Si profila un finale di settimana in rosso dopo l’esito deludente dell’asta (21 miliardi di dollari) dei bond a 30 anni del Tesoro Usa che ha provocato un rialzo dei rendimenti e la discesa delle azioni, fino a quel momento in ascesa. Il Nasdaq ha invertito la rotta nell’ultima ora della seduta, chiudendo con un calo dell’1%.
Future in rosso, scende anche l’Asia
I future europei segnalano così una battuta d’arresto dai livelli record toccati in settimana: Il future dell’indice EuroStoxx50 è in calo stamane dello 0,7%.
Anche l’azionario degli Stati Uniti si muove in lieve ribasso: S&P500 -0,2
La svolta si è fatta sentire sulle Borse Asia. Quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico scendono questa mattina, l’Hang Seng di Hong Kong perde circa il 2%.L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen – 0,7%.
L’inflazione cinese sale meno del previsto. Lo scorso mese, i prezzi al consumo sono saliti solo del +2,1%. I prezzi alla produzione sono scesi dello 0,8%, lo stesso calo di dicembre: gli economisti si aspettavano -0,5%. Giù anche il Kospi di Seul -0,7% e Sidney -0,5%. Fa eccezione Tokyo +0,2%. Il bilancio settimanale è leggermente positivo (+0,5%). In Giappone, i prezzi alla produzione non sono saliti, rispetto al mese precedente, in gennaio, in frenata rispetto al +0,7%.
L’indice Msci Global ha deciso di escludere dai suoi fondi quattro società del gruppo Adani.
Le trimestrali trainano le Borse. Milano al top da un anno
I mercati europei hanno rallentato giovedì la corsa nel finale dopo una giornata campale. L’indice Eurostoxx 50 si è spinto su nuovi massimi da gennaio 2022 (+12% da inizio anno), l’indice Stoxx 600 si è spinto sui nuovi top da Aprile 2022 (+8,8%), il Dax di Francoforte si è spinto sui top da Gennaio 2022 (+11,50%). L’indice FTSE 100 della Borsa UK si è spinto sui nuovi massimi storici grazie alla poderosa spinta di energetici e banche, +6% da inizio anno.
Meglio di tutti ha fatto Milano +1,26% ha chiuso sui massimi da un anno a 27.503 punti e si avvia verso la quinta settimana positiva delle ultime sei. Da inizio anno +16,0%, è il numero uno in Europa.
Va a ruba il bond Unicredit, Bot annuale a 3,086%
A favorire il rally ci hanno pensato alcune trimestrali eccellenti: Siemens, Crédit Agricole ed Astra Zeneca danno la carica ai listini più importanti, il tonfo del Crédit Suisse -14,5% a Zurigo non intacca la salute del settore bancario +17% da inizio anno.
Continua la corsa di Unicredit: il bond secured non preferred da un miliardo lanciata giovedì mattina ha registrato una domanda doppia.
Obbligazioni: nell’obbligazionario prezzi in recupero dopo i dati sull’inflazione tedesca: Bund decennale tedesco 2,30%, Btp 4,11%. Germania: In gennaio, i prezzi al consumo hanno segnato un incremento del +9,2%, da +9,6% di dicembre. Italia: nel collocamento di metà gennaio il BOT annuale è stato assegnato al tasso medio ponderato di 3,086%, record da giugno 2012. Spread a 185 punti, in rialzo.
Accordo a metà sugli aiuti di Stato Ue
A Bruxelles è stata la giornata di Zelensky, in arrivo direttamente da Parigi per la rabbia di Giorgia Meloni. Il Consiglio Europeo ha però faticosamente trovato una prima mediazione sui dossier economici: flessibilità sull’uso dei fondi esistenti da un lato, ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall’altro.
Google ancora giù, Yahoo taglia il 20% dei posti
A Wall Street, gli avvertimenti di mercoledì del Ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, sull’inflazione sembrano aver aperto una breccia nel clima di diffuso ottimismo che aveva accompagnato le dichiarazioni di Jerome Powell di martedì pomeriggio.
Continua la sofferenza di Google: ieri di nuovo in ribasso per le perplessità del mercato sull’efficienza della chatbot (basata sull’Intelligenza Artificiale).
Intanto prosegue la dieta dimagrante delle società tech: oggi è Yahoo! Ad annunciare il taglio del 20% della forza lavoro.
L’esito dell’asta e le dichiarazioni dei membri della Fed hanno portato il rendimento del Treasury decennale a 3,64% e il rendimento del Tresury due anni a 4,49%. Di conseguenza, la curva dei rendimenti dei Treasury 2-10 anni si è invertita di 85 punti base, è l’inversione più profonda dall’inizio degli anni ’80.
Il gas naturale verso nuovi minimi
Il petrolio (84 dollari il Brent) si avvia a chiudere la settimana con un +5% circa, ma arriva dal -8% di quella precedente.
Gas Naturale europeo -1,8% a 52,70 euro per mwh, poco sopra i minimi degli ultimi 14 mesi toccati lo scorso 17 gennaio a 52,15 euro. Da inizio anno -30%. Teniamolo d’occhio perché la rottura al ribasso di questa soglia dovrebbe provocare altre accelerazioni ribassiste, a tutto vantaggio della bolletta energetica.
Truffa del secolo sul Nickel: 577 milioni in fumo
Stangata del secolo per uno dei Big del commercio delle commodities, Trafigura, un’associazione di mille traders azionisti di una società che in anni ha registrato utili favolosi (7 miliardi di dollari l’ultimo bilancio) anche grazie ad un sapiente uso dei paradisi fiscali. Da una serie di ispezioni è emersa una truffa sul nickel per 577 milioni di dollari. È risultato che molti container spediti dal gruppo indiano Gupta non contenevano il prezioso metallo necessario per le batterie dell’auto elettrica, bensì carbone o altri materiali di scarso valore. La frode andava avanti dal 2020.
Meno debiti per Enel, pioggia di dividendi per Unipol
Sotto i riflettori oggi Enel che ha chiuso il 2022 con un indebitamento netto, che aumenta a 60,1 miliardi di euro rispetto ai 51,72 miliardi di fine 2021 (+16,2%), in forte diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2022, di circa 10 miliardi. L’ebitda ordinario è stato pari a 19,7 miliardi di euro (19,2 miliardi di euro nel 2021, +2,6%), superiore alla guidance comunicata ai mercati finanziari pari a 19,0-19,6 miliardi di euro.
Iveco, uno dei titoli più comprati da gennaio, chiude il 2022 con un aumento dei ricavi del 14% a 14,16 miliardi di euro meglio delle attese. Ebit rettificato a 424 milioni di euro, cento milioni sopra le stime. La società prevede per il 2023 un utile operativo compreso tra 550 e 590 milioni, molto meglio delle attese.
Unipol distribuirà un monte dividendi di 265 milioni di euro, “superiore alle previsioni del piano strategico” che metteva in conto per il triennio 2022-2024 il pagamento di dividendi cumulati per 750 milioni di euro. Unipol, si legge nella nota sui risultati, conferma inoltre “un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi”. Il dividendo di 0,37 euro ad azione, in crescita del 23% sul 2021, assicura un dividend yield del 7,5%.
Ascopiave apre ad una partnership con Iren qualora l’utility di Genova e Torino fosse disponibile a valutare la cessione di una parte degli asset nella distribuzione del gas anche a partner non finanziari.