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Borse in rialzo con lusso e petrolio. Riscossa Stm

Imagoeconomica

L’economia italiana fa i conti, dopo la frenata del Pil, con un altro dato negativo: il tasso di disoccupazione ha registrato in settembre un incremento più forte del previsto, a 10,1%, da 9,8% (rivisto) di agosto contro una previsione di 9,9%. Piazza Affari +0,4%, al pari degli altri listini europei, recupera però posizioni risalendo oltre quota 19 mila punti.

Meglio Parigi +2,1% grazie al boom di L’Oreal, +6% dopo la presentazione dei formidabili dati del trimestre. Reagiscono al rialzo le altre società del Lusso, come Kering +4,4%. In grande evidenza anche Sanofi.

In robusto rialzo anche Francoforte +1,1% e Madrid +1,0%, spinta dal Banco Santander +3,13% che registra due miliardi di utili.  Londra +1,46 allunga il passo al seguito di Standard Chartered, mentre persiste la debolezza dell’euro: 1,135 sul dollaro, ai minimi da 14 mesi.

L’inflazione nell’area euro questo mese è cresciuta del 2,2% a livello annuale, in lieve accelerazione rispetto al 2,1% di settembre.

Il petrolio Brent è rimbalzato nella notte, ora è a 76,27 dollari il barile, +0,47%. Positive Saipem a 3,21% e Tenaris a +2,55%.

Si restringe lo spread, che comunque resta sopra i 300 punti a quota 304 (contro un massimo ieri di 315 punti). La pressione dello spread, ha detto il governatore Ignazio Visco, può avere “gravi conseguenze per banche, imprese e famiglie”. Secondo il ministro dell’Economia Giovanni Tria, il deficit non salirà oltre il 2,4% anche se la crescita sarà solo dello 0,9%.

In Piazza Affari va in scena la riscossa di Stm +4,6% in scia al recupero del Nasdaq. Ieri l’indice Sox dell’industria dei chip ha guadagnato il 4%

Salgono circa del 2% ciascuno Leonardo, EniPoste italiane. I tre potenziali partner del salvataggio di Alitalia di fatto sono fuori dalla partita, mentre Ferrovie dello Stato ha dato il via libera all’offerta per l’acquisto dei rami d’azienda della compagnia aerea, seppure a determinate condizioni.

Continua invece il calo di Fca –2,27%. Mediobanca ha tagliato il giudizio a Neutral. Equita ha abbassato il prezzo obiettivo da 18,5 a 17,8 euro, confermando la raccomandazione hold, Banca Akros ha portato il target price da 20,50 a 20 euro (rating accumulate). Invece Banca Imi ha messo target price e rating in revisione.

Sale invece Ferrari +1,67%. Pirelli -0,4%, ha conferito mandato a Goldman Sachs International per procedere al riacquisto parziale, per un importo nominale massimo di 50 milioni di euro, del prestito obbligazionario 2023 da 600 milioni.

Tra le banche, Intesa Sanpaolo va a -0,81%. L’amministratore delegato Carlo Messina dice stamattina che gli stress test non sono un problema per la banca.  Unicredit +0,19%, Banco Bpm +1,83%.

Tra le assicurazioni Generali +0,49%, UnipolSai +0,65%.  Cattolica +1,5%. Standard & Poor’s ha confermato il rating a BBB e portato l’outlook a negativo da stabile per adeguarlo al cambiamento deciso dall’agenzia per il debito sovrano italiano.

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