Il Tesoro italiano ha emesso 2,983 miliardi di Ctz a giugno 2015, un ammontare praticamente pari al massimo previsto (3 miliardi), a un rendimento dell’1,871%, non molto superiore all’1,857% registrato nell’asta precedente (26 luglio).
Venduto anche un miliardo di Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona, in linea con l’offerta massima, con tassi al 2,30% sul settembre 2018 e al 3,30% sul settembre 2026. Risultato eccezionale sul fronte dei tassi, anche se l’apprezzamento per i titoli inflation-linked lascia intendere le preoccupazioni sull’occupazione.
Lo spread Btp/Bund si aggira attorno a 254 punti base. Il rendimento dei Btp è fermo attorno al 4,41%, ma prosegue la discesa dei Bund di pari durata, in ritirata a quota 1,85%.
Per Angelo Drusiani di Banca Albertini, “le aste di oggi non sono particolarmente rilevanti e l’attenzione degli operatori è rivolta maggiormente a quelle di giovedì”, quando il Tesoro collocherà Btp e Ccteu. “Tuttavia, le emissioni di oggi rappresentano un assaggio significativo di come i mercati potranno reagire a un’eventuale crisi di Governo: con l’aumento dei rendimenti, i mercati ne approfittano per speculare sull’obbligazionario di Roma”.
La Spagna ha venduto un miliardo di euro di titoli trimestrali e 3,06 miliardi di titoli a nove mesi. I tassi sono in calo rispettivamente a 0,155% (da 0,442% di luglio) e a 1,089% da 1,152%.
Continua la discesa di Piazza Affari. Ma, a differenza di ieri, la Borsa i Milano è in buon compagnia. Arretrano tutti i mercati, causa la pressione degli avvenimenti siriani. A Milano l’indice FtseMib scende dell’1,74%, a quota 16682. Londra, ferma ieri per vacanza, perde lo 0,86%, Parigi -1,52%, Francoforte -1,54%. Fa peggio Madrid, -1,88%.
In Europa i titoli in maggiore calo sono quelli delle materie prime (Stoxx del settore -1,4%), e delle banche (-1%).
Il nuovo pacchetto di aiuti internazionali a favore della Grecia, il terzo, sarà all’incirca di 11 miliardi. “Conosco le cifre e non mi sembrano così irrealistiche”. A confermare la stima dell’Fmi per il terzo pacchetto di aiuti per sostenere Atene fino al 2015 è stato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, in un’intervista al quotidiano “Rheinische Post”.
Fra gli istituti italiani, perdono di più quelli di maggiori dimensioni: Unicredit -2,76%, Intesa -3,18%, va meglio Monte Paschi -0,82%. Scende anche Ubi (-1,33%), inizialmente in rialzo dopo avere annunciato risultati trimestrali migliori delle attese: utile dei primi 6 mesi -66,8%. Profitti a 26,5 milioni, ricavi in crescita, ulteriore calo costi. In giornata arriveranno anche i conti di Banca Popolare di Milano -0,90% e Bper -1,79%
Fra le assicurazioni, Generali scende dell’1,91%, Fondiaria-Sai -2,199%. Pesanti anche i titoli industriali: Fiat -2,08%,Finmeccanica -1,03%, StM -1,71%. Il petrolio è stabile, con il Brent a 110,8 dollari/barile. Eni arretra dello 0,87%, Saipem-0,68%, in netto calo Tenaris (-1,80%). Fra le utility, Enel perde l’1,71%, A2A-2,46%.