Condividi

Borse incerte aspettando l’inflazione: Milano (-0,34%) è la peggiore d’Europa

Giornata incerta per i listini europei: Milano è la peggiore d’Europa (-0,34%) – Gli investitori attendono il dato dell’inflazione della zona euro, che sarà diffuso domani, fondamentale per le decisioni di politica monetaria della Bce – Mediaset (-6%) ha risentito delle prospettive negative per la pubblicità – Male le banche, in particolare Ubi e Bpm

Borse incerte aspettando l’inflazione: Milano (-0,34%) è la peggiore d’Europa

Continua la fase di cautela a Piazza Affari. Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,34%. Deboli anche le principali Borse europee sottotono dopo i dati sulla produzione industriale: Parigi -0,09%, Londra +0,08%, Francoforte sulla parità.

Lo spread Btp bund chiude in rialzo a 154 punti base. Oggi il Tesoro ha raccolto ordini superiori a 20 miliardi per il nuovo Btp a 15 anni scadenza marzo 2030 lanciato tramite un sindacato di cinque banche.

L’indice della produzione, comunicato da Eurostat, ha registrato una contrazione pari a -0,3% su base mensile destagionalizzata, peggio delle attese degli analisti che avevano limitato la perdita al -0,2% e soprattutto dopo il timido segnale di risveglio del mese di febbraio (+0,2%).

Sul fronte dei prezzi al consumo i dati di questa mattina hanno indicato che ad aprile in Germania i prezzi sono scesi dello 0,2% sul mese precedente mentre resta invariata a +1,3% l’inflazione annua. In Francia ad aprile i prezzi hanno fatto segnare crescita zero, l’inflazione annua è +0,7%, più bassa che in Germania.

Si rafforzano così le attese per il prossimo intervento della Bce. Secondo Reuters, la Banca centrale europea sta preparando un pacchetto di possibili interventi di politica monetaria per l’appuntamento di giugno, compreso il taglio di tutti i tassi di interessi e misure specifiche per sostenere il credito alle piccole e medie imprese. Per il Ft un taglio dei tassi arriverebbe troppo tardi e molto probabilmente non sarà sufficiente a far risalire la crescita e l’inflazione vicino al target del 2% nell’Eurozona. Ora si guarda all’atteso dato di domani sull’inflazione della zona euro.

Continua il momento positivo del Regno Unito. Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8% a fine marzo dal 7,1% precedente. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuiti di 25mila unità ad aprile scendendo al 3,3% della forza lavoro, il livello più basso dal novembre del 2008.

In calo anche gli indici Usa. Il Dow Jones scende dello 0,30%, il Nasdaq dello 0,33% e l’S&P500 dello 0,21%. Negli Usa i prezzi alla produzione sono cresciuti in aprile dello 0,6% rispetto al mese precedente e hanno battuto le attese degli analisti. Si tratta del maggior incremento dal settembre 2012. Acquisti sui Tresury decennali il cui rendimento scende al 2,54%. Sul fronte dei cambi l’euro quota a 1,3715 dollari. Il petrolio guadagna lo 0,8% attestandosi a 102,52 dollari albarile .

A Piazza Affari giornata no per Mediaset che cede il 6,63%. Il titolo paga la trimestrale e la previsione sulla raccolta pubblicitaria nel secondo trimestre. Yoox-3,36%. Male anche le banche: Bper – 3,67%, Banco Popolare -3-38& all’indomani della presentazione dei conti trimetsrali, Mediobanca -3,17%. Bpm -2,8%. Mps -2,42%.Oggi è arrivato il via libera di Bankitalia alla Fondazione per la vendita del 6,5% ai sudamericani. A Borse chiuse, è stato anche annunciato il via libera del Tesoro alla sottoscrizione del maggiore importo dell’aumento di capitale di Mps da parte della Fondazione Mps. Occhi su Ubi -1,8% nonostante l’utile sia più che raddoppiato nei primi tre mesi. L’attenzione è stata tutta per la perquisizione della Guardia di finanza negli uffici di manager ed ex manager della banca legata a un’inchiesta della Procura di Bergamo. Una nota di Ubi ha precisato che le perquisizioni derivano dagli esposti di Giorgio Jannone ed Elio Lannutti fatti nel 2012 e relativi a Ubi Leasing Ubi Factoring e da un esposto del luglio 2013 presentato dai consiglieri di sorveglianza eletti nella lista di minoranza “in merito alla presunta esistenza di patti parasociali” occulti.

Vola invece Carige +3% grazie alle indiscrezioni di un interesse di investindustrial (Bonomi) a rilevare il 25% dalla Fondazione Carige che lo farebbe diventare primo azionista della banca.

In controtendenza in cima al Ftse Mib Telecom Italia +2,79%, Ferragamo +2,15%, Fiat +2,07%, Campari +1,76%.

Commenta