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Borse in rimbalzo, ma con nervi a fior di pelle in attesa dei dazi di Trump. Piazza Affari archivia il trimestre con +12%

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Tutti sono col fiato sospeso oggi in attesa dell’annuncio dei dazi domani, il “Giorno della Liberazione” come lo ha definito Donald Trump. Ieri, dopo un serie di vendite iniziali, i mercati Usa hanno chiuso poco sopra la parità, mentre alcuni mercati come Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud sono risaliti dell’1% o anche più, mentre i futures mostrano una ripresa delle borse europee. Tuttavia i nervi sono sicuramente a fior di pelle, con l’oro, il bene rifugio supremo, che ha segnato il suo picco massimo storico per la quarta sessione consecutiva.

Save the date: domani ore 15 (ora Usa) al White House Rose Garden

I trader hanno ottenuto solo qualche dettaglio su quando Trump annuncerà il suo piano tariffario reciproco: mercoledì alle 15:00 (notte per l’Europa) in un evento al White House Rose Garden. Ma l’entità delle sue imposte resta poco chiara. In vista dell’imminente annuncio, gli investitori si sono astenuti dall’assumere posizioni elevate a causa delle preoccupazioni su come le tariffe influenzeranno la crescita economica e l’inflazione nella più grande economia del mondo.

Domenica Trump ha detto ai giornalisti che ha intenzione di lanciare tariffe reciproche con “tutti i paesi”, spegnendo le speranze che di un annuncio moderato. Ma quando lunedì gli è stato chiesto se stesse pianificando una tariffa universale o tasse sui singoli paesi, Trump ha esitato, dicendo: “Lo vedrete tra due giorni, forse domani sera o probabilmente mercoledì”. E ha aggiunto: “Saranno reciproci. Quindi qualunque cosa ci facciano pagare, noi la facciamo pagare a loro, ma siamo più gentili di quanto non siano stati loro”, ha detto. “Si sono approfittati di noi e saremo molto gentili rispetto a quanto sono stati loro. I numeri saranno inferiori a quanto ci hanno fatto pagare e in alcuni casi potrebbero essere notevolmente inferiori”. Trump ha già imposto tasse su Canada, Messico e Cina, i tre maggiori partner commerciali degli Stati Uniti, oltre che su automobili, acciaio e alluminio. Le tasse sulle importazioni di rame potrebbero arrivare entro poche settimane. Trump ha anche minacciato dazi sulle importazioni di prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname.

Trump ha anche detto che è disposto ad accettare un rialzo dell’inflazione negli Usa, pur di ridefinire le regole del gioco del commercio globale, nonostante un recente dato elevato dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) abbia alimentato i timori del mercato di stagflazione. Goldman ha aumentato la sua stima sulle probabilità di una recessione al 35% e ha previsto tre tagli dei tassi da parte della Fed quest’anno.

Wall Street recupera sul finale. Ma crollano i farmaceutici

A Wall Street le azioni sono oscillate selvaggiamente ieri, con l’ indice S&P 500 che è arrivato a perdere anche l’1,7% all’inizio, per poi recuperare e chiudere in rialzo dello 0,6% arrivando a 5.612 punti. Tuttavia, il benchmark azionario generale ha registrato il suo peggior mese e il peggior trimestre dal 2022. Il Dow Jones ha chiuso con un rialzo dell’1,00%, invertendo la tendenza rispetto alla serie di tre ribassi consecutivi, cominciata mercoledì scorso. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,02%); in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,47%).

Le azioni delle case farmaceutiche statunitensi sono crollate ieri dopo la notizia che il massimo responsabile dei vaccini della Food and Drug Administration, Peter Marks, è stato costretto a dimettersi, l’uscita di scena più importante presso l’ente regolatore mentre l’amministrazione Trump intraprende una revisione delle agenzie sanitarie federali. Il settore farmaceutico e biotecnologico è sotto pressione da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca all’inizio di quest’anno. Le azioni sono scese a causa dei timori che i vasti piani di Trump in materia di tariffe riguarderanno anche i farmaci, tradizionalmente esclusi da tali imposte, e i piani del Segretario della Salute e dei Servizi Umani Robert F. Kennedy Jr. di rinnovare le agenzie federali. Moderna ha terminato le contrattazioni a -8,90%

Borse Asia in rialzo. Migliora l’industria cinese. Occhi a Taiwan

Quasi tutte le borse le borse dell’Asia Pacifico sono in rialzo e l’industria cinese mostra di non soffrire per ora i dazi di Trump. L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,3%. L’attività manifatturiera cinese è migliorata al ritmo più veloce degli ultimi quattro mesi, una sorprendente dimostrazione di resilienza in un periodo segnato dal duro confronto sui commerci con la nuova amministrazione insediatasi alla Casa Bianca a inizio anno. L’indice Caixin dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero è salito a 51,2 a marzo da 50,8 a febbraio, sopra le attese di 50,6.

Severo avvertimento a Taiwan da Pechino. La borsa di Taipei guadagna il 2,4%. L‘esercito cinese ha annunciato di aver lanciato esercitazioni intorno a Taiwan, in quello che il suo portavoce, il colonnello Chi Yi, ha definito un “severo avvertimento” e “una forte deterrenza” nei confronti dei presunti separatisti dell’isola autogovernata. Queste esercitazioni si concentrano principalmente “sulla preparazione di pattuglie al combattimento mare-aria”, sull’assalto “a obiettivi marittimi e terrestri” e sul blocco “di aree e rotte chiave”. L’esercito taiwanese ha attivato il suo “meccanismo di risposta” alla nuova ondata di esercitazioni militari volute da Pechino, definite dalle autorità locali, una “sfida aperta all’ordine internazionale” e un comportamento che mina la “stabilità regionale”. “Tutto il personale di servizio è in stato di massima allerta e agirà in base al principio di non aggravare il conflitto o provocare dispute, rispondendo con cautela alle incursioni nella ‘zona grigia’. Le forze armate hanno la capacita’, la determinazione e la fiducia per difendere la sovranita’ nazionale e la sicurezza del popolo”, ha dichiarato il Ministero della Difesa nazionale di Taiwan.

Il Giappone prepara il negoziato con Trump. La borsa di Tokyo ha annullato i guadagni e si avvia a chiudere sulla parità. In vista del cambio di regime doganale con gli Stati Uniti, il governo giapponese tiene pronte misure di supporto alle imprese. Il primo ministro Shigeru Ishiba ha dichiarato che l’esecutivo metterà a disposizione circa 1.000 centri di consultazione in tutto il Paese per consigliare le aziende più piccole.

La borsa di Seul è in rialzo, indice Kospi +1,7% nel finale di seduta. Debole l’azionario dell’India: indice BSE Sensex di Mumbai -0,2%. Borsa di Sidney in positivo, indice S&P ASX200 +1%.

In Australia, la banca centrale ha mantenuto invariato il suo tasso di interesse chiave in una decisione ampiamente attesa, affermando di voler vedere più prove che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l’obiettivo prima di allentarsi ulteriormente. Il dollaro australiano è salito leggermente .

Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio si è stabilizzato dopo il balzo di lunedì, quando Trump ha suggerito che gli Stati Uniti potrebbero lavorare per ridurre le spedizioni di greggio dalla Russia. I prezzi dell’oro sono saliti sopra i 3.133 dollari l’oncia per la prima volta, dopo un’impennata dell’1,4% nella sessione precedente.

Borse europee: a Piazza Affari occhi a Unicredit, Poste Italiane e Tim

Le borse europee potrebbero aprire in rialzo: future EuroStoxx50 +0,5%.

Piazza Affari, che si avvia a chiudere il primo trimestre con un guadagno dell’11,70% e nota per essere il listino più generoso in Europa con gli investitori, si prepara alla stagione di distribuzione dei dividendi tra la fine di aprile e maggio: nel 2025 è atteso lo stacco di oltre 41 miliardi di cedole, in crescita del 13,5% rispetto all’anno precedente.

Oggi escono i dati sull’inflazione della zona euro, anticipati tra ieri e venerdì, dalle indicazioni arrivate da Germania, Italia, Francia e Spagna.

Occhi al mercato francese. Marine Le Pen, esponente del partito di destra, presenterà ricorso contro la condanna per appropriazione indebita che le impedisce di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027.
Una delle candidate preferite per succedere al presidente Emmanuel Macron, Le Pen si dichiara innocente e afferma che la sentenza è stata politicizzata.

Tim/ Poste Italiane. Vivendi ritirerà la causa contro la vendita della rete di Tim nell’ambito dell’accordo siglato con Poste Italiane sulla compravendita di una quota del 15% che porterà il gruppo guidato da Matteo Del Fante a diventare il primo azionista dell’ex monopolista telefonico. Lo riferiscono due fonti a conoscenza della situazione, spiegando che il ritiro della causa avverrà al closing dell’operazione con Poste, previsto nel corso del primo semestre, dopo il passaggio in Antitrust. Il governo pensa di aumentare la soglia delle offerte per le grandi società quotate, Reuters suggerisce che Poste italiane potrebbe approfittare della norma per aumentare la quota in TIM dal 24,81% al 29,9%.

Monte Paschi non è d’accordo con la raccomandazione di Iss, che venerdì ha invitato gli azionisti della banca a votare contro la proposta di aumento di capitale al servizio dell’Ops su Mediobanca, giudicando l’analisi del proxy “inaccurata e incompleta”. E’ quanto si legge in una lettera agli azionisti.

ENI La società, Plenitude ed Energia Infrastrutture Partner (Eip) hanno dato esecuzione all’accordo, annunciato lo scorso novembre, per l’incremento della partecipazione di Eip in Plenitude attraverso un aumento di capitale pari a circa 209 milioni di euro.

Unicredit. L’offerta su Banco Bpm arriva in Consob. Entro lunedì 7 aprile o, secon alcuni media già giovedì 3 aprile l’autorità che vigila sulla borsa dovrebbe dare luce verde al prospetto dell’operazione che ha appena ottenuto l’ok della Bce

Iren ha esercitato l’opzione call per l’acquisto del 47,23% del capitale sociale di Egea Holding detenuto da MidCo 2024 per arrivare al 100% della utility.

Enav ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati a 1,037 miliardi di euro, in aumento del 3,7% rispetto al 2023, un Ebitda di 310,9 milioni, +3,6% a/a, ed un utile netto consolidato a 125,7 milioni di euro, in crescita dell’11,5% rispetto al 2023. Il Free cash flow, spiega una nota, si attesta a 199,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al 2023 (+60,1 milioni di euro) Il Cda ha proposto di distribuire un dividendo, relativo al 2024, pari a 0,27 euro per azione, in aumento di circa il 17% rispetto al 2023. L’ad Pasqualino Monti ha sottolineato che “il 2024 è stato un anno record.

Banca Generali: Deutsche Bank alza il target da 56 a 61,4 euro e rafforza il BUY:

Juventus La squadra ha vinto 1-0 in casa contro il Genoa nella prima partita sotto la guida di Igor Tudor. Exor ha versato 15 milioni per sostenere un possibile aumento di capitale, dopo che l’uscita dell’ex allenatore Thiago Motta e le recenti performance hanno portato il club a rivedere i risultati attesi per marzo e giugno, nonché le prospettive per il 2025-2026.

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