Le Borse asiatiche hanno ceduto per la prima volta in sei giorni, sull’onda di preoccupazioni relative a una possibile nuova recessione globale. A spaventare gli investitori le dichiarazioni dell’Ocse secondo cui il fallimento nel prevenire il fiscal cliff negli Stati Uniti ha aumentato il rischio di una nuova contrazione a livello internazionale.
Bhp Billiton, il principale gruppo minerario mondiale, è sceso dell’1,1% a Sydney, guidando la discesa di un gruppo di società del settore, legate a doppio filo alla ripresa economica. Komatsu, che realizza il 25% del fatturato negli Stati Uniti, ha lasciato sul terreno lo 0,9 per cento. L’immobiliare giapponese Hulic è precipitata del 12% dopo aver dichiarato che starebbe per pianificare una vendita di azioni.
Più in generale, l’indice MSCI Asia Pacific è scivolato dello 0,3% a 123.38 alle 9:26 a Tokyo, prima dell’apertura dei mercati cinesi e di Hong Kong. Il Nikkei 225 Stock Average ha perso lo 0,4% , il sudcoreano Kospi Index è precipitato dello 0,6% e l’australiano S&P/ASX 200 ha lasciato mezzo punto sul terreno.
“La maggior parte degli investitori è ancora cauta nelle previsioni e nelle posizioni assunte” spiega Markus Rosgen, chief Asian strategist di Citigroup a Hong Kong. “Dal punto di vista dell’area asiatica, si è ora più preoccupati del fiscal cliff americano che della crisi del debito in Grecia”.