Si profila una strategia “new deal” per affrontare la minaccia dell’epidemia. Per prima si è mossa stamane la Bank of England che ha tagliato di cinquanta punti base i tassi d’interesse a 0,25%, ed ha avviato un piano di finanziamento destinato alle imprese. La sterlina si indebolisce a 0,876 su euro, livello che non si vedeva da ottobre 2019.
Ma è dall’Italia, la frontiera avanzata dell’emergenza, che arrivano le misure più forti. Il premier Conte, assieme al ministro dell’Economia Gualtieri, ha annunciato un piano straordinario di interventi a favore di imprese e famiglie per 25 miliardi di euro, di cui 12 da utilizzate nell’immediato “per fronteggiare la crisi peggiori dal dopoguerra”. Per ora non salta il tetto del 3% nel rapporto deficit/pil ma i debiti aumenteranno di 20 miliardi di euro. La Ue dovrà ora decidere se approvare gli ulteriori margini di flessibilità’ per aumentare il deficit del 2020 e finanziare interventi di contrasto all’emergenza coronavirus.
Piazza Affari ha preso atto senza traumi della svolta espansiva resa obbligata dall’emergenza: l’indice Ftse Mib intorno alle 13 è in altalena, appena sotto i 18 mila punti. Rialzi superiori, ma inferiori all’1%, si registrano a Parigi e Francoforte. Madrid +0,2%. Londra +0,3%. La presidente della Bce Christine Lagarde ha detto ai leader dell’Unione europea che la banca esaminerà tutti gli strumenti di politica monetaria a disposizione in occasione della riunione di domani, a partire , dai finanziamenti TLTRO. Lagarde ha avvertito i leader dell’Ue che senza un’azione coordinata per far fronte all’epidemia di coronavirus l’Europa si troverà in uno scenario simile alla crisi finanziaria del 2008.
Tassi in forte aumento all’asta dei Bot a 12 mesi. Sono stati collocati titoli per 6,5 miliardi, a rendimenti in crescita di 39 punti base, di nuovo in terreno positivo allo 0,07%. Dopo l’asta (e l’annuncio delle misure del governo) lo spread è sceso sotto i 200 punti base.
Altri dati macro:
- Il petrolio Brent arretra, in calo del 2% a 36,4 dollari il barile. L’Arabia Saudita ha avvertito stamattina di essere impegnata in un aumento della produzione a 13 milioni di barili, oltre l’obiettivo che aveva fornito lunedì. Dall’altra parte però, la Russia, sempre per bocca del ministro dell’Energia, sembra voler tornare al tavolo negoziale, saltato la scorsa settimana.
- L’oro è in rialzo dello 0,9%, dal -1,8% di ieri, a 1.660 dollari.
- L’euro dollaro guadagna lo 0,2% a 1,130.
In Piazza Affari in territorio positivo Tim +0,8%, che ha annunciato il ritorno del dividendo per le ordinarie alla fine di un digiuno per i soci che dura dal 2013. La minicedola è pari a 1 centesimo di euro per le azioni ordinarie e di 2,75 centesimi per le azioni risparmio. Per quanto riguarda il 2019, la generazione di cassa ha raggiunto 1,7 miliardi di euro (+198% rispetto ai 578 milioni nel 2018). In calo l’indebitamento finanziario netto a 23,8 miliardi di euro, -1,4 miliardi di euro rispetto a fine 2018 e di circa 0,5 miliardi di euro rispetto al terzo trimestre.
Anche le banche festeggiano le decisioni dell’esecutivo ed il prossimo varo dei prestiti Tltro da parte della Bce: Intesa Sanpaolo +1,7%, Ubi Banca +3%, Banco BPM +1,8%. Unicredit +0,7% dopo aver toccato il +3%: ha comunicato che la cessione della partecipazione nella turca Yapi Kredi, vale circa 50 punti base di miglioramento del Common Equity Tier 1.
Alle 13 il miglior titolo è Terna +3,65% all’indomani della presentazione del piano al 2024. Crolla Atlantia -4,2% su livelli che non vedeva dal 2013. De Longhi -1%. La sede principale di Treviso, l’impianto produttivo di Mignagola e tutte le fabbriche europee sono pienamente attive, mentre i siti cinesi stanno lavorando per raggiungere la piena operatività. La società sta incrementando le proprie scorte a garanzia della continuità del business, anche in vista di uno scenario di prolungata crisi dovuta al Coronavirus,