Gli Usa provano a spegnere l’incendio bancario: Fed, Fdic (l’ente che garantisce i depositi bancari) ed il Tesoro hanno annunciato nella notte con una dichiarazione congiunta che oggi tutti i clienti della Silicon Valley Bank avranno libero accesso ai propri depositi. A pagare per il crack saranno solo azionisti e obbligazionisti. Lo stesso vale per i depositanti della Signature Bank, sospesa giovedì dalla Fed di New York. La banca centrale ha messo a disposizione delle banche che dovessero trovarsi in penuria di liquidità, una nuova linea di credito speciale a tassi ridotti.
Corrono i future. Goldman Sachs prevede il rinvio dei rialzi
L’intervento delle autorità ha cambiato radicalmente le attese dei mercati:
- I future sulle Borse Usa galoppano: Nasdaq +1,7%, S&P +1,6%.
- Apertura prevista in ascesa anche per l’Europa: Eurostoxx+0,3%.
A spingere i listini è la convinzione che la prospettiva di una crisi bancaria abbia ribaltato convinzioni e previsioni della banca centrale: Ian Hatzius di Goldman Sachs si è spinto a scrivere che “a questo punto ci aspettiamo che la Fed rinunci ad alzare i tassi nella riunione del 23 marzo”. Per ora, resta confermato un aumento di un quarto di punto a maggio. Ma l’ascesa del costo del denaro si fermerà al 5-5,25%. Ma quel che conta è che la stretta sembra avere i giorni contati: l’aumento dei tassi ha prodotto le prime vittime. A pagare il conto è il dollaro sui massimi da quattro settimane a 1.072.
Sale invece l’oro a 1,880 dollari l’oncia.
Schizzano in su i bond, in fermento BTP e Bund
Assai più robusta la reazione delle obbligazioni: il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,70%., circa trenta punti base in meno dei valori di inizio della scorsa settimana. Bisogna risalire alla crisi del 2008 per ritrovare oscillazioni così forti.
Il BTP dieci anni riparte oggi da 4,30% di rendimento, il prezzo è cresciuto del +2,3% nella settimana, miglior risultato da inizio gennaio, così come quello del Bund decennale tedesco che riparte da 2,50% di rendimento.
Ma saranno sufficienti le misure a far rientrare la crisi? Molto dipenderà dai dati sull’inflazione in uscita domani che potrebbero costringere la Fed a nuovi cambi di rotta. Per ora, però, ha prevalso la linea di salvare Wall Street per evitare che il contagio colpisca anche l’economia reale.
Sale la tensione in vista della BCE
Fino a che punto la crisi Usa peserà sull’Europa? La Bank of England si è già mossa per trovare un acquirente per la filiale inglese di Svb (si parla di Hsbc o dei fondi del Qatar). Ma la vera domanda riguarda l’atteggiamento della Bce: anche in Europa potrebbero farsi sentire presto gli effetti della stretta.
L’auto tedesca all’esame dei bilanci
Oltre alla riunione di giovedì della Bce, l’agenda europea prevede altri appuntamenti cruciali: la commissione Ue presenterà il piano sugli aiuti di Stato e i sussidi, mentre l’Ecofin si pronuncerà sulle nuove regole del patto di stabilità. Il calendario societario si concentra sull’auto tedesca: oggi tocca ai conti di Porsche, domani Volkswagen, mercoledì Bmw.
A Piazza Affari appuntamento con i conti di Cir, Tod’s e De’Longhi. Domani prima dell’apertura verrà annunciata la trimestrale delle Generali.
Sale anche la Cina, si chiude il congresso
Apertura positiva anche per i listini asiatici. Salgono le borse della Cina: CSI 300 di Shanghai e Shenzen +1%, Hang Seng di Hong Kong +2%.
L’obiettivo di crescita della Cina per il 2023 è stato fissato al 5%, dopo un “esame approfondito” di vari fattori, ha affermato il nuovo premier Li Qiang nella sua prima conferenza stampa alla chiusura del Congresso nazionale del popolo.
Pioggia di utili per Aramco
Sale il petrolio, wti a 77 dollari. Da Guinnes dei primati gli utili di Aramco: il colosso saudita ha guadagnato 161,5 miliardi di dollari (+42,3%) nel 2022.
Movimenti opposti per i prezzi del Gas Naturale: quello USA è sceso del -20% nella settimana; quello europeo è cresciuto del +17% a 52,8 euro/mwh. Ha provocato qualche tensione la notizia che in Francia quattro terminali per la gestione del gas liquefatto sono stati fermati per lo sciopero contro la riforma del sistema pensionistico.
Goldman taglia STM, Technoprobre colpita da SVB
Sotto i riflettori i titoli delle banche, dopo i provvedimenti Usa.
Technoprobe ha detto ieri che la sua esposizione verso la Silicon Valley Bank Financial Group rappresenta circa il 2,5% delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti della società al 31 dicembre 2022. Technoprobe sta monitorando la situazione per valutare e conseguentemente adottare ogni azione a tutela dei propri interessi, ha aggiunto.
In Italia, la nuova normativa sul risparmio gestito, nel caso il consiglio dei ministri di venerdì dovesse approvare la bozza in circolazione, dovrebbe rendere più appetibile al cliente, il sistema della gestione, rispetto a quello della semplice amministrazione.
Stm: Goldman Sachs avvia la copertura con il giudizio Sell.
Poste Italiane: la società ha siglato una partnership strategica pluriennale con Deutsche Post Dhl Group nel mercato italiano e internazionale dei pacchi nei settori della logistica e dell’e-commerce.
Stellantis: la joint venture fra Stellantis Mercedes e TotalEnergies prevede l’avvio della gigafactory in Italia all’inizio del 2026.