8% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre 2022. Per l’intero anno la stima è di un incremento delle vendite del 15% e del 10% circa nel 2024.

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