La Fed ieri non si è mossa sui tassi, come previsto, ma ha lasciato aperta la porta a riduzioni nel corso dell’anno dopo aver rivisto al ribasso le sue stime per il Pil Usa e al rialzo quelle dell’inflazione. Wall Street ha chiuso moderatamente positiva e i futures Usa hanno continuato a salire dopo un’intervista al ceo di Nvidia. Ma l’indice dei Magnifici Sette è su livelli tecnici critici. Oggi tocca a Banca d’Inghilterra, la Banca nazionale svizzera e la Riksbank annunciare la loro decisione sui tassi. In Asia da segnalere il netto calo di Tencent e il rialzo di Samsung, mentre il Giappone è chiuso per festività. Le borse europee sono viste aprire attorno alla parità. Occhi a Nexi, A2a
Wall Street positiva dopo che la Fed ha lasciato aperta la finestra per un taglio dei tassi
Le azioni statunitensi hanno registrato ieri un rialzo dopo che la Federal Reserve ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento, nella forchetta 4,25%-4,50%, lasciando però intendere che ridurrà i tassi di mezzo punto percentuale entro la fine dell’anno. La prossima finestra probabile in cui la Fed abbasserà i tassi sarà maggio o più tardi. Si conferma anche il sentiero per gli anni a venire: 3,25-3,75% a fine 2026, 3-3,25% a fine 2027 e 3% nel medio periodo.
Dopo l’annuncio il presidente della Fed Jerome Powell, rispondendo ai giornalisi, ha riconosciuto che l’inflazione è ancora elevata e che persistono incertezze legate ai cambiamenti di politica economica tra cui le ingenti tariffe sulle importazioni, ma ha rassicurato che l’economia rimane forte e il mercato del lavoro è solido.
Inoltre il board della Fed ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del Pil per quest’anno all’1,7% dal 2,1% di dicembre, per il 2026 (1,8% contro 2%) e per il 2027 (1,8% contro 1,9%). Al contrario, l’inflazione Pce è prevista in aumento nel 2025 (2,7% contro 2,5%) e nel 2026 (2,2% contro 2,1), ma la previsione è stata mantenuta al 2% per il 2027. Inoltre il tasso di disoccupazione è stimato leggermente in aumento quest’anno al 4,4% (contro il 4,3%), ma la proiezione è stata mantenuta stabile al 4,3% sia per il 2026 che per il 2027. Il Fomc ha anche deciso di rallentare fino a un massimo di 5 miliardi, dai precedenti 25 miliardi, i rimborsi dei soli Treasuries (in concreto la quota non reinvestita) mentre resta a 35 miliardi quelli degli agency bond e delle asset backed securities.
Poche ore dopo l’annuncio sui tassi, Trump è voluto intervenire sulla politica della Fed, affermando che la banca centrale farebbe meglio a tagliare i tassi “mentre i dazi statunitensi cominciano ad avere un impatto sull’economia”.
Dopo l’annuncio, tutti e tre i principali indici azionari statunitensi hanno registrato un rialzo fin alla chiusura: il Dow Jones è salito dello 0,92%, a 41.964,63 punti, l’S&P 500 ha guadagnato l’1,08%, a 5.675,29 e il Nasdaq Composite è aumentato dell’1,41%, a 17.750,79. L‘indice dei Magnifici Sette è ancora in perdita del -15% da inizio anno e ha appena evidenziato un segnale ribassista sul quadro grafico di cui tenere conto: per la prima volta in tre anni la media mobile a 50 giorni (26.351) ha violato verso il basso la media mobile a 100 giorni (26.444), dice Intermone.
Nel corso della notte, i future di Wall Street hanno girato in positivo per effetto di quanto riporta il Financial Times sui colossali piani di spesa di Nvidia: l’amministratore delegato Jensen Huang ha detto al quotidiano che la società ha stanziato centinaia di miliardi di dollari per l’acquisto di chip e altri componenti elettronici prodotti negli Stati Uniti. “Complessivamente, nel corso dei prossimi quattro anni, acquisteremo probabilmente mezzo trilione di dollari di elettronica in totale”. Huang ha smentito le voci di una sua partecipazione al consorzio di aziende che puntano a investire in Intel. In precedenza, parlando con un gruppo di investitori, il Ceo aveva affermato che le preoccupazioni sull’impatto di DeepSeek sono esagerate.
Oggi tocca a Banca d’Inghilterra, Banca nazionale svizzera e Riksbank
Conclusa la riunione di politica monetaria della Federal Reserve, i riflettori si spostano ora sulle banche centrali dall’altra parte dell’Atlantico: Banca d’Inghilterra, la Banca nazionale svizzera e la Riksbank son attese oggi annunciare la loro decisine sui tassi.
La BoE, al centro della scena, dovrebbe mantenere i tassi invariati mentre monitora l’impatto economico dell’ondata di dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’imminente aumento delle tasse per i datori di lavoro da parte del governo britannico. Con l’inflazione nel Regno Unito ostinatamente bloccata al di sopra del suo obiettivo del 2%, la BoE ha tagliato i costi di finanziamento in misura inferiore rispetto alla Bce e alla Fed dall’estate scorsa, contribuendo al lento tasso di crescita del Paese.
Anche la Riksbank è attesa mantenere fermi i tassi oggi, mentre gli economisti prevedono che la Banca nazionale Svizzera taglierà il suo tasso di riferimento principale di un quarto di punto percentuale e lo manterrà tale almeno fino al 2026.
Trump e Zelensky vogliono collaborare per porre fine alla guerra
Anche la geopolitica ha continuato a essere al centro dell’attenzione degli investitori.
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen stamattina, mentre le ostilità con gli Houthi si intensificavano. Trump ha minacciato di punire l’Iran per il suo presunto sostegno al gruppo militante yemenita.
L’escalation delle tensioni in Medio Oriente ha fatto salire i prezzi del petrolio oggi, con i future sul greggio Brent saliti dello 0,54% a 71,16 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) è cresciuto dello 0,54% a 67,52 dollari al barile. Ma a limitare i guadagni è stata la prospettiva di un ritorno delle forniture russe sul mercato, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che sarebbe possibile porre rapidamente fine agli attacchi energetici nella guerra con la Russia. Trump e Zelensky hanno concordato di collaborare per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, in quella che la Casa Bianca ha descritto come una “fantastica” telefonata durata un’ora.
Gli investitori internazionali guardano anche alla Turchia dopo che il principale rivale politico del presidente Tayyip Erdogan è stato arrestato in quello che il principale partito di opposizione aveva definito “un colpo di stato contro il nostro prossimo presidente”, colpendo duramente le azioni turche e facendo crollare la lira fino al 14,5% rispetto al dollaro, prima di recuperare una parte delle perdite
Cina in calo e Giappone chiuso per festività. Occhi a Tencent e Samsung
Le borse in Asia sono contrastate, con la Cina in calo e il Giappone chiuso per festività. L’indice Hang Seng di Hong Kong è a -1,7%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,8%. Tencent, quotato a Hong Kong ha perso fino al -4% nonostante un solido aumento dei ricavi registrato nel quarto trimestre. L’utile è salito più del previsto grazie agli ottimi risultati della raccolta pubblicitaria online. Gli operatori di borsa attribuiscono il calo a quanto detto dalla società a proposito dei piani di spesa per l’AI: gli investimenti promessi sono meno di quanto gli analisti si aspettavano previsto. Xin-Yao Ng di Aberdeen Investments commenta così: “Penso che la società sia solida, ma manca di punti di riferimento per l’intelligenza artificiale, rispetto a Alibaba che sta facendo il botto”. Samsung Electronics, il colosso delle memorie è in rialzo di quasi il 3% dopo aver fatto sapere di volersi impegnare nel rafforzamento della sua posizione nel mercato dei chip ad alta larghezza di banda. Jun Young-hyun, il responsabile del settore chip, ha dichiarato che Samsung prevede di fornire memorie HBM3E a 12 strati migliorate già nel secondo trimestre di quest’anno e punta a produrre chip ultra avanzati HBM4 nella seconda metà. Jun ha riconosciuto che l’incapacità di Samsung di assicurarsi un vantaggio iniziale nel mercato HBM ha contribuito a farle perdere terreno rispetto alla rivale SK Hynix, ma gli errori del passato non si ripeteranno.
“C’è la possibilità che si tratti solo di profit taking dopo un rally massiccio. Il mercato potrebbe aver scontato tutte le notizie positive su DeepSeek e gli stimoli, e ora serve un vero miglioramento economico e profitti aziendali per andare oltre”, ha affermato Gary Ng, economista senior presso Natixis.
Pechino oggi ha annunciato di aver mantenuto stabili i tassi di interesse di riferimento sui prestiti per il quinto mese consecutivo, in linea con le aspettative del mercato. Lo yuan, che è stato messo sotto pressione dagli ampi differenziali di rendimento della Cina con gli Stati Uniti, è sceso dello 0,06% a 7,2354 per dollaro nel mercato onshore. La sua controparte offshore è scesa dello 0,1% a 7,2383 per dollaro.
L’indice Taiex della borsa di Taipei ha chiuso in rialzo dell’1,90% grazie alla spinta delle società dei semiconduttori. Il Kospi di Seul guadagna lo 0,4%.
La borsa dell’India ha aperto in rialzo, indice BSE Sensex +0,5%. Ha chiuso in positivo l’indice S&P ASX200 di Sidney: +1,1%. Prosegue il rimbalzo della borsa dell’Indonesia, dopo il crollo di inizio settimana.
Ieri sera l’indice Bovespa della borsa di San Paolo del Brasile ha chiuso in rialzo dello 0,7%. Il Comitato di politica monetaria della Banca centrale del Brasile, il Copom ha alzato di di 100 punti base il tasso di interesse di riferimento (Selic), passato così dal 13,25% al 14,25% annuo.
L’oro ha raggiunto un altro massimo storico di 3.057,21 dollari l’oncia, favorito dalla prospettiva di un ulteriore allentamento monetario da parte della Fed quest’anno. Il dollaro si è ulteriormente indebolito, mostrando un calo dello 0,18% nei confronti dello yen, attestandosi a 148,40, mentre l’euro non è lontano dal massimo degli ultimi cinque mesi, attestandosi a 1,0893 dollari. La sterlina ha raggiunto il massimo degli ultimi quattro mesi a 1,3015 dollari all’inizio della sessione, in vista della decisione della Boe.
Borse europee viste aprire sulla parità. La Ue fa il punto su RearmEu
Le azioni in Europa sembravano destinate ad aprire intorno alla parità, con i futures EUROSTOXX 50 in calo dello 0,07%. L’indice FTSEMIB di Piazza Affari riparte dai massimi dal 2007 segnati mercoledì sera: i futures FTSE sono in calo dello 0,15%.
Inizia oggi la due giorni che vede riuniti a Bruxelles i leader europei per fare il punto soprattutto sul programma RearmEU presentato a inizio mese dalla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. Bruxelles dovrebbe fornire ulteriori dettagli per capire come aumentare la spesa pubblica da dedicare alla difesa. Nel caso dell’Italia, un incremento dall’attuale 1,5% del prodotto interno lordo al target del 3% implicherebbe 30-35 miliardi di euro in più da finanziare nel corso di quattro anni. La rappresentante Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas – secondo un documento visto da Reuters – intende proporre al vertice Ue uno stanziamento di munizioni del valore di circa 5 miliardi di euro.
A2A. Oggi Cda sul bilancio dopo i preliminari pubblicati il 20 febbraio. Segue conference call (16,30).
Enel Bernstein ha alzato il target da 8,10 a 8,30 euro.
Eni La Procura di Prato ha inviato avvisi di garanzia a sette dipendenti del gruppo e due dipendenti della società appaltatrice Sergen per l’esplosione del 9 dicembre scorso al deposito Eni di Calenzano, alle porte di Firenze, in cui morirono cinque persone.
Moncler Citi ha alzato il target price da 63 a 71 euro.
Nexi Il fondo di investimento statunitense Tpg avrebbe presentato un’offerta da circa 850 milioni per la divisione Digital Banking Solutions, che include la Rete nazionale interbancaria e altre infrastrutture per i clienti istituzionali, scrive il Corriere della Sera citando indiscrezioni. Il fondo sarebbe disposto a coinvolgere nella proposta Cassa Depositi e Prestiti a tutela degli interessi nazionali, aggiunge il quotidiano.
Saipem Morgan Stanley ha ridotto il target price da 3,35 a 3,30 euro.
Snam Ha chiuso il 2024 con investimenti record e una crescita significativa dell’Ebitda adjusted e dell’utile netto, confermando per il 2025 gli obiettivi finanziari.
STM Maurizio Tamagnini ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di sorveglianza, di cui era vice presidente dal 2023, con effetto immediato. La decisione di Tamagnini, designato da Cdp (che detiene il 27,5% di Stm), evidenzia il disappunto del Mef riguardo la gestione dell’AD Jean Marc Chery.
Stellantis Il processo di selezione del nuovo amministratore delegato sta seguendo i tempi previsti e l’annuncio avverrà entro la prima metà di quest’anno, ha dichiarato il presidente John Elkann. Elkann ha anche detto che il 2025 sarà un altro anno difficile, ma per il 2026 è previsto un aumento della produzione in Italia grazie a 10 nuovi aggiornamenti di prodotto.
Brembo Deutsche Bank ha tagliato il giudizio a Hold, target a 10 euro.
De Nora Kepler-Cheuvreux ha tagliato il giudizio a Hold.