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Borse, Milano cala (-1,5%) con tutta l’Europa: giù lusso e banche ma Bpm vola (+13,8%)

I DATI MACRO SPAVENTANO LE BORSE
MA SALE L’INFLAZIONE

 La situazione di turbolenza sui mercati finanziari internazionali è «preoccupante», ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, nel suo intervento al Bundesrat per la ratifica del potenziamento del fondo salva-Stati. Oggi i timori sulla recessione e sulla crisi del debito greco riprendono la scena sui mercati e gli indici europei tornano a perdere quota: il Ftse Mib scende dell’ 1,39%, il Cac dell’ 1,51% e il Ftse 100 dell0’1,32%, e il Dax del 2,44%. Dalla Germania arrivano i primi segnali di un rallentamento: le vendite al dettaglio di agosto sono scese del 2,9% rispetto a luglio. Non rassicurano neanche i numeri sull’economia dell’Europa: la disoccupazione, che si mantiene stabile al 10% e l’inflazione nella zona euro in aumento del 3% a settembre dal 2,5% di agosto, un dato che allontana così le attese di un taglio del costo del denaro nella prossima riunione della Bce del prossimo 6 settembre. Sarà recessione?

Per Goldman Sachs la possibilità di una recessione nell’area euro nei prossimi due trimestri è al 40%-50%’. ”Il nostro modello – si legge – si fonda sui dati relativi alle imprese nell’Eurozona, sui rischi di recessione americana e sugli indicatori di stress delle banche”. Il rischio sale al 50-60% in base ai dati offerti dai mercati finanziari. E i segnali che solo oggi sono arrivati da Usa e banche non lasciano sperare per il meglio.

Negli Stati Uniti i redditi hanno registrato un calo dello 0,1%, la prima flessione da ottobre del 2009, contro attese di un +0,1% mentre la spesa personale, indicatore dei consumi privati, ad agosto ha segnato un rialzo mensile dello 0,2%, in linea con le stime. Unico dato positivo quello della fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan, salito a settembre a 59,4 da 57,8 (gli economisti si aspettavano 57,8). A Wall Street il Dow Jones viaggia in calo dello 0,46% e il Nasdaq dello 0,94% Sul fronte delle banche, il settore torna in agitazione: lo Stato spagnolo ha preso il controllo di tre istituti di credito, NovacaixaGalicia, CatalunyaCaixa e Unnim, attraverso il fondo di ristrutturazione del sistema bancario (Frob) con un costo di 7,5 miliardi di euro.

EFSF, VIA LIBERA DA AUSTRIA
GRECIA, SI ATTENDE ESITO TROIKA

Di fronte al timore che possa verificarsi molto rapidamente un sensibile peggioramento dell’economia mondiale, Schäuble ha anche esortato a una rapida attuazione delle nuove norme relative al fondo salva-Stati Efsf. Oggi, dopo il via libera di ieri del Parlamento tedesco, è arrivato il sì anche dell’Austria al rafforzamento del fondo salva Stati secondo gli accordi del 21 luglio, di cui fino ad ora è stato utilizzato poco meno del 10% del fondo. Ciò nonostante per il mercato l’ampliamento a 2-3mila miliardi dai 440miliardi, decisi a luglio tramite leva, di cui si è parlato negli ultimi giorni, potrebbe rappresentare un segnale forte nella direzione della risoluzione della crisi. Intanto i primi incontri ad Atene di ieri della Troika ad Atene sarebbero andati bene e c’è attesa per il verdetto sullo sblocco dell’ultima tranche da 8 miliardi del primo piano di aiuti. L’opinione della Troika sarà anche importante per il secondo piano di aiuti su cui pesa l’incertezza di una possibile revisione soprattutto sul fronte del coinvolgimento dei privati.

SPREAD BTP BUND A 364 PB
BCE RIDUCE ACQUISTI

In Italia torna a salire in giornata lo spread tra i Btp e i bund a quota 370 per poi rientrare attorno a 364 punti. L’allentamento sulla tensione degli spread degli ultimi giorni con il calo dei rendimenti avrebbe comunque indotto la Bce secondo alcune fonti a indotto la Bce a diminuire gli interventi sul mercato secondario. A ridurre ulteriormente gli acquisti di titoli di Stato europei, senza comprare alcun quantitativo negli ultimi quattro giorni. Oggi Emma Marcegaglia ha presentato il manifesto delle imprese e lanciato l’ultimatum “Risposte o lasceremo il tavolo del Governo”.

A PIAZZA AFFARI ORA CROLLA ANCHE IL LUSSO
DOPO AMD, SU STM PESA MICRON

I ribassi del Ftse Mib sono guidati ancora una volta dalla Bper (-5,66%) che da quando ha fatto il proprio ingresso sul paniere principale non sembra aver attirato l’interesse del mercato, muovendosi in controtendenza anche nei giorni di rimbalzo del settore bancario. Male, in linea con quanto avviene in Europa, il settore del lusso con Tod’s che cede il 5,14% e Luxottica il 3,09%. Giornata di forti vendite per Safilo (-16,05%) che ha presentato il piano strategico 2011-2015 che prevede una crescita delle vendite nette a un tasso medio annuo del 6-7%, ma su cui continua a pesare l’incognita del rinnovo della licenza con Armani. Tra gli industriali i peggiori sono Fiat Industrial (-3,16) e Prysmian (-3,97%). Ancora vendite su Stm (-1,64%) sulla scia dei dati deludenti del trimestre di Micron, che sono seguiti al profit warning di Amd.

ENI, BASTA BOND PER IL 2011
SU MOLMED PESA IL SAN RAFFAELE

Il 4 ottobre terminerà il collocamento del bond retail Eni che al momento ha raccolto 1 miliardo di euro e potrebbe arrivare alla soglia di 1,3. Il gruppo (-0,30%) ha fatto sapere di non avere in programma di tornare sul mercato delle emissioni obbligazionarie nel corso del 2011. Molmed ha emesso una nota per precisare i propri rapporti con la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. La società biotech ha ribadito che non è nella condizione di subire ripercussioni connesse alla eventuale apertura di procedure concorsuali inerenti la Fondazione ed il gruppo di società da queste partecipate. Il titolo però perde il 7,61%.

I FONDI METTONO LE ALI A BPM
IMPREGILO SALE SULLA POSSIBILE SCISSIONE DI IGLI

In evidenza la Banca Popolare di Milano, che continua la corsa sulla scia dei cambiamenti in corso nella governance. L’interesse dei fondi, a cui si è aggiunto Clessidra, dopo Sator e Investindustrial, spinge il titolo verso la sospensione al rialzo e una chiusura del 13,82%. Di oggi anche la notizia che i rappresentanti di Clessidra saranno ricevuti a Roma in Banca d’Italia all’inizio della prossima settimana, entro martedi’. Bene, ma a distanza, anche Fondiaria Sai (+2,77%) e Banco popolare (+1,46%). Deboli Unicredit (-1,71%) e Intesa Sanpaolo (2,86%). Tra i titoli migliori anche Autogrill (+1%) e Impregilo (+0,81%) sulla possibile scissione di Igli, la holding che controlla il 29,9% di Impregilo. Borsa Italiana ha comunicato che, a partire dalla seduta di oggi fino a successivo provvedimento, sara’ inibita l’immissione di ordini senza limite di prezzo sui titoli Monti Ascensori e Arkimedica.

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