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Borse in ripresa, si sgonfiano oro e petrolio, Fineco star

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Prosegue il rimbalzo dei listini europei a fronte del relativo calo delle tensioni. Si attenuano infatti i venti di guerra in Medio Oriente e risale la propensione al rischio. Intanto, la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha annunciato che qualsiasi rappresaglia per l’uccisione del generale Qassam Soleimani sarà rivolta contro gli interessi americani. Piazza Affari mette a segno un rialzo dello 0,67% oltre i 23.700 punti, dietro Francoforte +1,1% ma davanti a Parigi e Madrid (rispettivamente +0,5 +0,3%).

L’inflazione della zona euro ha segnato un’accelerazione a dicembre. I prezzi al consumo nei 19 paesi sono aumentati dell’1,3%, con un incremento dello 0,3% su base mensile. La crescita più rapida dell’inflazione è dovuta all’aumento dello 0,2% su base annua dei prezzi energetici. In Italia si stima un rialzo del tasso di inflazione annuale dello 0,5%.

Il Brent arretra dai massimi degli ultimi mesi toccati ieri a 70,74 dollari, oggi scambia a 68,50 dollari. Il Wti ha toccato ieri un massimo a 64,70 dollari, oggi 62,90 dollari. Eni debole -0,2%, dopo i rialzi dei giorni scorsi sul prezzo del greggio sostenuto dalle tensioni geopolitiche 

L’oro passa di mano a 1.565 dollari l’oncia, ieri si spinto fino a 1.588 dollari, un prezzo che non vedeva da circa sette anni, ovvero dall’aprile 2013. Ritraccia Confinvest -7,5% che si sgonfia dopo il boom di acquisti della vigilia.

Il rendimento del Bund decennale tedesco è risalito a -0,27% da -0,31%. Btp 10 anni a 1,36% da 1,31%.  

Rimbalzano i bancari: Unicredit in rialzo dell’0,8%. Jefferies rafforza il Buy, alzando il target da 15 a 16 euro.

Movimenti più accentuati per il risparmio gestito con Azimut (+1,8%); Schizza Finecobank +3,3% dopo che il ceo Alessandro Foti, rispondendo a una domanda su un’eventuale scalata ostile ha affermato di non aver ricevuto nessun approccio formale, aggiungendo però che la banca non ha bisogno di difendersi. Equita sottolinea che “le prospettive rimangono molto positive”. Il rimbalzo dei bancari coinvolge anche Poste, +2,5%.

Tra le assicurazioni Unipol +2,2%, JPMorgan riprende la copertura con Overweight, target 6,35 euro.

Boccata d’ossigeno per Atlantia +2% dopo i recenti cali sui timori per la concessione di Aspi. Il summit tra società e governo è stato rinviato per dare più tempo per il negoziato. Aiutano anche le indiscrezioni su il nuovo piano del gruppo che prevede forti investimenti.

Riprende la via dei rialzi Stm +2,5% dopo i realizzi di ieri. Il tono è positivo sui migliorati rapporti commerciali Usa-Cina e sulla scia dell’high-tech a Wall Street ieri. Gli analisti sottolineano le previsioni positive del gruppo Usa Microchip.

Nel resto del listino:

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