Ai tempi della pandemia, il mondo si scopre più povero, isolato e, per ora, impotente a reagire. Non resta insomma che alzare i ponti levatoi come si faceva nel Medio Evo. E l’Orso prende possesso dei mercati: ieri, dopo 11 anni di crescita, il mondo è ufficialmente in recessione. E le Borse ne prendono atto.
Stamattina il Nikkei di Tokyo perde il 4,41%, l’Hang Seng di Hong Kong viaggia in ribasso del 3,8%, lo Shanghai Composite dell’1,6%, il Kospi di Seul del 4%, l’S&P ASX 200 di Sidney del 6%.
CROLLA WALL STREET, SBANDANO I FUTURES EUROPEI
Non meno grave la situazione a Wall Street: Dow Jones -5,86%, S&P 500 -4,89%. Nasdaq -4,7%. I mercati hanno perso più del 20% dai massimi, entrando così ufficialmente in recessione.
L’andamento dei futures in attesa dell’apertura della seduta lascia prevedere un ulteriore peggioramento dei listini. I contratti sull’Eurostoxx 50, il più rappresentativo dell’Eurozona, stanno perdendo l’8,3%. Peggiorano anche quelli Usa.
GLI USA CHIUDONO LE FRONTIERE
A dare l’ennesima scossa alla fiducia è stato Donald Trump, che, dopo giorni di incosciente sottovalutazione della crisi, ha preso una decisione senza precedenti: con un discorso in diretta televisiva dallo Studio Ovale della Casa Bianca, il presidente ha comunicato il blocco di tutti i voli dall’Europa (con l’eccezione della Gran Bretagna) a partire da domani e per i prossimi 30 giorni. Il presidente ha detto che gli Usa faranno di tutto per “fronteggiare il virus straniero”.
Al contrario, hanno deluso i “formidabili” aiuti all’economia promessi dalla Casa Bianca. Il presidente ha affermato di aver chiesto al Congresso di approvare al più presto un provvedimento di alleggerimento del carico fiscale sui salari. Intanto la Fed si prepara a tagliare ancora una volta il coto del denaro. Troppo poco per frenare la discesa.
Tra poche ore la parola passa alla Bce. Ieri, nell’attesa delle sue mosse, le banche italiane hanno reagito al rialzo dopo giorni di passione portando l’indice di Piazza Affari in terreno positivo (+0,33%).
In rosso il resto d’Europa: Francoforte -0,37%; Parigi -0,57%; Madrid – 0,33%.
LE PRIME MISURE ARRIVANO DA ITALIA E REGNO UNITO
La Borsa peggiore è stata Londra (-1,52%). La Banca d’Inghilterra ha tagliato il tasso di sconto da 0,75% a 0,25% e varato un piano di prestiti quadriennali destinati alle imprese. In contemporanea, il governo britannico ha annunciato un pacchetto di stimoli all’economia per 30 miliardi di sterline.
Anche l’Italia, che da oggi ha adottato misure ancor più restrittive per la vita sociale, ha varato un piano da 12 miliardi di euro da mettere subito a disposizione, più altri 13 da prelevare in caso di necessità. Nella pratica il governo chiede al Parlamento di poter far ricorso a un indebitamento fino a 20 miliardi, che potrebbe portare il deficit oltre la soglia del 3%.
Scende ancora il petrolio: -4% a 34,4 dollari il barile.
Il cambio dollaro-yen perde lo 0,5%, a 104. La valuta degli Stati Uniti si apprezza sullo won della Corea e sulle principali valute dell’area Asia Pacifico.
LA BCE PRONTA ALL’HELICOPTER MONEY
Si apprezza leggermente l’euro, a 1,129 sul dollaro, in attesa delle decisioni della Bce. Christine Lagarde ha già anticipato in una teleconferenza con i leader della Ue che oggi la Banca valuterà l’impiego di tutti gli strumenti di politica monetaria a sua disposizione. Il presidente della Bce ha ammonito i leader dell’Ue che, senza un’azione coordinata, l’Europa si troverà a fronteggiare uno scenario simile alla crisi finanziaria del 2008. Ma il Vecchio Continente sembra pronto a muoversi. Angela Merkel ha detto che la Germania è pronta a fare “tutto quel che è necessario”.
PRESTITI TLTRO A PREZZI STRACCIATI
Quali saranno i provvedimenti? Christine Lagarde potrebbe annunciare una manovra convenzionale sui tassi, più un allargamento del QE, più un intervento da condurre insieme alla Vigilanza ispirato all’helicopter money. Potrebbe essere un nuovo TLTRO a costi stracciati, anzi, con un super regalo: un’offerta di liquidità con spread negativo nell’ordine dei 50 punti base, in modo che il beneficiario (la banca commerciale che attinge a questa risorsa) riesca ad arrivare a -1% di spread, a fronte di un vantaggio massimo che oggi arriva a -50 punti base. Insomma, la Bce è pronta a pagare le banche l’1% di rendimento, purché prendano i soldi e li girino al sistema.
Non solo le imprese dovrebbero essere le destinatarie dell’operazione che potrebbe coinvolgere anche le famiglie, attraverso il canale del credito al consumo. Ci potrebbe essere una garanzia pubblica, fornita dalla Banca Europea degli Investimenti. La Sorveglianza della Bce potrebbe ridimensionare in via temporanea alcuni obblighi regolamentari sul tema del capitale di vigilanza delle banche.
Intanto, l’epidemia infuria: sono 10.590 i malati di coronavirus in Italia, 2.076 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto i 12.462. Il dato, però, è viziato dal fatto di 600 malati sono stati trasmessi con un giorno di ritardo. I morti sono complessivamente 827: rispetto a martedì sono 196 persone in più.
E si moltiplicano i degenti illustri: scatta la quarantena per Juventus ed Inter dopo la notizia che tra i contagiati c’è il bianconero Daniele Rugani. Non viene risparmiata l’Nba, che chiude i battenti, così come Hollywood: fra i malati c’è la moglie di Tom Hanks.
CALA LO SPREAD, OGGI L’ASTA DEI BTP
Giornata di forti recuperi ieri per il Btp, in attesa delle misure di Francoforte. Il rendimento del decennale scende di 15 punti base a 1,16%.
Bund tedesco a -0,74%. Lo spread si restringe a 191 punti base dai 220 di ieri.
Il Tesoro ha collocato ieri tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a 12 mesi con rendimenti in rialzo al massimo da agosto.
Oggi è la volta dell’asta a medio-lungo in cui saranno messi a disposizione degli investitori fino a 7 miliardi nel nuovo Btp 3 anni e nelle riaperture dei titoli a 7, 10 e 20 anni.
CEDOLA E BRASILE METTONO LE ALI A TELECOM
L’attesa di una manovra della Bce che aiuti le banche ha permesso un rimbalzo del settore, a partire dai titoli più bersagliati. Banco Bpm è stata coì la miglior blue chip con un rialzo del 7%. Corrono anche i Big; Intesa +4,12%, Unicredit+2,72%.
È stata però la giornata di Tim (+4%), che ha presentato i dati del 2019 ed il nuovo piano industriale. Grazie ai robusti flussi di cassa degli ultimi mesi dell’anno, la società ha deciso di tornare a pagare il dividendo ordinario. Ma a favorire il rialzo è stato anche l’annuncio che Telefonica Brasil e Tim Participações hanno espresso interesse a negoziare un’offerta congiunta per l’acquisto della rete mobile dell’operatore brasiliano in fallimento Oi.
Comparto industria positivo: Fca in salita del 2%, Pirelli a +3,1%. Ferrari (+2,91%) è stata promossa a buy da Hsbc.
AVANZANO DIASORIN E FINCANTIERI
Continua il volo di Diasorin (+8,24%). L’ad Carlo Rosa ha detto che le potenzialità per il business del test molecolare per l’identificazione rapida del coronavirus sono pari a 5-10 milioni di euro al mese.
Tra i migliori anche Fincantieri (+5,5%). La Ue prenderà entro fine aprile una decisione sull’offerta per Chantiers de l’Atlantique, ha spiegato il numero uno dell’Antitrust europeo.
Promosso dagli analisti il piano di Terna (+2,21%): Banca Akros e Banca Imi hanno alzato il giudizio sul titolo rispettivamente ad accumulate e add.
Tra le note negative, Atlantia, in ribasso del 4%, torna su livelli che non vedeva dal 2013. Contrastato il lusso. Salvatore Ferragamo +1,2%. Sotto pressione Moncler, che cala del 2,59%.