BORSE IN RIPRESA IN ATTESA DI DRAGHI. L’EGITTO NON FA PAURA
VOLA TELECOM ITALIA MEDIA, OK PER FIAT E FINMECCANICA
I listini si lasciano alle spalle le tensioni dovute alla crisi di governo in Portogallo e al colpo di stato in Egitto e attendono ora le decisioni della Bce e le parole del presidente Mario Draghi.
Alle 13.45 la Banca centrale europea dovrebbe confermare il tasso di riferimento sull’euro allo 0,75%.
Al solito, il clou sarà rappresentato dalla conferenza stampa del presidente. Sempre stamane prima riunione della Bank of England sotto la direzione del neo governatore Mark Carney.
A Piazza Affari, il Ftse Mib sale dello 0,43% a quota 15.348.
Piu’ toniche Francoforte +0,54%, Londra +1,09% e Parigi +0,8% e Madrid +0,88%. La Borsa egiziana festeggia la caduta di Mohamed Morsi. L’indice principale Egx 30 ha aperto la seduta con un balzo del 7,1% all’indomani del colpo di stato militare che ha deposto Morsi. L’esercito ha designato come presidente ad interim il presidente della Corte Costituzionale Adly Mansour.
Il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,52%, lo spread con il Bund è a quota 285 in allargamento di 2 punti base.
Il petrolio, salito ieri al massimo degli ultimi 12 mesi, accenna lievemente a scendere: Brent a 105,5 dollari al barile (-0,2%).
Eni, fortemente impegnata nell’estrazione di petrolio e gas in Egitto, sale dello 0,32%, la controllata Saipem guadagna lo 0,86%.
“Il prezzo del petrolio è più orientato al ribasso che al rialzo, ma come vedete è molto sensibile alle situazioni politiche internazionali”. Così l’ad dell’Eni, Paolo Scaroni. “Nel nostro piano – ha proseguito Scaroni – abbiamo il petrolio a 90 dollari al barile e la consideriamo una cifra realistica. Non lo vedo salire, salvo situazioni internazionali drammatiche”.
Sono incerte le banche: arretrano Unicredit- 1,12%, Bpm -2,05%, Mediobanca -1,09%. Positive Intesa +0,81% e MontePaschi +1,82%.
Unipol guadagna l’1,6%. Dopo aver annunciato la rinuncia al ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento con il quale l’Antitrust ha autorizzato a giugno dello scorso anno l’operazione di aggregazione con il gruppo FonSai +1,47% solo dopo alcune cessioni.
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, continua a salire Mediaset +1,2% grazie ai segnali di ripresa del mercato pubblicitario.
Bene Finmeccanica +0,85% . L’assemblea Finmeccanica ha approvato l’ingresso in Cda di Gianni De Gennaro e Alessandro Minuto Rizzo, indicati dall’azionista Tesoro che ha designato De Gennaro alla presidenza. Entra nel board anche Dario Frigerio, indicato da Assogestioni.
Buon rialzo di Fiat +1,99% sostenuta da JP Morgan che ha alzato il target price a 6 euro.
Enel avanza di un lieve +0,25%.
Telecom Italia +0,1%.”Siamo qui per verificare la fattibilita’ dello scorporo della rete e di H3g”. E’ quanto ha affermato il consigliere di Telecom Tarak Ben Ammar all’ingresso al cda di Telecom Italia. Dopo essersi augurato ”che non sia l’ennesima riunione transitoria” ha confermato che ”il cda sta valutando operazioni importanti”.
Scatta Telecom Italia Media, + 16,89%, grazie alla vendita di Mtv a Viacom. Il 51% di Mtv Italia a Viacom è stato ceduto per un corrispettivo pari a 10 milioni di euro, che sara’ sottoposto ad un aggiustamento alla data del closing sulla base della variazione del capitale circolante. Telecom Italia Media si e’ impegnata a rinunciare a crediti finanziari per 9,7 milioni di euro.
In calo invece Brunello Cucinelli – 1,2%. Kepler-Cheuvreux ha tagliato il giudizio a “neutral” da “outperform” ma il target price sale a 20 euro dal precedente 18,5 euro. Da inizio anno il titolo guadagna il 45%.