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Borse, nella settimana della Fed il bitcoin sale al picco di 106.000 dollari. Europa dominata dalla politica in Francia e Germania

Scopio

Tutti gli occhi sono puntati sulla riunione della Fed di mercoledì, dove è scontato (con una percentuale del 97%),un taglio dei tassi di un quarto di punto. Più interessanti saranno le indicazioni del presidente Powell e dei membri del Fomc, con i mercati che prevedono che l’anno prossimo vedranno solo tre tagli anziché quattro. Il tasso terminale potrebbe anche salire al 3,0% o più, dal 2,875% indicato a settembre poiche gli investitori vedono nei piani del presidente eletto Donald Trump con tagli fiscali e tariffe motivi di aumento dell’indebitamento pubblico, esercitando anche una pressione al rialzo sull’inflazione. Queste aspettative sui tassi Fed ha procurato una sonora batosta sui titoli di stato Usa la scorsa settimana. I rendimenti delle obbligazioni a 10 anni sono saliti al 4,39%, dopo essere saliti di 24 punti base solo la scorsa settimana, e minacciano di superare un importante obiettivo ribassista del 4,50%. L’aumento dei rendimenti rende le obbligazioni più appetibili delle azioni, innalzando al contempo il livello di attualizzazione dei flussi di cassa futuri e, potenzialmente, il costo del capitale per le aziende.

Questa settimana saranno in azione anche altre banche centrali: la Banca del Giappone, la Banca d’Inghilterra e la Norges Bank sono viste in stand-by, mentre si prevede che la Riksbank taglierà i tassi, forse di 50 punti base.

Balza il bitcoin oltre i 106.000 dollari. Trump progetta una riserva strategica

Il Bitcoin ha raggiunto un massimo storico di 106.000 dollari dopo che il presidente eletto Donald Trump ha lasciato intendere di voler creare una riserva strategica di bitcoin negli Stati Uniti, simile alla riserva strategica di petrolio, alimentando l’entusiasmo dei sostenitori delle criptovalute. La maggiore criptovaluta al mondo ha raggiunto un massimo di 106.533 dollari per poi retrocedere stamane a 104.462 dollari.Alcuni analisti vedono ora come obiettivo il livello di 110.000 dollari. Bitcoin è salito del 192% per l’anno. La criptovaluta più piccola ether è salita dell’1,5% a 3.965 dollari.

“Faremo qualcosa di grandioso con le criptovalute perché non vogliamo essere noi in testa, e non la la Cina o qualcun altro” ha detto Trump alla CNB alla fine della settimana scorsa. Alla domanda se intende creare una riserva di criptovalute simile a quelle petrolifere, Trump ha risposto: “Sì, credo di sì”.

Secondo il fornitore di dati CoinGecko, a luglio i governi di tutto il mondo detenevano il 2,2% dell’offerta totale di bitcoin, con gli Stati Uniti che possiedono circa 200.000 bitcoin per un valore di oltre 20 miliardi di dollari ai livelli attuali. Cina, Regno Unito, Bhutan ed El Salvador sono gli altri paesi con una quantità significativa di bitcoin, come BitcoinTreasuries, ha mostrato. All’inizio di questo mese, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che l’attuale amministrazione statunitense stava minando il ruolo del dollaro statunitense come valuta di riserva nell’economia globale, utilizzandolo per scopi politici, costringendo molti paesi a rivolgersi ad asset alternativi, tra cui le criptovalute.”Ad esempio, il bitcoin, chi può proibirlo? Nessuno”, ha detto Putin.

Asia debole. In Cina dati economici contrastanti

Le borse della Cina sono in ribasso nel giorno della pubblicazione di una serie di dati macroeconomici contrastanti. L’Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sono a -0,5%. Hang Seng di Hong Kong -0,7%. Sulla parità l’indice TAIEX di Taipei. In generale i mercati azionari asiatici sono cauti, messi a dura prova dall’aumento dei rendimenti obbligazionari, in particolare il settore tecnologico che ha prezzi elevati. I dati provenienti dalla Cina pubblicati oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono aumentate solo del 3,0% a novembre, rispetto all’anno precedente, ben al di sotto delle previsioni di mercato del 4,6% e a dimostrazione della necessità di uno stimolo molto più aggressivo. La produzione industriale è stata molto simile alle aspettative, mentre i prezzi delle case stavano ancora scendendo, anche se a un ritmo più lento. I funzionari hanno continuato a parlare di misure di stimolo, tra cui tagli ai requisiti di riserva bancaria , ma i dati sul credito hanno mostrato che i minori costi di prestito non sono di alcun aiuto quando nessuno vuole investire.

La Borsa di Tokyo è in lieve calo con il Nikkei 225 che sta lasciando sul parterre lo 0,03%. Migliorano servizi e manifattura in Giappone. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato a ottobre 2024 una variazione positiva dello 0,3% su base mensile dopo l’aumento del 2% di settembre e rispetto al -0,1% atteso dagli analisti. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,5 punti, rispetto ai 49 di novembre e ai 49,9 attesi dal mercato. Inoltre aumentano più delle attese gli ordini di macchinari del settore privato in Giappone a ottobre 2024. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI). Il totale degli ordinativi al settore privato segna un incremento su base mensile del 25,4% dopo il +1,1% riportato a settembre.

I rendimenti obbligazionari cinesi hanno raggiunto un altro minimo storico e il più grande calo settimanale dal 2018, proprio mentre i rendimenti dei Treasury a più lunga scadenza hanno invece subito il più grande aumento settimanale quest’anno. Ci sono state segnalazioni secondo cui Pechino stava valutando se lasciare che lo yuan scendesse per sostenere la propria economia, ma ciò ha suscitato solo una raffica di critiche da parte di Peter Navarro, consigliere commerciale del presidente eletto Donald Trump. Nel fine settimana, un funzionario della banca centrale cinese ha dichiarato di avere margine per ridurre ulteriormente il coefficiente di riserva obbligatoria, sebbene i dati sul credito pubblicati la scorsa settimana abbiano mostrato che l’allentamento passato aveva fatto ben poco per incrementare i prestiti.

In Corea del Sud, la situazione politica sembra un po’ più stabile, poiché Han Duck-soo ha preso il posto del presidente messo sotto accusa Yoon Suk Yeol e la Corte costituzionale ha iniziato a esaminare l’impeachment. La corte ha fino a sei mesi per decidere se rimuovere Yoon dall’incarico o reintegrarlo.
Le autorità hanno ripetutamente promesso di stabilizzare i mercati finanziari, il che ha visto il KOSPI mantenersi fermo oggi.

Un dollaro forte abbinato a rendimenti obbligazionari più elevati hanno frenato il prezzo dell’oro a 2.651 dollari l’oncia. I prezzi del petrolio sono scesi dai massimi delle ultime tre settimane, sostenuti dalle aspettative che ulteriori sanzioni contro Russia e Iran avrebbero potuto ridurre le forniture. Il Brent è sceso di 21 centesimi a 74,28 dollari al barile, mentre il greggio statunitense è sceso di 32 centesimi a 70,97 dollari al barile.

Borse europee dominate dalla politica di Francia e Germania

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, sulla base dell’indice EuroStoox50 a -0,1% stamane. Il FTSEMIB di Milano venerdì ha chiuso in lieve rialzo, il Dax di Francoforte in lieve ribasso, il Cac40 di Parigi a -0,15%

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si presenta oggi in parlamento per chiedere un voto di fiducia, gli osservatori ritengono probabile una crisi di governo prima ed elezioni anticipate il 23 febbraio. Scholz terrà una dichiarazione di 25 minuti ai legislatori nella camera bassa del parlamento, o Bundestag, a partire dalle 13:00 ora locale a Berlino, seguita da un dibattito di due ore. Il risultato del voto per appello nominale dovrebbe essere noto intorno alle 16:00. L’estrema destra Alternativa per la Germania ha minacciato di interrompere i piani di Scholz votando a favore della mozione di fiducia, spingendo i Verdi ad annunciare che intendono astenersi. Questo rende praticamente certo che Scholz perderà come previsto. Dopodicè Scholz può chiedere al presidente Frank-Walter Steinmeier di sciogliere il Bundestag e fissare la data delle elezioni.

Stamattina il premier francese Bayrou aprirà le consultazioni con la Presidente del gruppo dei deputati Rassemblement national, Marine Le Pen, che rappresenta 124 eletti, e il Presidente del partito, Jordan Bardella. Bayrou si incontrerà poi con Gabriel Attal, che e’ al contempo il leader dei deputati macronisti Insieme per la Repubblica (EPR, 93 eletti), e il Presidente del partito Renaissance. Seguiranno i rappresentanti del Partito socialista e della destra, prima degli altri gruppi martedì. Intanto Moody’s ha abbassato il rating sul debito della Francia, l’agenzia di rating spiega che la “frammentazione politica” del Paese non è favorevole ad una rapida ripresa delle finanze pubbliche.

A2A È stata convenuta un’estensione tecnica del termine del periodo di esclusiva per la cessione da parte di A2A di un compendio di asset composto da 490.000 punti di riconsegna gas in Lombardia al 24 dicembre dal 15 dicembre.

Unicredit. Banco BPM cercherà di aumentare i propri obiettivi finanziari da sola o di puntare a una combinazione con Monte dei Paschi nel tentativo di respingere l’interesse di UniCredit, ha scritto Bloomberg nel fine settimana. Un’altra opzione sarebbe un’alleanza con Monte dei Paschi. Ciò avverrebbe solo se Banco BPM avesse il supporto del consiglio di amministrazione e dei principali azionisti di Monte Paschi. “Se uno vuole papparsi Bpm, se vuole mangiarsi sottocosto una banca che si chiama Banca Popolare di Milano chiudendo gli sportelli e licenziando i dipendenti, per poi magari portare fatturato all’estero, non lo fa sicuramente col consenso della Lega” ha dichiarato il vice premier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo al Congresso regionale lombardo del partito. “Perché a noi servono più banche sul territorio, non meno banche”, ha concluso.

Leonardo. In una intervista a La Repubblica domenica, l’AD Roberto Cingolani si è detto aperto a valutare future collaborazioni con il gruppo USA di telecomunicazioni satellitari di Elon Musk. “Per ora Starlink è un nostro fornitore: per noi è assolutamente normale comprare banda da diverse costellazioni di satelliti. Ovviamente in futuro non escludo altre collaborazioni”, ha detto Cingolani.

Stellantis. L’Italia si aspetta un piano “assertivo” per l’Italia all’interno della strategia futura di Stellantis e vuole che la casa automobilistica salvaguardi gli stabilimenti sul suo territorio, ha dichiarato sabato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni domenica ha detto dal palco del convegno Atreyu: “Noi non abbiamo pregiudizi ne facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende, se l’approccio è costruttivo faremo la nostra parte come fatto finora perché quando si tratta di difendere occupazione e crescita ci trovate in prima fila a noi”. In un emendamento alla manovra, il governo ha ridimensionato il progetto di tagliare di circa 4,6 miliardi di euro i fondi destinati a sostenere l’industria automobilistica del Paese tra il 2025 e il 2030, ripristinando 200 milioni di euro all’anno nel 2026 e nel 2027.

Open Fiber. Dopo mesi di trattative tra i soci e un pool di ben 32 banche, il cda di Open Fiber trova la quadra per dare il via libera all’aumento di capitale da 1,05 miliardi e al maxi finanziamento bancario da altri 1,05 miliardi. Cdp (60% del capitale) e Macquarie (che ha il restante 40%) hanno siglato un accordo per ricapitalizzare il gruppo e dotarlo delle risorse per completare la propria infrastruttura in fibra entro il giugno del 2026.

Cy4Gate. A pochi giorni di distanza dall’annuncio di nuovi contratti per 1,7 milioni di euro, Cy4Gate, specializzato nello sviluppo di tecnologie e servizi per la sicurezza informatica, ha chiuso un altro accordo, da 1,3 milioni, per l’acquisizione di soluzioni tecnologiche di Decision Intelligence. Lo ha annunciato oggi la società specializzata in Cyber Security, spiegano che si tratta di un “primario cliente istituzionale estero” e che l’intesa ha una durata di tre anni.

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