Boccata d’ossigeno per le Borse europee, che a fine mattinata viaggiano tutte in territorio positivo. La magia rosa spetta a Milano, in progresso del’1,6%. Bene anche Francoforte (+1,5%), Parigi (+1,3%) e Madrid (+0,6%). Fuori dall’eurozona, Londra viaggia in rialzo dello 0,7%.
A innescare le vendite sui listini è stata la pubblicazione degli indici Pmi relativi al comparto manifatturiero. I dati di ottobre sono infatti i migliori degli ultimi 27 mesi e confermano l’andamento positivo iniziato a luglio.
Ecco, nel dettaglio, come sono cambiati a ottobre gli indici Pmi manifatturieri europei (fonte: indagine di Markit presso i responsabili acquisti del settore).
Italia
- Indice Pmi manifatturiero a 53.8, da 53.2 di settembre. Il tasso di espansione, pur rimanendo ancora marginale, è stato il più ampio dell’attuale sequenza di crescita di tre mesi.
Eurozona
- Indice Pmi manifatturiero a 54,8, da 53,7 di settembre. Il valore è superiore alla precedente stima flash.
Germania
- Indice Pmi manifatturiero a 58,2, da 56,4 di settembre. Si tratta del dato migliore da marzo del 2018. Migliorano sia la produzione che gli ordini.
Francia
- Indice Pmi manifatturiero a 51,3, da 51,2 in settembre. È rallentata la crescita della produzione, che è ai minimi da 5 mesi, ma gli ordinativi hanno segnato un’accelerazione al ritmo più rapido da un anno a questa parte.
Gran Bretagna
- Indice Pmi manifatturiero a 53,7, da 54,1 in settembre. Malgrado il calo, il risultato è comunque al di sopra della stima flash (53,3). Il dato si conferma sopra quota 50 – che marca il confine fra espansione contrazione – per il quinto mese consecutivo.
Per quanto riguarda i titoli più in vista a Piazza Affari, i rialzi migliori sono quelli di Saipem (5,24%), Tenaris (+4,22%), Banca Mediolanum (+4,01%) e Buzzi Unicem (+3,69%).
In coda al listino, invece, troviamo Recordati (-1,78%), Italgas (-0,56%), Campari (-0,47%) e Diasorin (-0,37%).
Sul versante del debito, lo spread Btp-Bund sulla scadenza a 10 anni si attesta a 134 punti base, sostanzialmente stabile rispetto all’ultima chiusura.
Oro in rialzo dello 0,46%, a 1887.67 dollari l’oncia.
Infine, sul fronte valutario, il cambio euro-dollaro è poco mosso, a quota 1,16423.