Borse asiatiche in frenata dopo la corsa dei giorni scorsi che le aveva portate ai massimi degli ultimi venti mesi grazie alla decisione della Banca centrale giapponese di adottare nuove misure contro la deflazione. L’indice giapponese Topix, in particolare, è sceso per la prima volta in otto giorni, mentre lo yen si rafforzava sul dollaro.
Sul fronte dei titoli, il produttore di apparecchi fotografici Canon ha lasciato sul terreno il 3,3 per cento. Rio Tinto Group, il secondo maggior gruppo minerario mondiale, ha perso il 2,6% alla Borsa di Sydney. GS Engineering & Construction ha perso fino al massimo consentito (-15%) a Seul dopo aver riportato perdite inattese.
L’indice MSCI Asia Pacific è scivolato dello 0,3% a 137.70 alle 10:41 a Tokyo, con cinque titoli in caduta per ogni quattro in ascesa. La misura è avanzata del 3,2% questa settimana ed è stata spesso in salita negli ultimi cinque mesi in attesa di un intervento della BoJ e grazie a segni di miglioramento dell’economia americana. “La grande questione ora è se il rally sia sostenibile” affermaMasahiko Ejiri, fund manager di Mizuho Asset Management a Tokyo. Gli stimuli monetari sono semplici da applicare, ma è difficile cambiare l’economia.”
Il Nikkei 225 Stock Average ha perso lo 0,6%, mentre il Topix è calato dello 0,4 per cento. L’australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato meno dello 0,1%, mentre il neozelandese NZX 50 ha incassato un +0,3 per cento. In discesa Taiwan (Taiex – 0,2%).