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Borse in profondo rosso: giù le banche e Fca

Le tensioni politiche in Usa e Uk, oltre a nuove nubi sul fronte dei dazi, innescano una pioggia di vendite sulle Borse di tutta Europa – Petrolio in calo – Il Tesoro colloca Ctz ai tassi più bassi da un anno e mezzo – Vola Grandi Viaggi dopo il fallimento Thomas Cook

Borse in profondo rosso: giù le banche e Fca

Piovono le vendite sui mercati finanziari investiti dalle tensioni politiche crescenti sulle due sponde dell’Atlantico. A farne le spese è anche Piazza Affari (-1,7%) che lascia sul terreno più di 300 punti, attestandosi attorno a 21.500 punti. Perdono più di un punto percentuale Parigi (-1,6%), Francoforte e Madrid (-1,1%). Londra è sotto dello 0,95% a pochi minuti dalla riapertura dei lavori del Parlamento in un clima che s’annuncia rovente.

Tra i settori sotto pressione la tecnologia (-2,3%), sensibile ai dazi commerciali, dopo che Trump, parlando alle Nazioni Unite, ha usato toni severi nei confronti delle pratiche commerciali cinesi: Stm -1,80%.

Rendimenti negativi per i Ctz nella prima delle aste del Tesoro di fine mese che riguardava anche i Btpei. Sono stati assegnati complessivamente 1,950 miliardi in una forchetta di offerta compresa tra 1,25 e 2 miliardi. Nel dettaglio, il Ctz giugno 2021 è stato assegnato per 1,5 miliardi ad un rendimento in calo a -0,236% dallo 0,008% di agosto, il minimo da aprile 2018.

Stamane la Germania ha collocato Bund a 10 anni per 2,382 miliardi di euro al tasso di -0,61%. Le quotazioni dell’oro sono tornate a salire ed ora il metallo giallo tratta a 1.528,55 dollari l’oncia.

Il petrolio WTI è in calo dell’1,5% a 56,5 dollari il barile. Il Brent cede 1,11 centesimi a 61,99 dollari al barile, ridimensionando tutti i guadagni messi a segno dopo i recenti attacchi ai pozzi sauditi che hanno fatto impennare i prezzi di circa il 20% la scorsa settimana. Sono attesi oggi pomeriggio i dati sulle scorte di greggio dell’Eia. Arrivano intanto conferme del rapido ritorno alla normalità in Arabia Saudita con la riattivazione delle strutture petrolifere danneggiate.

Saipem arretra del 3,3%. Pesanti anche Tenaris (-1,8%) ed Eni (-1,7%).

Pesanti le banche. Giù le big Unicredit (-2,75%) e Intesa Sp (-1,92%). Si affloscia Monte Paschi dopo i recenti rialzi.

Soffre Fca: il -1,96% si aggiunge al -2% registrato ieri in scia al profit warning della tedesca Saf Holland (componenti) e all’arresto di un alto dirigente, Emanuele Palma, nell’ambito delle indagini del dipartimento di giustizia degli Stati Uniti sulle emissioni dei veicoli diesel.

Tengono meglio le utility, comunque negative: Snam +0,07%, Italgas -0,64%, Terna -0,62%.

Fuori dal paniere principale, Mediaset cede l’1,4%. La battaglia con Vivendi sulla nascita della nuova holding si sposta sulla controllata spagnola Mediaset Espana trattata a 5,89 euro, ben lontana dai 6,54 euro del recesso.

Ancora denaro su I grandi viaggi, che svetta in testa al paniere con un +9% (ieri +17%) dopo il fallimento della britannica Thomas Cook, con il mercato che apprezza il venire meno di un competitor nel settore per il tour operator italiano.

Isagro +4%. Banca Imi ha alzato il rating da add a buy e il target price da 1,89 a 2,1 euro, il 60% in più rispetto al prezzo attuale.

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