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Borse in rialzo in attesa della Fed. A Milano rimbalzano Recordati e Campari, giù Leonardo e banche

Imagoeconomica

Borse in rialzo (Piazza Affari esclusa) mentre continua la stagione delle trimestrali ed entra nel vivo anche la due giorni delle banche centrali, con la Bank of Japan che alza i tassi in attesa della Federal Reserve, che però secondo gli analisti oggi non toccherà i tassi, rinviando il taglio a settembre. Sullo sfondo, l’attenzione si concentra sul Medio Oriente, dove la tensione è alle stelle dopo l’uccisione a Teheran (Iran) del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. La notizia ha messo le ali al prezzo del greggio.

Le banche centrali

È il giorno della Federal Reserve: sui tassi, scommettono all’unanimità gli analisti, non ci sarà alcuna novità. La banca centrale americana lascerà tutto così com’è, rimandando la prima sforbiciata a settembre. Le orecchie dei mercati però rimarranno ben tese per cogliere qualsiasi indicazioni del presidente Jerome Powell che riesca ad avvalorare questa ipotesi.

Nel frattempo, in Giappone, dove il Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,45%, la BoJ ha alzato i tassi d’interesse dello 0,25% da una fascia compresa tra lo zero e lo 0,1% e dimezzando in parallelo il corposo piano di acquisto delle obbligazioni statali. Prende così ufficialmente il via la stagione della normalizzazione dopo anni di politica monetaria ultra espansiva. 

A luglio peggiora l’inflazione europea

Sul fronte macro novità importanti arrivano dal vecchio continente, dove a luglio, l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è rimasto invariato rispetto a giugno. Secondo la stima preliminare, su base annua l’inflazione è salita del 2,6%, dopo il 2,5% di giugno. Il dato è superiore alle attese, che erano per un +2,3% a luglio su base annua. 

Stabile la disoccupazione tedesca, con il tasso di disoccupazione di luglio al 6%. In Italia l’Istat ha stimato che a maggio il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, è calato in termini congiunturali dello 0,9% in valore (-0,4 % in volume), con dinamiche negative sul mercato interno (-0,7% in valore e -0,3% in volume) e su quello estero (-1,4% in valore e -0,6% in volume). Su base tendenziale, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, ha registrato una flessione sia in valore (-4,8%) sia in volume (-3,4%), con diminuzioni del 4,4% sul mercato interno (-3,2% in volume) e del 5,5% su quello estero (-3,6% in volume). 

Europa positiva in attesa della Fed: trainano le trimestrali

In questo contesto, lo Stoxx 600 sale dello 0,85% trainato dal boom di Asml (+6%). Secondo Reuters, una nuova norma Usa sulle esportazioni di apparecchiature per chip dall’estero verso la Cina esenterebbe alcuni alleati, tra cui il produttore olandese.

Tra i listini, Amsterdam è il migliore, con un rialzo dell’1,5%. A guidare i rialzi c’è anche Airbus (+3,3%) dopo i risultati del secondo trimestre. Sugli scudi anche Parigi che guadagna l’1%. Francoforte avanza invece di oltre mezzo punto percentuale, mentre Milano perde terreno strada facendo e a metà pomeriggio segna +0,45%. A pesare da Leonardo e dalle banche. Fuori dalla Ue è tonica Londra (+1,38%) dove Hsbc vola del 4%: la banca si è impegnata a riacquistare 3 miliardi di dollari in azioni dopo aver registrato un utile stabile nel primo semestre.

In controtendenza Madrid (-0,78%) zavorrata da Bbva (-3,8%) indebolita dal timore di un rilancio dell’offerta su Sabadell.

Occhi anche sugli Stati Uniti dove il Nasdaq vola di oltre il 2% trascinato dal titolo Nvidia, che guadagna circa il 7,5% grazie all’ottima trimestrale di Amd (+8,5%) e dalla decisione di Morgan Stanley di sceglierlo tra i migliori titoli da acquistare. Microsoft è in calo dell’1,7% in seguito a una trimestrale positiva che però ha deluso le attese su cloud e IA. Tra i listini, corre anche lo S&P 500 (+1,45%), mentre il Dow Jones segna +0,24%.

 A Piazza Affari rimbalza Campari, giù Leonardo e banche

​​Recordati rialza la testa a Piazza Affari dopo lo scivolone della vigilia (-6,8%), giudicato “del tutto ingiustificato” dagli analisti. Le quotazioni della società guadagnano il 3,24% all’indomani della pubblicazione di conti trimestrali che hanno consentito di rivedere al rialzo le stime sull’intero 2024. 

Dopo le forti perdite di ieri che hanno seguito la pubblicazione della trimestrale, giudicata deludente, rimbalza anche Campari (+3%), seguita da Diasorin (+2,33%), Iveco e Stm, entrambe a +2,2%. Acquisti anche su Tenaris, Amplifon e A2a, che segnano rialzi compresi tra l’1,8% e il 2%.

È invece in rosso Leonardo (-2,8%) sulla scia della semestrale in linea con le attese. Deboli le banche: Pop Sondrio (-2,27%), Bper (-1,38%), Banco Bpm (-0,62%), Mps (-0,5%). Sotto la parità Intesa Sanpaolo (-0,1%) dopo l’ottimo bilancio reso noto martedì.

Cede oltre l’1% Telecom Italia in attesa dei conti.

Gli altri mercati

Partiamo dal valutario, dove il cambio euro dollaro si attesta a 1,082 da 1,0804 di ieri in chiusura. Viaggiano in forte rialzo i prezzi del petrolio dopo l’impennata della tensione in medio oriente: I future settembre sul Brent sono sopra gli 80 dollari al barile (+2,6%), mentre quelli sul Wti salgono del 2,74% a 76,78 dollari al barile. In rialzo dell’1,6% a 35,6 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. 

Infine l’obbligazionario, con lo spread tra Btp decennale e bund di pari scadenza in calo a 137 punti base dai 138 di martedì. Il rendimento sul decennale benchmark è al 3,68% dal 3,70% della chiusura della vigilia.

(Ultimo aggiornamento: ore 16.27 del 31 luglio).

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