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Borse, l’Orso avanza. Spread sotto pressione

FIRSTonline

L’epidemia resta più forte degli stimoli straordinari che governi e banche centrali hanno promosso per contenere i suoi effetti devastanti. Piazza Affari ha provato a limitar i danni (-1,7% alle 11) per poi cedere fino a -2,5% sotto quota 15 mila. Molto peggio gli altri listini europei: Parigi e Francoforte perdono più del 5%. Madrid -2,8%. Anche a Londra il ribasso viaggia intorno ai cinque punti percentuali. Il future dell’S&P500 è stato di nuovo sospeso quando segno un calo del 5% anticipando l’ennesima frana della Borsa americana.

La situazione è di precipitata sotto la pressione di nuove vendite sui Btp che  si sono avvicinati al 3% con un balzo del rendimento di 80 punti base mentre lo spread è salito oltre 300 punti, la linea del Piave per la tenuta del debito italiano. Frena ma assai meno il bund: -0,23% (ovvero venti punti in più della vigilia).

La Bce ha ribadito di esser pronta a varare ulteriori misure di stimolo se necessario. Ma stamane  il governatore austriaco Robert Holzmann ha detto che la politica monetaria di Francoforte potrebbe essere arrivata al limite, una dichiarazione che ha ridato forza alle vendite contro i titoli della Periferia, Italia in testa. ll ministro austriaco, che ha fatto retromarcia (una nuova gaffe dopo quella di Christine Lagarde) ha fatto accelerare le vendite su Btp e Bonos. Il vicepresidente della banca, lo spagnolo Luis De Guindos, ha detto che l’impatto del coronavirus sulle economie sarà temporaneo anche se potrebbe durare settimane o mesi. Sempre De Guindos, intervenendo alla radio spagnola, ha ribadito che la Bce ha a disposizione strumenti “più efficaci” degli interventi sulla politica monetaria. Il vicepresidente ha anche sottolineato l’importanza di un’azione coordinata da parte dei governi Ue. 

Petrolio Brent è in calo del 3% a 27,9 dollari, sui minimi da quattro anni.  Eni +0,4, Saipem -1,6%. Continua invece il recupero di Tenaris +0,9%.

Invariato il cross euro dollaro a 1,09.

È in vigore da oggi per tre mesi un divieto alle posizioni nette corte (vendite allo scoperto e altre operazioni ribassiste) della Consob su tutti i titoli quotati a Piazza Affari. Allo stesso tempo la Commissione ha fatto scattare un regime di trasparenza rafforzata sulle partecipazioni detenute dagli investitori in 48 società quotate. 

A far da diga all’Orso in Piazza Affari ci ha provato Telecom, assieme ad altri titoli difensivi. 

L’ex incumbent delle tlc guadagna poco più del 5% alle 13 con un prezzo di 34,4 centesimi. Oggi è in programma un consiglio straordinario Agcom sulle misure da adottare per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Agcom  dovrebbe anche discutere il progetto di accensione di 5mila armadietti di strada, annunciato da Tim nelle aree bianche. Il titolo, rileva Equita, è sceso finora in linea con il resto del mercato nonostante le tlc siano una infrastruttura chiave ai tempi dell’epidemia. Di qui il giudizio buy, target 52 centesimi.

Tra i titoli migliori figura anche Retelit. Balzo in avanti di Mediaset +4,9%. 

Positive Campari +4,3% e Recordati +1,3%. 

Le vendite si accaniscono invece su Intesa -5,6%, il titolo più rappresentativo del sistema delle banche italiane. In ribasso anche Unicredit -1% e Banco Bpm -1,7%) 

Sia Intesa Sanpaolo che Banco Bpm sembrano orientate a confermare le proprie assemblee nelle date precedentemente comunicate (27 aprile e 4 aprile rispettivamente).

Ancor peggio va alla scuderia Exor -7,3%. Il titolo peggiore del mercato è Cnh Industrial -10,3%, davanti a Fiat Chrysler -9,5%. Fca assieme agli altri due produttori americani GM e Ford, ha raggiunto un accordo con il sindacato americano dei lavoratori per evitare la chiusura totale degli impianti a seguito della diffusione del Covid-19 negli Stati Uniti. Le produzioni continueranno, ma ad un ritmo ridotto. 

Molti pesante anche il calo di Stm -7,6%. 

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