La settimana inizia con messaggi concilianti da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi, anche se dopo due mesi di montagne russe i trader sono restii a scommettere tutto su un Trump più tenue. Nel fine settimana, Bloomberg ha riferito che gli Stati Uniti sperano di raggiungere un accordo di tregua tra Russia e Ucraina entro il 20 aprile, mentre Trump ha affermato che gli sforzi per attenuare il conflitto sono “abbastanza sotto controllo”. Morgan Stanley vede finalmente filtrare sui consumi cinesi i numerosi stimoli del governo.
L’oro si è attestato appena al di sotto del massimo storico della settimana scorsa, con un valore di 3.021 dollari l’oncia, mentre il bitcoin si è attestato a 87.000 dollari.
Il punto sui dazi
Nella gran confusione della politica commerciale sui dazi, nel weekend è sembrato emergere per lo meno qualche distinguo. L’amministrazione Trump si sta preparando al 2 aprile, il “Liberation Day” il giorno in cui dovrebbe scattare il prossimo round di tariffe statunitensi che ora sembra essere più mirato rispetto agli annunci globali iniziali, hanno ai media Usa alcuni funzionari a conoscenza della questione. Si prevede che l’ambito di applicazione delle tariffe sarà più limitato di quanto inizialmente previsto, con alcuni paesi esenti, mentre le tariffe esistenti sull’acciaio e altri metalli potrebbero non essere cumulative. Trump annuncerà tariffe reciproche su larga scala su nazioni o blocchi, ma è pronto a escluderne alcune e, per ora, l’amministrazione non sta pianificando tariffe separate e specifiche per settore. Bloomberg e il Wall Street Journal hanno riferito domenica che Trump non imporrà tariffe su automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori.
Trump ha detto nel weekeend che ha intenzione di parlare con il presidente cinese Xi Jinping e che il responsabile del commercio statunitense parlerà con il suo omologo cinese questa settimana.
Il senatore repubblicano statunitense Steve Daines e i dirigenti di diverse aziende straniere, tra cui Apple e Pfizer hanno incontrato domenica il vice premier cinese He Lifeng e hanno avuto rassicurazioni sul potenziale imprenditoriale del Paese.
Nonostante tutto ciò, i mercati per ora sono fermi sull’annuncio dei dazi reciproci proposti da Trump sui paesi partner commerciali. Secondo le ultime stime, i dazi sono imminenti e hanno effetto immediato, in particolare sul 15% dei paesi che hanno i dazi più elevati e grandi volumi commerciali con gli Stati Uniti, che il Segretario al Tesoro Scott Bessent definisce i “Dirty 15“.
L’Unione Europea è in uno stato d’animo conciliatorio e ha rinviato a metà aprile l’adozione delle prime contromisure contro gli Stati Uniti. Ciò significa che i dazi del 50% sul bourbon, sul vino, sulla carta igienica e su altri beni provenienti dagli Stati Uniti sono in fase di revisione. Francia e Italia, i maggiori esportatori di vino negli Stati Uniti, sono intenzionate a evitare una guerra commerciale, così come il primo ministro Micheal Martin dell’Irlanda, esportatrice di whisky, che si è dichiarato soddisfatto della decisione dell’Europa di “rispondere in modo saggio e strategico”.
Borse asiatiche poco variate. Morgan Stanley vede sui consumi cinesi l’impatto degli stimoli
I mercati finanziari hanno iniziato lunedì con un po’ più di ottimismo, con i future sulle azioni statunitensi in rialzo e il dollaro stabile in vista di una settimana guidata dai dati e dalla minaccia di forti aumenti dei dazi doganali statunitensi. Venerdì le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo, ben al di sotto dei minimi, con il Dow e l’S&P che hanno chiuso in leggero rialzo, mentre il Nasdaq ha guadagnato mezzo punto percentuale.I rendimenti dei titoli del Tesoro USA decennali sono scesi di 38 punti base dai massimi di metà febbraio, attestandosi al 4,28%.
Le azioni giapponesi sono in lieve calo dopo che la Banca del Giappone ha segnalato un possibile rialzo dei tassi, citando la persistente inflazione alimentare e il suo impatto sui salari. Il Nikkei 225 ha chiuso in ribasso dello 0,18% a 37.608,49. Il Governatore della BOJ, Kazuo Ueda, ha affermato che i costi alimentari ostinatamente elevati potrebbero avere un impatto duraturo sull’inflazione e sulla crescita dei salari, suggerendo la volontà della banca di continuare ad aumentare i tassi dall’attuale 0,5%. Ueda ha anche avvertito dell’incertezza derivante dai potenziali dazi statunitensi sotto la nuova amministrazione Trump, ma ha detto che la BOJ potrebbe tenerne conto nelle sue prospettive trimestrali alla riunione del 30 aprile-1 maggio, lasciando spazio per un rialzo dei tassi prima del consenso del terzo trimestre.
Sul fronte economico, il settore privato giapponese ha subito una contrazione a marzo, con l’au Jibun Bank Flash Composite PMI sceso a 48,5 da 52,0 a febbraio. I servizi sono scesi a 49,5 da 53,7 a causa dell’aumento dei costi che ha colpito la spesa, mentre il settore manifatturiero si è ulteriormente deteriorato a 46,5 da 48,4, il calo più netto da un anno a questa parte. I costi degli input sono aumentati e la fiducia delle imprese ha toccato un minimo di 50 mesi, a causa delle preoccupazioni sui costi e sul commercio.
Le azioni della Cina e di Hong Kong sono sostanzialmente ferme stamane, mentre gli investitori sono diventati cauti con l’avvicinarsi della scadenza dei dazi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e senza nuovi stimoli di mercato in vista. L’indice cinese delle blue-chip CSI300 è salito dello 0,2% a metà seduta, mentre lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,3%. Il benchmark di Hong Kong Hang Seng è sceso dello 0,1%. La banca centrale cinese ha ribadito la sua posizione di tagliare il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche e i tassi di interesse al “momento opportuno” durante una riunione trimestrale del suo comitato di politica monetaria. Le azioni di Hong Kong sono aumentate di circa il 18% quest’anno, il guadagno più grande tra tutti i principali mercati, ma un calo del 4,4% in due sessioni alla fine della scorsa settimana ha indicato una pausa nel flusso di denaro mentre i trader valutano le loro prossime mosse (e quelle di Trump).
Morgan Stanley ha alzato la sua previsione di crescita del PIL 2025 per la Cina di 50 punti base, portandola al 4,5%, citando l’impatto delle misure di stimolo sui governi locali e sui consumi che hanno iniziato a filtrare “portando a dei germogli verdi”. Le azioni dei metalli non ferrosi sono aumentate dell’1,5% in Cina, mentre le azioni immobiliari sono scese dell’1,1%. Il sentiment per le major tecnologiche di Hong Kong è rimasto negativo, con le azioni che sono scivolate dello 0,2%. Al centro dell’attenzione ci sono i conti della casa automobilistica BYD della piattaforma video Kuaishou così come di alcune banche cinesi e di diverse agenzie immobiliari.
Nei mercati emergenti, il fragile mercato azionario dell’Indonesia ha subito un altro forte calo mentre la lira turca è in bilico poiché l’incarcerazione del principale rivale del presidente Tayyip Erdogan ha destabilizzato gli investitori.
Borse europee positive in attesa dei dati sui Pmi
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future Eurostoxx 50 +0,5%.
Oggi l’attenzione è per i dati dell’indice globale dei responsabili degli acquisti (PMI), che probabilmente confermeranno l’improvviso impulso dato dalla politica fiscale alle economie tedesca, francese e di altri paesi europei.
Tim. Vivendi ha iniziato a ridurre la sua partecipazione in Telecom Italia, vendendo circa il 5% delle quote nell’ultima settimana, scendendo dal 23,8% al 18,4% e incassando circa 220 milioni. Secondo quanto ipotizzato da diversi quotidiani nel corso del fine settimana, Vivendi potrebbe vedere tutta o in parte la propria partecipazione rimanente in Tim a Poste Italiane, secondo azionista del gruppo, e al fondo di private-equity CVC. Secondo Il Messaggero Tim ha dato mandato a Credit Agricole, Intesa e UniCredit di gestire la modifica di una propria linea di credito da 4 miliardi di euro, in scadenza l’anno prossimo. L’obiettivo è di portarla a 3 miliardi ed estenderla al 2030, spiega l’articolo.
Iveco Group valuta la cessione della divisione Difesa – Iveco Defence Vehicles – per raccogliere fino a 1,5 miliardi, sfruttando la crescente domanda di asset militari. Il gruppo controllato da Exor è in contatto con potenziali acquirenti, tra cui Leonardo, che potrebbe presentare un’offerta con Rheinmetall e fondi di private equity. Iveco aveva già annunciato a febbraio la possibilità di una cessione o uno spin-off ma alcune parti avrebbero riserve sulla valutazione.
Banca Mediolanum JPMorgan ha avviato la copertura con Overweight e target price a 17,40 euro.
Banco BPM La Banca centrale europea deciderà al più tardi entro questa settimana se il regime di favore in termine di capitale regolamentare sulle partecipazioni assicurative delle banche, noto come ‘Danish compromise’, possa applicarsi anche quando le controllate assicurative acquistano una società di asset management. Lo ha riferito una fonte vicina alla situazione.
Leonardo UBS ha tagliato il rating a Neutral.
Snam Una pace tra Ucraina e Russia potrebbe portare l’Europa a riattivare qualche limitato flusso di gas na discesa dei prezzi”. Lo afferma l’AD Stefano Venier in un’intervista al Corriere della Sera di domenica.
Stellantis Sta proponendo una nuova serie di incentivi all’uscita per alcuni lavoratori degli stabilimenti di Detroit, Ohio e Illinois.
Unicredit L’acquisizione di Banco BPM senza la sua fusione all’interno del gruppo UniCredit ridurrebbe di 200 milioni le sinergie di costo previste dall’operazione, si legge in un’integrazione ai documenti assembleari di UniCredit pubblicata a richiesta di Consob. L’impatto negativo addizionale sul Cet1 di UniCredit derivante da un’acquisizione di Anima da parte di Banco Bpm senza i benefici del ‘Danish Compromise’ è quantificato in 44 punti base in caso di adesioni al 100% all’offerta, in aggiunta ai 78 punti base dell’impatto stimato nello scenario di piena adesione o comunque fusione dei due istituti.
Juventus Ha esonerato l’allenatore Thiago Motta, affidando la squadra a Igor Tudor.
Maire Tecnimont Barclays ha tagliato la raccomandazione a “underweight” da “equal-weight”.