BORSE IN PROFONDO ROSSO, SPREAD OLTRE 450 BP
SPAVENTA L’ALLARME PER L’ECONOMIA DI DRAGHI
Un disastro. Dopo le mosse, pur scontate e senz’altro non negative della Bce, della Bank of England e della Banca centrale cinese, le vendite piovono sulle Borse di Milano e Madrid, con l’indice FtseMib di Piazza Affari in ribasso del 2,03%. L’indice Ibex del mercato spagnolo scende del 2,99%. L’allarme di Mario Draghi sui “rischi per l’economia” ha terrorizzato il mondo finanziario.
Più contenuti i ribassi di Parigi (-1,17%) e Francoforte (-0,45%) mentre Lnbdra segna un +0,14%.
Ancor più drammatico ribasso dei titoli di Stato: il rendimento del Btp decennale è schizzato al 5,96%, dal 5,74% di ieri sera. Lo spread con il Bund si è allargato di colpo di 26 punti base arrivando a quota 455.
I mercati, preso atto del fatto che la recessione è proprio drammatica come si poteva prevedere, hanno deciso che a pagare il prezzo più pesante saranno i vasi di coccio, cioè Roma e Madrid. Si attende perciò senza grandi speranze l’esito del vertice dell’Eurogruppo di lunedì prossimo mentre tornano i timori sulla Grecia dopo che il governo ha dichiarato che il riordino dei conti pubblici in Grecia non procede come previsto.
L‘euro è sceso contro il dollaro a 1,237, da 1,252 di stamattina.
Crollano perciò le banche: Unicredit arretra del 5,13%, Intesa scende del 4,4%, MontePaschi -4,4%, Banco Popolare -3,22%. A Madrid Santander scende del 3,94%, Bbva -4,81%.
Tornando a Piazza Affari, fra le blue chip in maggiore ribasso figurano Enel -3,22%, Atlantia -2,2%, Enel Green Power -4,13%. Meno drammatici i ribassi anche fra i titoli industriali: Fiat -1,25%, Pirelli -1,16%.
Completa il quadro negativo il dato americano dell’indice Ism settore servizi, sceso a giugno a 52,1 da 53,7 del mese precedente. Il calo è peggiore delle attese degli economisti che in media si aspettavano l’indice a quota 52,1. A Wall Street il Dow Jones scende dello 0,55%, S&P -0,72%, Nasdaq -0,44%.