Un avvio senza scossoni e poi un leggero rialzo a Piazza Affari. Le Borse europee sono incerte sulla direzione da prendere in attesa dei dati sul lavoro Usa, delle mosse della Fed e occupate dall’ondata di trimestrali. Intorno alle 12 a Milano l’indice FTSE Mib sale dello 0,37%, l’Allshare dello 0,35%. In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 avanza dello 0,30%. Volumi che non raggiungono il miliardo di euro.
Intanto il dollaro ha aggiornato il suo massimo dei tre mesi contro un paniere di valute, stimolato dai commenti della Fed su un possibile rialzo dei tassi in dicembre. L’euro scambia a 1,08 sul biglietto verde, in calo dello 0,07%.
A Piazza Affari acquisti contenuti si vedono sulle banche, con Intesa Sanpaolo che guadagna l’1,5% rimbalzando dopo la debolezza seguita ai conti annunciati martedì, bene anche Unicredit che sale dell’1%.
In lieve recupero Telecom Italia (+0,66%) dopo il ridimensionamento di ieri, in seguito alle comunicazioni ufficiali rese da Xavier Niel al mercato: non ha azioni né diritti di voto immediatamente disponibili e non ha agito in concerto con altri quando ha costruito la propria posizione lunga sul 15,14% del capitale. Informazioni che hanno fatto venir meno l’appeal speculativo del titolo.
Tenaris, partita in calo del 2% circa dopo i risultati del terzo trimestre con perdite nette per 356 milioni di dollari. Il titolo rimbalza e segna un rialzo dell’1,5%. Nel suo daily Akros considera i risultati al di sotto delle attese del mercato a seguito di svalutazioni per 400 milioni di dollari che hanno avuto un impatto sull’Ebit. Un altro broker parla di risultati deboli, ma di buona generazione di cassa.
Anche A2A, partito sottotono, cambia rotta e sale dello 0,74% in vista della prossima presentazione dell’offerta vincolante per il 51% di Linea Group attesa fra domani e lunedì. Oggi Goldman Sachs ha tagliato la raccomandazione sul titolo a “neutral” da “buy”.
In lieve calo Generali (-0,17%) dopo la diffusione dei risultati con il mercato che si focalizza sull’utile netto trimestrale inferiore alle attese piuttosto che sul giudizio generale sui conti che è positivo.
Saipem cede il 2%, debole anche Eni (-0,4%) penalizzate dal prezzo del petrolio che non accenna a riprendersi. Il settore oil&gas è in calo dell’1,2% a livello europeo.
L’upgrade di Citigroup a “buy” fa bene a Davide Campari che sale dell’1% circa, mentre per Socgen è “sell” dopo la trimestrale.
Nel lusso Yoox-Netaporter Group guida i rialzi a +1,83%, seguito da Moncler (+1,24%). Bene anche Tod’s (+1,2%) e Luxottica (+1,04%).
Fra i minori strappa Digital Bros che sale dell’8% circa, mentre Mondo Tv è in asta di volatilità dopo un ultimo prezzo in calo del 9%.