Le borse asiatiche si sono riprese dai minimi semestrali dopo che la Federal Reserve americana ha annunciato che starebbe considerando la possibilità di ritardare la fine della politica di acquisto di bond. Dati provenienti dagli Stati Uniti hanno anche riassicurato i mercati riguardo il futuro dell’economia globale.
L’indice Msci Asia pacific saliva dello 0,1% a 134.93 alle 9:01 del mattino a Tokio dopo aver chiuso ieri ai livelli peggiori dallo scorso marzo. L’indice tuttavia si avvia a terminare la sesta settimana consecutiva con il segno meno dopo che la debole ripresa in Cina e Europa ha allarmato la comunità internazionale.
“I mercati in Europa, Australia e Giappone danno buone opportunità”, spiega Steven Milch, chief economist di Suncorp Group. “Non credo che il quadro fondamentale sia cambiato significativamente. La Fed deve trovare un equilibrio tra ciò che è chiaramente un’economia forte e la volatilità del mercato finanziario”.
Dati di ieri mostrano come la produzione industriale Usa sia in crescita. La richiesta di sussidi di disoccupazione è ai livelli minimi degli ultimi 14 anni. Il giapponese Topix cresceva dello 0,1% e, al contempo, lo yen perdeva terreno sul dollaro. Il sudcoreano Kospi Kospi guadagnava lo 0,2 per cento. Il neozelandese NZX 50 faceva un balzo dello 0,3% così come l’australiano ASX200.