Borse quasi piatte e poi virate in negativo, in avvio di una nuova settimana corta, dedicata più ai bilanci che a nuove iniziative.
A Milano l’indice FtseMib arretra dello 0,2%, gli indici di Parigi e Francoforte scendono dello 0,4% e dello 0,1%. Chiusa per festività la City di Londra.
Il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,098, da 1,096 della chiusura precedente.
Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento dell’1,62%, sostanzialmente invariato.
I prezzi del greggio sono in calo verso i 37 dollari al barile, vicino ai minimi degli ultimi undici anni, zavorrati dalle preoccupazioni per un eccesso di produzione. I derivati sul greggio Usa stanno trattando sopra i prezzi del Brent: a mezzogiorno il futures Brent cede 71 centesimi a 37,18 dollari al barile.
In Piazza Affari si distingue MontePaschi +2%, dopo l’annuncio che la banca ha ceduto un portafoglio di crediti in sofferenza da 1 miliardo di euro.
Fra le altre banche, arretrano Unicredit -0,4% e Intesa -0,9%. Bene Pop.Milano +1,5%.
Generali scende dello 0,4%. Il mercato non reagisce alla notizia che la società ha realizzato nel 2015 un taglio dei costi superiore all’obiettivo stabilito nel piano industriale. UnipolSai sale dello 0,5%.
Tra gli industriali sale solo FiatChrysler + 0,4% in attesa dello split delle azioni Ferrari.
Finmeccanica, che il primo gennaio smetterà i panni della holding, scende dello 0,2%, StM -1,1%, Prysmian -0,6%.
Scendono i titoli petroliferi di riflesso al calo del greggio. Eni -0,2%,Tenaris -0,8%, Saipem -0,3%.
Scivola Enel -0,2%, sono poco mosse le altre utility.
Nel resto del listino balzo di Rcs +6,63% sulla scia del nuovo piano industriale. Vola Trevi +8,5% che si aggiunge al +14,5% registrato nell’ultima seduta di Borsa il 23 dicembre. Il balzo è da collegarsi alle attese per l’assegnazione dei lavori per la messa in sicurezza della diga di Mosul in Iraq.
Strappa anche oggi Pininfarina + 11,7% a 3,35 euro ben sopra il prezzo d’Opa di Mahindra a 1,1 euro.
Zucchi +9,09% dopo la sottoscrizione dell’accordo con le banche finanziatrici.