Si avviano a una chiusura di settimana in rosso le Borse europee. I mercati sono in attesa delle indicazioni in arrivo oggi pomeriggio dai dati sull’occupazione Usa: secondo le previsioni, a giugno dovrebbero essere stati creati 178mila nuovi posti di lavoro.
A Milano l’indice Ftse Mib arretra di oltre mezzo punto percentuale, tornando sotto i 21 mila punti. Perdite inferiori, sullo 0,3%, per Parigi, Madrid e Francoforte. In terreno positivo solo Londra, poco sopra la parità.
Gli investitori si stanno adeguando a uno scenario di prossimi rialzi dei tassi con vendite di bond ma anche di titoli azionari. Il rendimento del Bund conferma stamattina il livello di 0,57% dove è salito ieri sera, massimo degli ultimi 18 mesi.
Il Btp tratta a 2,29%, in lieve rialzo su ieri sera, spread a 170 punti base. Ad appesantire i Btp rispetto al resto dei bond euro più stabili dopo le vendite di ieri contribuisce l’operazione di concambio del Tesoro, che ha emesso 1,807 miliardi a fronte dei 2 miliardi offerti del Btp febbraio 2033, ritirando 5 titoli con scadenza 2018-2019.
Sui listini azionari si salvano solo Utility e Assicurativi, poco sopra la parità, il resto è in rosso. Peggio di tutti Oil & Gas (-1,3%).
Il petrolio accelera infatti la discesa: Brent a 46,9 dollari al barile, in calo del 2,4%. Sono stati probabilmente i dati sulla produzione di greggio degli Stati Uniti, salita in modo vigoroso nell’ultima settimana, a spingere all’ingiù il mercato, inizialmente messo in movimento nel verso opposto dalla forte flessione delle scorte strategiche.
Scendono i titoli del settore energetico: Eni -0,8%, Saipem -1,7%, Tenaris -2%. In ribasso di oltre l’1% anche Total e Royal Dutch Shell.
Il rialzo dei tassi in Europa sostiene l’euro, scambiato a 1,142 contro il dollaro. Un importante membro della Bce come Bernard Coeuré ha detto in un’intervista che la ripresa economica in Europa si sta finalmente dispiegando, anche se l’inflazione resta ancora debole.
A conferma, sono arrivati stamattina i dati sulla produzione industriale della Germania di maggio, cresciuta dell’1,2% sul mese precedente, contro attese di +0,2%.
Scendono le banche, che ieri si sono spinte sui massimi da 18 mesi: in rialzo settimanale del comparto è del 3,6%. Unicredit -0,7%, Banco Bpm 1,5%, Intesa -0,7%.
Il titolo peggiore è Mediaset (-4,15%), zavorrato dal downgrade di Exane che ha tagliato la raccomandazione a Underperform da Neutral abbassando il target price a 2,70 euro da 3,50 euro. Conta anche la volontà di cedere l’ultimo anno di Champions alla concorrente Sky.
Campari -1,1%, scivola sui minimi da due mesi. JP Morgan ha alzato il target price a 5,8 euro da 5,5 euro, confermato Neutral. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 6,2 euro da 5,6 euro, confermato Hold.
Nel lusso Tod’s avanza dello 0,7%: Kepler Cheuvreux alza il giudizio a Hold da Reduce, ma abbassa il target price a 55 euro da 59 euro. Ferragamo -1,4%, cade sui minimi da inizio gennaio.
Sias +2%: MainFirst ha alzato il giudizio a Outperform da Neutral, target price a 11,60 euro da 8,20 euro. In un’intervista a Repubblica, Beniamino Gavio, parlando del Brasile, spiega che guarderà con interesse alle opportunità che si creeranno per effetto del consolidamento tra Atlantia e Abertis. Non è da escludere, ha aggiunto, la fusione tra Sias e Astm, non è all’ordine del giorno.