La guerra all’inflazione non è ancora finita. La Fed affida al governatore Christopher Waller l’onere di convincere i mercati che ci vorranno ancora due aumenti dei tassi per aver ragione dell’inflazione “core”. Le dimissioni del falco Bullard danno però nuova forza alle colombe. La svolta sembra ormai avvenuta: salgono le azioni un po’ ovunque e tra le obbligazioni prendono velocità i Btp. Il calo del dollaro ai minimi da 15 mesi anticipa gli umori del mercato, favorendo il rilancio dell’oro e dei prezzi del petrolio. Per completare una settimana strepitosa, però, il Toro aspetta le 13, ora italiana, quando verranno annunciati i dati del trimestre di JP Morgan, la prima ad annunciare i risultati del secondo trimestre seguita un’ora dopo da Citigroup.
Piazza Affari al top: l’obiettivo ora è quota 30.000
- Nell’attesa le Borse europee si concedono una pausa dopo la corsa di ieri giovedì 13 luglio. I mercati aprono intorno o poco sotto la parità. Da Milano a Francoforte parte sottotono la giornata di fine settimana, anticipata dal Future dell’indice EuroStoxx50 invariato.
- Il Ftse Mib di Milano ha chiuso ieri in rialzo dello 0,8% a 28.770 punti sui massimi dal 2008. Con il balzo di questi giorni è stato non solo recuperato il calo della scorsa settimana, ma i nuovi top segnati forniscono nuova linfa al rally in corso dallo scorso autunno. Tornano ad aumentare le chances di toccare area 30mila punti in tempi brevi.
Il Tesoro colloca Btp al 4,45% lordo
- Il mercato obbligazionario consolida i progressi. Il rendimento del Treasury Note Usa a dieci anni a 3,80%, da 3,96% del giorno prima. Ancor più sensibile il calo del Btp decennale a 4,13%, -10 punti base. Scende a 163 punti lo spread nei confronti del Bund (2,49%).
- Il Tesoro ha collocato 1,25 miliardi di euro di Btp con scadenza 2049. Il rapporto di copertura (richiesto/assegnato) è stato pari a 1,77. Il titolo è stato emesso al 4,45% lordo.
- Per il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco “non siamo lontani da una pausa” nel rialzo dei tassi. I rialzi della Bce devono avere un limite”, dice invece il presidente della Consob Paolo Savona.
- Nonostante la cautela della Fed, condizionata anche dalle dimissioni di James Bullard, il falco della sede di Saint Louis, nuovi dati hanno confortato la previsione di un calo dell’inflazione.
Frenano ancora i prezzi Usa
Frenano infatti i prezzi alla produzione USA (+0,1%, l’aumento più modesto dal settembre 2020) rafforzando la convinzione che la traiettoria dei tassi americani sia ormai prossima al picco, contribuendo a confermare i segnali di forza visti il giorno precedente. Wall Street ha portato a termine la quarta seduta positiva di seguito. L’S&P500 ha chiuso in rialzo +0,5% oltrepassando la soglia dei 4.500 e il Nasdaq è cresciuto dell’1,6% oltrepassando la soglia chiave dei 14mila punti. Per entrambi si tratta della prima volta dall’aprile 2022.
In attesa dei conti di JP Morgan stamane però i futures segnano il passo.
La Federal Trade Commission americana ha aperto un’indagine su OpenAI per accertare la possibile violazione delle leggi sulla protezione dei consumatori.
L’uscita di Bullard indebolisce i falchi Fed
Le dimissioni di James Bullard sono senz’altro la notizia del giorno. Il banchiere centrale , 62 anni, ha rinunciato anche alle sue funzioni all’interno del Federal Open Market Committee (Fomc), il principale organo di politica monetaria della Fed, agli impegni ad esso correlati e ha cessato tutti gli interventi pubblici. Da 15 anni alla guida della Fed di St Louis Bullard è stato uno dei principali sostenitori della necessità di adottare una politica monetaria aggressiva, attraverso una raffica di rialzi dei tassi di interesse, allo scopo di contrastare l’inflazione
Settimo ribasso consecutivo per il dollaro con il cross ai massimi da oltre un anno. Se oggi chiudesse su questi livelli, per il biglietto verde si tratterebbe della peggior settimana da novembre 2022 (-2,4%).
Prende il volo l’indice delle Borse mondiali
Wall Street ha fatto da apripista per altri spunti interessanti un po’ ovunque, tanto che l’indice MSCI World (+1,1%) ha chiuso oltre la soglia chiave dei 3mila punti per la prima volta da aprile 2022. Da inizio anno +16%.
Sale l’Asia. Allarme Fmi sulla Cina
- L’Asia non è da meno. Le borse dell’Asia Pacifico, si avviano a chiudere in rialzo la seduta e la settimana. Nikkei di Tokyo +0,4% oggi, +0,4% rispetto a venerdì scorso nonostante il recupero dello yen.
- Positivi i listini cinesi Hang Seng di Hong Kong +0,2%, +5,5%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,2%, +2%.
- Il Fondo Monetario Internazionale afferma che la crescita della Cina sta rallentando a causa dell’indebolimento degli investimenti privati, del calo delle esportazioni e della riduzione della domanda interna.
- Sale Singapore +0,3% (+3,5% in settimana). Il Pil di Singapore è cresciuto più del previsto nel secondo trimestre, +0,7% contro il precedente +0,4% del primo trimestre
- Kospi di Seul +1,1%, +3,8%. S&P ASX 200 di Sidney +0,8%, +3,8%. Straits Times di Singapore +0,3%, +3,5%.
Oro e Bitcoin ringraziano il dollaro debole
Non sono pochi gli effetti del dollaro debole:
Oro a 1959 dollari l’oncia. Il prezzo consolida sui massimi da un mese grazie alle nuove prospettive sui tassi. Si sta per chiudere la miglior settimana da tre mesi con un guadagno provvisorio intorno al +2%.
Bitcoin (+3,5% a 31.300 usd) Improvvisa fiammata delle principali criptovalute e dei titoli legati al settore. Coinbase ha chiuso in rialzo di quasi il 25% sui massimi da oltre 12 mesi.
Petrolio stabile stamane dopo quattro rialzi consecutivi: Brent a 81,40 dollari), Wti 77,0 dollari.
Cucinelli superstar, in tensione Unipol
- Leonardo Citi alza il target price a 16,8 euro, da 15,4 euro.
- Bruno Cucinelli archivia il primo semestre dell’anno con ricavi pari a 543,9 milioni di euro, in crescita del 31% a cambi correnti (+30,5% a cambi costanti) rispetto al primo semestre 2022 e stima per l’intero 2023 un incremento tra 17-19% rispetto al precedente +15% grazie all’ottimo semestre appena concluso e al più che puntuale avanzamento delle consegne invernali. Margine sull’utile operativo intorno al 15-16%. Il 2024 dovrebbe chiudersi con un aumento del 10%, come già anticipato, la crescita è riconducibile al 60% all’effetto volumi.
- Eni La produzione del giacimento petrolifero libico di El Feel è stata interrotta, secondo quanto hanno detto a Reuters un leader tribale e un ingegnere petrolifero. Il giacimento di El Feel, che ha una capacità di 70.000 barili al giorno, è gestito da Mellitah Oil and Gas, una joint venture tra la compagnia petrolifera statale Noc e Eni.
- Unipol Il socio di riferimento Holmo, azionista di riferimento della holding che controlla UnipolSai con il 6,665% delle azioni e il 9,006% dei diritti di voto, ha definitivamente accantonato la possibilità di vendere parte della sua partecipazione per far fronte agli impegni di rimborso del debito. Alla fine del 2022, Holmo aveva 230 milioni di euro di debito, mentre il suo investimento in Unipol ne vale 240.