Piazza Affari inverte la rotta. Dopo una mattinata in territorio (leggermente) positivo, la Borsa di Milano imbocca la via del ribasso e intorno alle 15 e 30 ce l’1,2%. In rosso anche gli altri principali listini europei: Francoforte -1%, Parigi -1,1% e Londra -0,8%.
Le vendite hanno iniziato a prevalere sul Ftse Mib soprattutto dopo il mezzo verdetto della commissione europea sulla legge di Bilancio italiana per il 2017, che secondo Bruxelles “rischia di non rispettare le regole”. In ogni caso, il verdetto definitivo arriverà solo a inizio 2017.
A pesare sull’indice principale del listino milanese sono in primo luogo i titoli bancari. Le performance peggiori sono quelle dei promessi sposi Banco Popolare (-4,7%) e Banca Popolare di Milano (-4,8%): Barclays ha tagliato i target price di entrambe le banche, rispettivamente a 2,4 euro (da 3,2 euro) e a 0,4 euro (da 0,57 euro), confermando per i due istituti il giudizio Equal Weight.
Molto male anche Unicredit (-3,9%), nonostante Hsbc abbia confermato il giudizio Buy, con target price a 2,85 euro. Tra i peggiori anche la Banca Popolare dell’Emilia Romagna (-3,1%).
Il comparto del lusso viaggia invece a due velocità. Continua la frana di Ferragamo, che aggiunge un ribasso del 3,3% al -7% di ieri. Yoox Net-A-Porter, invece, viaggia in territorio positivo (+0,8%).
Ancora in rialzo le utilities dopo i cali legati all’andamento in ascesa dei tassi: Terna +0,5%, Italgas +0,6%, A2A +0,4%. Dopo un avvio positivo è passata in rosso Enel (-0,2%).
Il miglior titolo è quello di Fca (+1%).
Intanto, sul mercato del debito, lo spread fra i Btp decennali e i Bund tedeschi di pari scadenza si allarga leggermente a quota 172 punti base.