X

Borse, Milano e Madrid guidano i ribassi. A Piazza Affari male Enel e Fiat

Borse europee in netto calo dopo un avvio positivo (con l’eccezione di Piazza Affari). L’indice FtseMib scende dell’1,41% a quota 15754, ben al di sotto della soglia tecnica (16.100) di un eventuale rimbalzo. In forte calo anche Madrid: -1%. Le altre Borse europee, fino a poco fa in deciso rialzo, hanno azzerato i guadagni e ora segnano un pallido rosso: Londra -0,08%, Parigi -0,35%. Fa eccezione Francoforte + 0,13%.

Giornata positiva invece per il debito sovrano. Lo spread Btp-Bund torna sotto la soglia dei 320 punti base (318), con il rendimento del Btp decennale al 5,03%. Il differenziale tra il Bono a 10 anni spagnolo e il Bund è a 345 punti base con il rendimento dei Bonos al 5,29%.

Il numero dei disoccupati a febbraio è salito in Italia a 2,354 milioni, pari al 9,3% (contro 9,1% di gennaio). Lo rileva l’Istat in base a dati provvisori. Si tratta del numero più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero da gennaio del 2004. i dati Eurostat mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione a febbraio è salita al 10,8% dal 10,7% di gennaio.

L’effetto positivo dei dati sull’industria cinese, che aveva spinto i listini del Vecchio Continente in apertura, si è già esaurito. Al contrario, il dato europeo sull’industria manifatturiera in Europa è in linea con le stime, tre decimi al di sotto dei livelli di febbraio.

Sul listino milanese pesa la discesa di Enel -2%, che deve tra l’altro fare i conti con il forte rallentamento dei consumi di energia elettrica in Spagna, dove opera la controllata Endesa. Il colosso guidato da Fulvio Conti pesa per il 12% sulla caputalizzazione della Borsa di Milano, percentuale inferiore solo a quella dell’Eni.

In ribasso anche Fiat -3,4% dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite di auto e furgoni in Francia a marzo. Il calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 22%. Nei giorni scorsi l’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne ha affermato che in Italia, il mercato auto in marzo è stato “orribile”.

Eni subisce un calo dello 07% con il petrolio praticamente invariato a 103,1 dollari al barile.

In calo, dopo un avvio positivo, i titoli bancari: Unicredit – 3,5%, Banco Popolare -3,8%, Pop.Milano -3%. Anche Intesa -2,4% perde colpi dopo un avvio in ascesa grazie alla raccomandazione buy di Goldman Sachs. Non regge MontePaschi -1,% dopo un avvio euforico (+3,6%).

In rialzo Buzzi +0,8% mentre è in corso la conference call sui risultati di bilancio. In controtendenza anche Salvatore Ferragamo +1,6%, cui giova la ripresa dell’’economia cinese. Unipol scende del 9,61% nel primo giorno di trattazione dopo il raggruppamento delle azioni (1 nuova per ogni 100 vecchie).

Related Post
Categories: Finanza e Mercati