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Borse, l’Asia segue al ribasso Wall Street

L’ottimismo del comunicato della Fed, che fa i complimenti all’economia e non adombra ritardi nella strada verso tassi più alti, ha colpito sia i mercati azionari Usa, che, di riflesso, quelli asiatici. L’indice MSCI Asia Pacific sta scendendo, in chiusura di giornata, dell’1,1%, e sia il Nikkei che gli indici cinesi cedono allo stesso passo. Gli investitori, tuttavia, devono tenere i dati dell’economia reale come stella polare: la possibilità di tassi più alti è una buona notizia perché è legata al miglioramento della congiuntura. 

Lo yen è tornato a rafforzarsi contro dollaro, a 117,7 mentre l’euro è ridisceso sotto quota 1,13 e segna 1,127. Il petrolio si avvia verso nuovi minimi e il WTI è a 44,2 $/b (Brent a 48,6 – il differenziale torna ad allargarsi dopo il forte aumento delle scorte di petrolio americane).

L’oro scende a 1281 $/oncia e i futures su Wall Street, dopo la forte caduta degli ultimi due giorni negli indici di riferimento, sono stabili o leggermente positivi.


Allegati: Bloomberg

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