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BORSE OGGI 13 APRILE: Europa frenata dai verbali Fed ma il lusso corre con Lvmh. Focus sulle nomine di Stato

L’apertura dei mercati è cauta, domina l’incertezza tra inflazione e recessione dopo i dati Usa e le minute Fed. Svolta elettrica per l’auto Usa

BORSE OGGI 13 APRILE: Europa frenata dai verbali Fed ma il lusso corre con Lvmh. Focus sulle nomine di Stato

Il pessimismo prudente della Fed condiziona stamane i mercati nonostante i segnali positivi che spuntano qua e là nell’economia globale, a partire dall’ennesimo exploit del colosso del lusso Lvmh che nel primo trimestre ha messo a segno un rialzo delle vendite del 18% grazie alla ripartenza della Cina. Sempre a proposito di Pechino è arrivata nella notte la notizia del boom dell’export a marzo +14,8%, primo mese della ripresa del Drago. Ma, al di là dei numeri, impressiona la qualità delle vendite: corrono i pannelli solari, più che raddoppiati i volumi di auto elettriche e batterie di litio.

Le minute della Fed prevedono recessione

A condizionare gli umori dei mercati sono però le preoccupazioni emerse dai verbali della Fed che ieri sera hanno in parte oscurato i dati sull’inflazione, scesa più del previsto. Una buona parte dei membri della banca centrale è convinta che la crisi delle banche regionali Usa porterà ad una recessione. 

Dopo una seduta sull’ottovolante gli indici Usa hanno così chiuso la giornata in rosso: Dow Jones-0,13%, S&P 500 -0,41%. Il Nasdaq ha ceduto lo 0,85%.

I future della borsa degli Stati Uniti sono però oggi lievemente positivi. Dopo i dati sui prezzi al consumo (+0,4% in linea con le attese) ed il calo dell’inflazione (5%, solo+0,1% nel mese) cresce il partito di chi dà per scontato che l’aumento dei tassi di maggio sarà l’ultimo. 

Goldman Sachs: niente più rialzi da giugno. Svolta elettrica per l’auto Usa

Goldman Sachs ha azzerato la possibilità di un altro rialzo dei tassi da parte della banca centrale degli Stati Uniti in giugno, dopo quello da un quarto di punto percentuale di maggio.

A confermare quest’impressione è il nuovo calo del dollaro che stamane ha infranto la barriera psicologica di 1,10 contro l’euro

Da segnalare infine la rivoluzione nell’auto americana. Accogliendo le richieste del presidente L’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti ha proposto una riduzione delle emissioni dei veicoli del 56% entro il 2032. Questo assicurerebbe che i due terzi delle nuove auto e un quarto dei camion siano elettrici.

Europa poco mossa: domina incertezza tra inflazione e recessione

Le borse europee aprono in leggero rialzo, tranne Amsterdam (-0,5%). Francoforte guadagna lo 0,31%, Parigi lo 0,73% e Milano lo 0,10 % a 27.656 punti.

Milano, ieri, ha chiuso in rialzo dello 0,3%. L’indice FTSE MIB si è spinto ieri fino a 27.951 punti ovvero a meno di un punto percentuale dai massimi degli ultimi 15 anni segnati a inizio marzo a quota 28.049 punti.

Parigi, dopo aver segnato il nuovo record storico, ha finito la giornata in parità. Nuovi top da gennaio 2022 degli indici Dax di Francoforte e Eurostoxx 50.

I falchi della Bce insistono

I dati sull’inflazione USA non hanno alterato il quadro dei principali bond governativi. Il Treasury Note a dieci anni si è portato a 3,40% da 3,43%. 

Bund decennale tedesco a 2,37% da 2,31%. BTP a 4,20% da 4,16% di rendimento. Sono i “falchi” della BCE a tenere alta la tensione in Eurozona. “L’inflazione elevata richiede ancora un altro rialzo dei tassi da 50 punti base alla riunione della Bce di maggio” ha affermato il governatore della banca centrale austriaca, Robert Holzmann, in un’intervista al quotidiano Boersen Zeitung riportata da Bloomberg. “Il rischio di fare poco adesso e alimentare l’inflazione, è più grande del rischio di fare troppo”, ha aggiunto.

Softbank vende Alibaba, Mumbai in pareggio

Deboli stamane i listini asiatici: non si placa la tensione attorno a Taiwan Stamattina le borse di Tokyo, Seul, Shanghai, Hong Kong e Mumbay sono intorno alla parità, segno che anche gli investitori asiatici non hanno ricavato grandi considerazioni operative dai dati Usa di ieri.

A Hong Kong spicca il -2,5% di Alibaba, ieri in calo del -4%. Dalla documentazione presentata al regolare dei mercati, è emerso che il socio Softbank ha venduto una grossa parte della sua partecipazione, la quota residua dovrebbe essere nell’’ordine del 3,8%.

Il petrolio (87 dollari al barile) apre in lieve calo dal +2% di ieri sulla notizia che gli Stati Uniti hanno intenzione di ricostituire pienamente le scorte strategiche. Il brent ieri è salito ai massimi da gennaio 2023, mentre il Wti è salito ai massimi da gennaio 2022, anche in seguito all’indebolimento del dollaro.

Commodity. L’Indice Bloomberg delle commodity è poco mosso a 107,60 punti, ieri ha messo a segno il terzo rialzo consecutivo riducendo la perdita da inizio anno a -4,70%. Tranquilli i prezzi del Gas Naturale, sceso del -2% in Europa a 43 euro/mwh.

Oro a 2.020 dollari. Il prezzo non si è mosso. Prosegue la fase di consolidamento in prossimità dei massimi storici a quota 2.070.

Riflettori sul lusso e sulle nomine, Enel in testa

Riflettori accesi sul settore lusso dopo i formidabili dati di Lvmh. Sotto osservazione Moncler, Tod’s, Brunello Cucinelli e Ferragamo.

Altrettanta attenzione per i risultati delle nomine. Per Enel (+2,43%), a sorpresa, il governo ha proposto alla carica di amministratore delegato, Flavio Cattaneo, al posto dell’uscente Francesco Starace. Cattaneo ha guidato in passato Terna e Telecom Italia.

Leonardo (-0,32%), il governo ha indicato come prossimo ceo, l’ex ministro Roberto Cingolani.

Terna (0,73%). Giuseppina Di Foggia è la prescelta del governo per guidare la società del distaccamento dell’energia elettrica.

Juventus. La Procura Federale presso la Figc ha notificato la comunicazione di conclusione delle indagini relative alle cosiddette ‘manovre stipendi’, ai rapporti tra la società e alcuni agenti sportivi e a presunti ‘rapporti di partnership’ tra la società e altri club, ipotizzando la mancata osservazione del principio di lealtà sportiva.

Maire Tecnimont. La controllata NextChem Holding ha perfezionato l’acquisizione dell’83,5% di Conser, società di tecnologie proprietarie e ingegneria di processo con sede a Roma, per un controvalore di circa 35,8 milioni di euro.

Hera ha completato l’aggiornamento del programma di emissioni obbligazionarie a medio termine (Emtn) con l’incremento da 3,5 miliardi a 4,5 miliardi di euro del plafond massimo.

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