MERCATI DI NUOVO IN FLESSIONE: MILANO -1,9%
LE BANCHE CENTRALI UE STANNO COMPRANDO BTP
I messaggi in arrivo dalle banche centrali non hanno soddisfatto i mercati. La Bce ha sottolineato il rischio stagnazione per la Ue, Ben Bernanke non ha dato indicazioni concrete sui prossimi stimoli per rianimare la congiuntura. Ora l’attenzione si sposta sul G7 dei ministri finanziari di Marsiglia. Come risultato, le Borse europee, soprattutto le periferiche, hanno innestato la marcia indietro. L’indice FtseMib di Piazza Affari scende intorno alle 16 del 3,25% con vendite diffuse su tutte le blue chip. Madrid è sotto del 2,2% Londra perde lo 0,43%, Parigi -1,43 e Francoforte -1%%. Intanto, in attesa di avere indicazioni più precise sugli interventi futuri della Bce su Btp e Bonos, i titoli di Stato tornano a soffrire: il rendimento del Btp 10 risale al 5,32% (+8 punti), lo spread con il Bund si divarica a 350 punti base. Secondo l’agenzia Reuters sono in atto acquisti di Btp da parte delle varie banche centrali della zona euro, Bundesbank compresa. L’euro si svaluta a 1,381 sul dollaro da 1,388 della chiusura di ieri. Siamo sul minimo da marzo, dopo che Trichet ha detto che l’inflazione nel 2012 scenderà sotto il 2%.
NEL MIRINO AUTO, CEMENTI E STM
ARRETRANO LE BANCHE, SALE BPM
A subire la frenata più vistosa sono, al solito, i titoli più legati al ciclo economico, vedi l’auto: Fiat arretra del 3,4%, Fiat Industrial scende del 3,7%, Pirelli del 2,4%. Ma il ribasso più profondo tra le blue chips riguarda Stm (-4,4%) dopo il profit warning di stanotte dell’americana Texas Instruments, l’azienda leader al mondo nei chip per la telefonia, il settore che, pur conferito alla jv St-Ericsson (consolidata però in Stm), dà più preoccupazioni alla multinazionale guidata da Carlo Bozotti. Forti ribassi anche per i cementieri: in particolare Buzzi perde il 4,6% dopo che Ing ha abbassato la raccomandazione a sell. In netto calo anche il comparto bancario, con l’eccezione di Banca Popolare Milano (+1%) cui fa bene il rumor che dà per certo l’ingresso nel capitale della Sator di Matteo Arpe . Una buona notizia agli occhi del mercato che apprezza l’ex ad di Capitalia assai più del presidente attuale di piazza Meda, Massimo Ponzellini. Unicredit, nel giorno del confronto tra manager e fondazioni azioniste, perde il 3,9%. Intesa scende del 2,3%. Fanno peggio Banco Popolare (-4%) e MontePaschi (-3,2%). Saldo negativo anche per Eni – 0,5%, Enel -2,6% e Telecom Italia -2%. Tra le mid cap due titoli sotto i riflettori: Geox + 7,8% grazie alla promozione di Citigroup a buy da sell ed Edison + 6,3%.