Le parole rassicuranti Mario Draghi sulla politica monetaria espansiva e l’opening bell intonata di Wall Street favoriscono la chiusura in rialzo dei listini europei. Piazza Affari riacciuffa quota 22mila punti (22.033), +0,49%, capitanata da Saipem +3,91%. Clima analogo si registra a Francoforte, +0,38%, Parigi +0,42%, Madrid +0,22%, ma la Piazza migliore è Londra, +0,95%, dove splende il sole in contrapposizione alla bufera politica sul governo britannico. Dopo le dimissioni del Segretario di Stato David Davis, sono arrivate infatti anche quelle del ministro degli Esteri Boris Johnson, sempre in polemica con la svolta negoziale soft sulla Brexit dal parte del premier Theresa May. La sterlina incassa il colpo e al momento perde quota nei confronti dell’euro e del dollaro. La moneta unica riduce invece i guadagni contro il biglietto verde, con il cambio in area 1,174. L’oro viaggia oltre i 1260 dollari l’oncia. Bene il petrolio, tipo Brent a 78,06 dollari al barile, +1,23%.
Al momento Wall Street sembra avviata a chiudere la terza seduta in rialzo (il Dow 30 guadagna più di un punto percentuale), grazie ai dati sul lavoro di giugno, usciti venerdì, che mettono per ora in secondo piano il tema dazi. A trainare i listini americani sono i titoli finanziari, mentre Facebook si apprezza ulteriormente, dopo aver toccato nuovi record oltre i 203 dollari per azione, con Marc Zuckerberg che sale al terzo posto fra gli uomini più ricchi del mondo, davanti a Warren Buffet, ma ancora dietro a Jeff Bezos e Bill Gates.
Sui listini dell’eurozona spira inoltre il buon vento della parole di Mario Draghi che sottolinea come la Bce lascerà i tassi invariati almeno fino all’estate del 2019. Il numero uno di Eurotower invita inoltre l’Europa a restare unita “in questi tempi di aumentate incertezze globali” e con il protezionismo che sta diventando una minaccia sempre più concreta. Annuncia che “la fiducia sulla dinamica dell’inflazione sta aumentando”, ma che “la fine attesa degli acquisti netti di titoli a dicembre 2018 non significa che la nostra politica monetaria cesserà di essere espansiva”. Infine, nell’audizione al Parlamento UE, rinnova il suo invito alla realizzazione di uno schema di assicurazione unico per i depositi bancari nella zona euro, sottolineando che condividere il rischio significa ridurlo.
In questa cornice la seduta risulta positiva per i titoli di stato italiani, con il rendimento del decennale che scende a 2,68%, mentre lo spread con il Bund si contrae a 237.50 punti base (-1,66%).
In Piazza Affari la blu chip più brillante è Saipem, ai massimi da gennaio, spinta dalle indiscrezioni secondo cui il gruppo sarebbe vicino all’aggiudicazione di un importante contratto nell’offshore dell’Azerbaijan, e dai giudizi positivi di Morgan Stanley in vista della trimestrale. Bene anche Tenaris +2,56%. Prosegue la fase di positiva di Prysmian, +3,61%. In rialzo Mediaset +2,79% dopo essere scivolata la settimana scorsa ai minimi da due anni. Nella top five anche Cnh +2,43%.
In rosso Ferragamo, -1,58%, Campari -1,36%, A2a -1,2%, Italgas -1,2%, Unipol -1,07%.
Fuori dal listino principale perde quota Carige, -2,33%, alla vigilia di un cda sulla governance dopo una serie di dimissioni in successione. Prese di beneficio sulla Juventus, -3,36%, dopo il rally delle scorse sedute.