Le borse non si scrollano di dosso i timori di una prossima recessione, nonostante il leggero miglioramento del sentiment degli imprenditori tedeschi. I listini europei archiviano una seduta debole, mentre Wall Street risulta quanto mai volatile e al momento è in territorio negativo, nella settimana della ripresa dei colloqui in Cina sui dazi e nell’attesa dell’evento di Apple (-0,7%) che, presenterà stasera il servizio tv in streaming e una piattaforma per la lettura dei giornali.
Piazza Affari rimane piatta, -0,09%, 21.059 punti, con le vendite compensate dagli acquisti su galassia Agnelli e Campari (+3,19%), quest’ultima promossa “buy” da Goldman Sachs.
Debole l’obbligazionario: il rendimento del Btp 10 anni torna al 2,5% e lo spread con il Bund si amplia a 251.90 punti base (+1,29%). Attesi in serata i dettagli dell’asta a medio lungo di giovedì 28 marzo. Secondo Unicredit, il Tesoro offrirà il nuovo Btp a 5 anni e le riaperture del decennale agosto 2029 e del Ccteu gennaio 2025 forse assieme a un altro Ccteu. Domani inoltre prenderanno il via le aste di fine mese con il collocamento di Ctz e Btpei.
Nel resto d’Europa: Francoforte -0,15%; Parigi -0,18%; Madrid -0,21%. Londra è la peggiore, -0,41%, con la sterlina che nel finale si deprezza nei confronti della moneta unica (0,858), mentre l’Unione Europea si prepara a una hard Brexit, poiché i rischi di uno scenario senza accordo risultano “sempre più verosimili”.
L’euro risale leggermente anche nei confronti del dollaro, in area 1,1315 alla luce dell’indice Ifo di fiducia delle aziende tedesche, migliore delle stime degli analisti. Un ottimismo che non scaccia i timori sull’economia globale, alimentati venerdì dai dati deboli sulla manifattura tedesca e dall’inversione della curva dei tassi Usa tra il titolo a tre mesi e T-bond decennale.
Senza bussola il petrolio, con il Brent a 67,18 dollari al barile. L’incertezza fa bene all’oro, che in questo clima calamita gli investimenti e sale a 1322,3 dollari l’oncia.
Fra le blue chip di PIazza Affari si distinguono Campari, grazie a GS che porta il target di prezzo a 10 euro, scommettendo sulle potenzialità di penetrazione in Usa dell’Aperol. I nuovi rumors su prossime alleanze fanno bene a Fca, +2,02%. Si mette in scia Exor +1,85% e nella scuderia si distingue anche Ferrari +1,31%.
Le vendite mandano in rosso Stm, -3,86%; Pirelli -1,48%; Fineco -1,56%; Moncler -1,53%.
Banche in leggero calo, con l’eccezione di Unicredit +0,14%.
Fuori dal listino principale prosegue la riscossa di Gima Tt che anche oggi guadagna il 4,29%.
A tappeto Fincantieri -3,87%, dopo l’avaria che ha coinvolto nel fine settimana una delle navi dell’armatore norvegese Viking Ocean Cruises, costruita dal gruppo italiano.