La bilancia dei mercati punta a fine mattina verso il segno più dopo una partenza contrastata. Ma la volatilità si mantiene su livelli elevati. L’unica certezza è che il taglio dei tassi a sorpresa praticato ieri dalla Fed non ha esaurito le azioni delle banche centrali, specie sul fronte della liquidità. Intanto la Bce, pur confermando la riunione del direttorio del 12 marzo, ha vietato tutti i viaggi dei membri del Consiglio esecutivo e degli impiegati “non essenziali” fino al 20 aprile 2020, “quando la situazione sarà rivalutata”.
Piazza Affari (+1,17%) risale sopra i 22 mila punti. In mattinata è stato comunicato il Pil italiano del quarto trimestre che si è attestato a -0,3%.
In terreno positivo anche gli altri listini: Parigi + 1,21%, Francoforte +1,1%, Madrid +1,1%. Meglio, fuori dall’area euro, Londra e Zurigo, entrambe +1,4%.
I future di Wall Street sono in rialzo: S&P500 +1,9%, Nasdaq +2%, Dow Jones +2%. Il mercato è spinto dall’andamento delle primarie democratiche Usa: Joe Biden ha scavalcato il socialista Bernie Sanders che si è però aggiudicato la California.
Il rendimento del Treasury Note a dieci anni si attesta a +0,94%, -5 punti base. Nel corso della giornata, uscirà la variazione degli occupati Usa, l’Ism non manifatturiero e le scorte di petrolio greggio.
Il rendimento del Btp frena sotto l’1% a 0,91%. Lo spread scivola a 154 punti. Bund a -0,64% -1 punti base.
Il cross dollaro euro si stabilizza a 1,115, dopo aver toccato in serata i massimi da inizio anno a 1,121.
Lo yuan è tornato sui livelli di cinque settimane fa, a 6,93 su dollaro, oggi -0,4%.
Oro in ribasso dello 0,3% a 1.641 dollari, dal +3,2% di ieri.
Petrolio Brent in rialzo dello 0,2% alla vigilia della riunione dell’Opec+. Eni +1,3%. Tenaris +0,4%: Bernstein alza il target price a 14,3 euro.
Nel mondo, i casi accertati di coronavirus sono saliti a 93.000. La maggior parte sono ancora in Cina, dove sono saliti di 119 a 80.270, con 49.856 dimessi per guarigione. Le persone positive al coronavirus in Italia sono 2.263, circa 500 in più rispetto a lunedì (quando c’era stato un aumento di 342 casi). Mille sono in isolamento domiciliare, 1.034 ricoverate con sintomi e 229 in terapia intensiva. L’88% delle persone infette si trova in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. I morti sono 79, di cui 27 solo ieri. Le persone guarite sono in tutto 160, 11 in più rispetto a lunedì.
Alcuni Comuni della bergamasca attorno ad Alzano, ad altissima densità industriale, potrebbero diventare la nuova zona rossa visto il numero dei contagiati.
Brilla in mezzo al grigiore Exor: +3,51% a 65,52 euro. La holding ha comunicato di aver venduto la sua controllata Partner Re per 9 miliardi di dollari in contanti alla francese Covea, anch’essa attiva nel ramo della riassicurazione. Prima del passaggio di proprietà, Partner Re distribuirà un dividendo pari a 50 milioni di dollari. Ricca la plusvalenza: la finanziaria degli Agnelli aveva comprato la compagnia nel 2016 per 6,7 miliardi di dollari.
Fiat Chrysler (+0,8%) ha annunciato la ripartenza della produzione degli impianti localizzati in Serbia, operanti a ritmo ridotto a causa dalla mancanza di forniture dalla Cina. Negli Stati Uniti, alcune case automobilistiche hanno pubblicato i dati mensili sulle immatricolazioni, i dati parziali segnalano un incremento. In caduta libera Renault (-5%), nonostante l’annuncio del varo di una linea di auto elettriche low cost.
Ancora su Piaggio (+3%). Positive Leonardo (+0,2%) e Stm (+0,3%). Le utility approfittano del calo dei tassi: Enel +1%, Snam +1,3% e Terna +1,3%.
Ancora in calo Banco Bpm (-2%): Morgan Stanley abbassa il target price a 1,90 euro. Rimbalzano invece sia Intesa (+0,7%) che Ubi (+2%).
In flessione Bper Banca (-1,7%), al quinto giorno consecutivo di ribasso.
Generali +0,7%, da -1% di stamattina. Poste italiane +1,2%.