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Borse in forte rimbalzo e Piazza Affari tra le regine d’Europa: corre Recordati, sprofonda Saipem. Spread sotto 200

Imagoeconomica

Finale scoppiettante per i listini europei, che chiudono la seduta di oggi con ottimi guadagni portando il bilancio settimanale in attivo. A fare da traino nel pomeriggio è stato l’avvio intonato di Wall Street, a sua volta ben impostata per un’ottava in rialzo dopo il diluvio di vendite degli ultimi mesi.

Lo scenario di base non sembra cambiato: la guerra avanza, l’inflazione corre e le banche centrali sono costrette ad agire per fermarla, mettendo in conto una recessione, seppur “non inevitabile” per dirla con Jerome Powell. D’altra parte, gli stress test sulle banche americane sono andati bene, l’istituto centrale cinese ha aumentato l’iniezione di liquidità nel sistema creditizio favorendo un recupero dei mercati asiatici, Fed e Bce non hanno sorpreso con le dichiarazioni fatte in questi giorni.

Così, al traguardo di giornata, Piazza Affari segna un progresso del 2,33% e ritrova i 22mila punti (22.119), agguantati e persi nel corso degli scambi settimanali, sempre all’insegna della volatilità. Tra le blue chip è in rosso solo Saipem, -21,81%, ipervenduta in vista dell’avvio, lunedì, dell’aumento di capitale da due miliardi.

Nel resto d’Europa svettano Amsterdam +3,84%, Parigi +3,23% e Londra +2,67%. Sono più arretrate Francoforte -1,59% e Madrid +1,65%.

In un contesto di ritrovata propensione al rischio rimbalza anche il petrolio. Intorno alle 17 il Brent si apprezza del 3% circa a 113,3 dollari al barile.

Sul fronte energetico il premier Mario Draghi, al termine dell’Eurosummit, ha detto che la dipendenza dell’Italia dal gas di Mosca è scesa dal 40% dello scorso anno al 25% attuale. Non ha ottenuto per ora una discussione sul tetto al prezzo, ma la discussione dovrebbe tenersi nella riunione di ottobre. Di tale tema si dovrebbe parlare anche la G7 che prenderà il via domenica in Germania.

Si rafforza oggi l’euro, che tratta contro dollaro in progresso intorno a 1,056.

Spread in rialzo; tassi in crescita nell’asta odierna dei Btp al 2024

Salgono anche i rendimenti dei titoli di Stato e lo spread fra decennale italiano e tedesco si allarga a 196 punti base (+1,77%), con un tasso del Btp che sale +3,4% (da 3,36% di ieri) e quello del Bund a +1,44% (da +1,44%).

Segnano rendimenti in netto rialzo anche i Btp short term assegnati oggi in asta. Il BTp scadenza 2 anni è salito di 86 centesimi attestandosi all’1,63 per cento.

Piazza Affari: bene farmaceutici e utility

Saipem chiude la settimana con una perdita del 41,59% e la giornata di oggi con un altro impressionante ribasso a due cifre. La fuga dal titolo sembra non fermarsi più, in attesa che parta lunedì l’aumento di capitale. Il concambio previsto è molto alto, 95 nuove azioni per ogni azione posseduta e i piccoli risparmiatori sono stati messi in fuga dalla prospettiva che mantenere la quota sarebbe stato troppo costoso. 

Il prezzo di sottoscrizione dei nuovi titoli è stato fissato a 1,013 euro. Di conseguenza, il prezzo di emissione delle nuove azioni incorpora uno sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP) delle azioni ordinarie Saipem, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo di chiusura del 21 giugno 2022 (42,03 euro). Sulla base di queste caratteristiche, Borsa Italiana ha segnalato che l’operazione è qualificata come fortemente diluitiva.

Dal prospetto informativo per l’aumento, risulta inoltre che la società ha in essere procedimenti giudiziari di varia natura per un “petitum complessivo” di circa 5,7 miliardi di euro, di cui 4,35 miliardi di euro per cause penali, civili e arbitrati e 1,35 miliardi di euro per procedimenti fiscali.

Saipem ha confermato in ogni caso che gli azionisti Eni (+2,07%) e Cdp Industria si sono irrevocabilmente impegnati a sottoscrivere tutte le nuove azioni spettanti in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nella società, complessivamente pari a circa il 44% dell’aumento di capitale. Il cane a sei zampe ha scelto invece di rinviare la quotazione della controllata Plenitude.

Il resto del Ftse Mib è una brillante prateria verde. Si confermano in denaro i titoli farmaceutici, a partire da Recordati +7,64%.

Sale sul podio l’industria con Interpump, +6,64% e brilla anche Prysmian +4,08%, premiata da una commessa da 700 milioni di euro in Germania.

Prosegue il recupero delle utility: Italgas +5,3%, A2a +4,44%, Hera +3,69%. 

Nella top ten del giorno anche Inwit +4,46%, Moncler +5%, Unipol +3,89%, Generali +3,72%.

Toniche le banche.

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