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Borse oggi 17 agosto: i verbali della Fed e i segnali d’allarme dalla Cina frenano i mercati

Imagoeconomica

Gli strali della Fed ed i lamenti del Drago cinese pesano sugli umori del mercato di agosto che si conferma, come da tradizione, un mese difficile. Ad illustrare il clima arriva dalla Cina il video che inquadra l’invasione di decine di investitori furenti degli uffici di una banca ombra, la Zhongrong International Trust, che non ha pagato gli interessi su otto emissioni ad alto rendimento. Intanto, le minute della riunione della Fed di fine luglio hanno gelato l’ottimismo di Wall Street rivelando che la maggior parte dei banchieri del Fomc continuano a temere l’inflazione piuttosto che il rischio recessione. Di qui la sensazione che, dopo la probabile pausa di settembre, la banca centrale chiuderà l’anno con un nuovo rialzo. La svolta non arriverà prima della metà dell’anno venturo. Date le premesse, non è difficile immaginare una nuova partenza in salita.

Partenza in rosso per i listini europei

Europa parte in rosso, Piazza Affari cede lo 0,8% con Nexi a -3,15%, seguita da titoli industriali come Interpump Group -2,51%, Iveco -2,15% e Prysmian -2,13%. Non vanno meglio le altre borse europee: Francoforte e Parigi perdono lo 0,6%, Spagna lo 0,4%. In rosso anche Londra con il -0,42%.

Il Ftse Mib di Milano, il peggiore del Vecchio Continente, ieri ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 28.170 punti appena sotto la media mobile a cinquanta giorni in un contesto di bassi volumi.

Fitch ha di poco migliorato la stima del Pil potenziale a medio-termine dell’Italia. Lo riferisce Reuters. L’agenzia ha alzato “leggermente le stime per l’Italia e la Francia di 0,1 punti percentuali, rispettivamente allo 0,7% e all’1,2%. Ciò riflette, nel caso dell’Italia, un miglioramento dell’andamento degli investimenti”.

In lieve calo stamane i rendimenti del reddito fisso: BTP decennale a 4,34%. Bund tedesco a 2,64%.

Listini Usa in rosso dopo le minute della Banca centrale

Wall Street ha chiuso in ribasso, con un’accelerazione nella seconda parte della seduta. Indice S&P 500 -0,8% a 4.404 punti. Nasdaq -1,15%.

Gli indici hanno imboccato la via del ribasso dopo la pubblicazione dei verbali della Fed; la maggioranza dei membri del Fomc ritiene ci sia un rischio “significativo” di un’inflazione ancora al di sopra dell’obiettivo, per questa ragione, la stretta monetaria potrebbe andare avanti. Il voto sull’incremento dei tassi al 5,25%-5,5%, il più alto degli ultimi ventidue anni, è stato quasi all’unanimità.

Il rendimento del T Bond vicino ai massimi

Il Treasury Note decennale tocca quota 4,28%, in prossimità dei massimi degli ultimi tredici anni. Siamo vicini ai massimi? Non la pensa così Lawrence Summers. “Non vedo l’attuale livello dei tassi a più lungo termine come una sorta di picco”, ha dichiarato l’ex Segretario al Tesoro alla Cnn. Pesano le richieste dei governi, alle prese con la prospettiva di maggiori deficit di bilancio.

Al contrario, Steven Major, responsabile globale della ricerca sul reddito fisso di HSBC. Ritiene che i bond siano oggi più competitivi rispetto alle azioni e al credito. “Credo che tra un anno saremo più vicini a un rendimento a tre che a cinque” sul decennale.

Mattoni e debiti, la Cina soffre

La vera incognita resta la Cina. Le autorità ostentano sicurezza. Il premier cinese Li Qiang ha dichiarato che la Cina si impegnerà nel raggiungimento dei suoi obiettivi economici per l’anno in corso. Intanto segnala il Financial Times, le banche cinesi stanno effettuando massicci acquisti di yuan contro dollari alla City per limitare la caduta della moneta, scivolata ai minimi da 16 anni.

I dati macro però deludono a partire dalla situazione del mercato immobiliare: i prezzi delle case a Shangai scrive Reuters, sono in calo di un 15-20% rispetto ad un anno fa.

Perdono colpi le Piazze asiatiche, Tokyo compresa

Sotto la pressione della Cina, i listini dell’Asia Pacific ripiegano. L’indice MSCI Asia Pacific arretra fino a toccare i minimi da inizio giugno, i livelli di marzo sono vicinissimi. Da inizio mese, all’incirca dai massimi di periodo, l’indice di riferimento dell’area, perde quasi il 7%.

Tokyo -0,3%. La bilancia commerciale del Giappone è scivolata in deficit a luglio, dopo il primo avanzo in circa due anni a giugno. Lo sbilancio si è attestato a 78,7 miliardi di yen, dall’avanzo di 43 miliardi di yen registrato a giugno.

L’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,7%. Tencent è in rialzo dell’1,5% dopo la presentazione dei dati del trimestre. A Hong Kong il titolo aveva aperto in calo di oltre il 2%, in sintonia con il ribasso a Wall Street di ieri.

Petrolio in ribasso. Greggio del Texas a 79 dollari, stamattina piatto, ieri -2%. La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite molto più delle attese, -5,96 milioni di barili a 439,662 milioni di unità, 

Banche in trincea, Juventus vende ancora

Ancora sotto i riflettori l’azione delle banche per contenere i danni del decreto sugli extraprofitti. Il settore ha coinvolto studi legali per individuare punti deboli della misu, in particolare sulla sua aderenza a Costituzione e norme Ue.

Una proposta di legge di Fratelli d’Italia per aiutare i debitori ceduti ha creato allarme tra gli investitori nel mercato italiano dei crediti deteriorati, settore che vale 307 miliardi di euro a fine 2022.

Juventus ha raggiunto un accordo con la Lazio per la cessione temporanea fino al 30 giugno 2025 dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nicolò Rovella. La Lazio dovrà acquisire il giocatore a titolo definitivo al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2023/2024 e della stagione 2024/2025. Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva è pari a 17 milioni.

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